Angelo Galbiati, in arte Melli, oltre ad essere un’icona storica del calcio a 5 bergamasco è anche un grandissimo appassionato di calcio sudamericano, tifosissimo del Boca Juniors. Dopo aver assistito in prima persona dagli spalti del Bernabeu alla finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors disputatasi il 9 dicembre 2018 a Madrid, il “Melli” ha deciso di costruirsela da solo la “Copa”, trofeo di una manifestazione che per essere vista qui in Europa significa restare in piedi fino all’alba, considerato il fuso orario con i paesi del Sud America. E allora, due pentole da cucina, qualche pezzo di vecchi trofei, e via al lavoro per realizzare prima la base, un piatto argentato per il supporto, con una sfera di acciaio cromata e poi le cosiddette “orecchie” della coppa formate da rondelle da ferramenta, ed infine le etichette con le vincitrici dal 1960 ad oggi.
Il sogno, dice Galbiati, “sarebbe andare in Sud America ad allenare e vincerla. Sento il calcio di quei paesi molto vicino, essendo un calcio di strada e avendo giocato fin da bambino nei vicoli angusti di Città Alta, ma soprattutto perché è un calcio con tanta garra e poco business”, e continua, “mi ricordo ancora quando giocavo a Capaccio, in provincia di Salerno, e i derby con la Cavese in Serie D significavano partite con oltre 2 mila persone, striscioni, tamburi e fumogeni al livello proprio dei superclasicos argentini che amo”.
D.M.