“Un grave atto di indisciplina nei confronti della Proprietà”. In parole povere: l’allenatore e gli scazzi con l’allora capitano poi ripudiato non c’entrano, il Papu l’ho mandato via io. Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, taglia la testa al toro all’antivigilia dell’esordio in campionato contro il Torino per scrivere i titoli di coda sulla querelle mediatica rinnovata mercoledì dall’argentino dalle colonne de La Nacion, rinfocolata dalla replica di Gian Piero Gasperini a mezzo Gazzetta dello Sport on line e proseguito stamane con la controreplica (“Mi ha aggredito lui e non s’è scusato, ci sono 50 testimoni”) su L’Eco di Bergamo.

“Mi spiace tornare a parlare della vicenda, ma la cessione di Alejandro Papu Gomez è stata voluta da Antonio Percassi, Presidente dell’Atalanta, per un grave atto di indisciplina nei confronti della Proprietà. Altro non c’è da aggiungere. Antonio Percassi, Presidente Atalanta B.C.”, recita la nota sul sito ufficiale nerazzurro. Gomez, senza aver ottenuto le scuse del Gasp dopo aver presentato le proprie anche ai compagni per l’insubordinazione in campo, aveva chiesto al vertice societario di essere lasciato libero.