BERGAMO – È quasi finito il conto alla rovescia per l’edizione 2025 di “AperiScacco al Monastero”, in programma nel pomeriggio di domenica 14 settembre nel complesso di Astino, all’interno dello spazio estivo del ristorante “Da Mimmo”. L’evento, promosso dalla Società Scacchistica Bergamo e sostenuto da Webond Social Impact, startup fondata da Marco Pasta che mette in rete imprese e realtà del terzo settore, conferma la sua formula vincente: due tornei – il “lampo” intitolato a Valdo Eynard, colonna portante dello scacchismo bergamasco per oltre mezzo secolo, e il “rapid” riservato ai principianti – oltre alla simultanea del pluricampione provinciale Nicola Bresciani. Il successo dell’edizione 2025 è testimoniato dal tutto esaurito raggiunto con largo anticipo, con 130 giocatori iscritti già due settimane e mezzo prima del termine ufficiale. Per entrambi i tornei è stata aperta una lista d’attesa all’indirizzo https://vesus.org/event/YAChEk2f. Anche quest’anno, come nel 2024, la madrina dell’evento sarà Marcella Messina, assessora allo Sport (nonché a Politiche Sociali, Salute e Longevità) del Comune di Bergamo. La sua presenza sottolinea il valore educativo e sociale degli scacchi: non solo gioco di strategia e intelligenza, ma anche occasione di incontro e inclusione intergenerazionale. Nota per la sua attenzione a eventi che uniscono sport, cultura e benessere, Messina considera gli scacchi una “palestra mentale” e uno strumento per costruire relazioni. «Gli scacchi sono come un grande abbraccio: includono tutti, anche se la competizione è un motore importante. Inclusione e competizione possono convivere felicemente sulla scacchiera».

Gli scacchi sono più cultura o più sport? «Come tutti gli sport, richiedono una combinazione di tecnica, strategia e resistenza mentale, proprio come gli atleti che devono unire abilità fisica e mentale per eccellere nella loro disciplina».

Possono insegnare più disciplina o più creatività? «Entrambe: la disciplina è necessaria per studiare e praticare, la creatività per trovare soluzioni innovative e vincere».

In politica vince chi attacca o chi difende? «Dipende dalla strategia: chi attacca può avere il vantaggio della sorpresa, ma chi difende può avere il vantaggio della preparazione. In politica, come negli scacchi, la chiave è sapersi adattare».

Meglio un pedone oggi o una regina domani? «Una regina domani. Un pedone oggi rappresenta l’impegno quotidiano, ma la regina incarna una prospettiva di crescita e di futuro. È l’idea che dalle piccole azioni possano nascere grandi risultati per la collettività».

Cosa direbbe a un ragazzo che pensa che gli scacchi siano “troppo lenti”? «Che sono come un viaggio. Ogni mossa è un’opportunità per imparare e migliorare. Possono sembrare lenti, ma la pazienza è parte del gioco. E chissà, forse un giorno sarà proprio lui a dare scacco matto con una mossa geniale».

 

MARCO PASTA (WEBOND), QUANDO

GLI SCACCHI INSEGNANO L’IMPRESA

BERGAMO – Marco Pasta, imprenditore e consulente in innovazione sociale, è il fondatore di Webond Social Impact, la startup che mette in relazione aziende attente alla sostenibilità con realtà non profit impegnate in progetti ad alto impatto sociale, culturale e sportivo. Convinto che l’innovazione più efficace nasca dalle relazioni, lavora per costruire un ecosistema in cui il mondo profit e quello non profit possano collaborare in modo strutturato, anche grazie all’utilizzo di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale. Quest’anno ha scelto di sostenere AperiScacco al Monastero, riconoscendo negli scacchi un simbolo potente di equilibrio tra strategia, competizione e comunità. Nell’intervista ci parla del rapporto tra scacchi e impresa e di come un imprenditore possa ritrovarsi tra pedoni, alfieri e regine.

Dottor Pasta, meglio un pedone oggi o una regina domani? «Senza esitazione: una regina domani. Nella vita, come negli scacchi e nell’impresa, servono visione e pazienza: rinunciare a piccoli vantaggi immediati per risultati davvero significativi. Nulla vale più di una regina».

La regina è multitasking: anche l’imprenditore deve esserlo? «Assolutamente. La regina è il pezzo più potente, capace di spaziare ovunque. Così l’imprenditore deve unire visione e operatività, strategia e flessibilità, muovendosi su più fronti senza perdere il quadro generale».

Startup e scacchi: più importante il risultato o il percorso? «Entrambi. Si gioca per vincere, ma ogni mossa ha un valore formativo. Anche errori e rischi fanno crescere. Il percorso costruisce qualcosa di duraturo».

Checkmate for Change” potrebbe essere uno slogan? «Direi di sì! Ma soprattutto credo che lo scacco matto vada dato a una visione superata dell’impresa, legata solo al profitto. Il cambiamento arriva solo se tutti i pezzi giocano insieme: aziende, terzo settore, istituzioni, cittadini».

Meglio una combinazione fulminea o una strategia di lungo termine? «Dipende dal contesto. Serve visione a lungo raggio, ma anche prontezza nell’adattarsi. Gli scacchi lo insegnano: puoi pianificare dieci mosse avanti, ma devi saper reagire subito a ogni imprevisto».

Gioco di squadra o individualità? «Conta il team. L’imprenditore guida, ma il successo si costruisce valorizzando ogni persona. Come sulla scacchiera, dove ogni pezzo ha un ruolo».

Perché sostenere AperiScacco con Webond? «Perché incarna ciò in cui crediamo: competizione sana, inclusione, socialità. È un evento che unisce sport, cultura e comunità. E Bergamo è la nostra scacchiera: mettiamo in rete imprese e non profit per crescere insieme».

 

ROBI AMADDEO (“DA MIMMO”)

L’ARTE DI DARE MATTO… IN CUCINA

BERGAMO – Diego Amaddeo, per tutti Robi, è un nome storico della ristorazione bergamasca. Titolare del ristorante “Da Mimmo” in Città Alta, ha portato avanti con passione e continuità una tradizione familiare che unisce cucina di qualità e accoglienza calorosa. Il suo spazio estivo al Monastero di Astino è ormai un punto di riferimento per chi cerca gusto, convivialità e cultura, e proprio qui trova casa “AperiScacco”, in un intreccio tra sapori e strategie, piatti e partite. Da ristoratore di lungo corso, Robi sa che anche in cucina – come negli scacchi – servono visione, pazienza e la capacità di sorprendere con la mossa giusta.

Partiamo dalla domanda di rito: meglio un pedone oggi o una regina domani? «Meglio una regina domani: la speranza è l’ultima a morire. Il pedone va rispettato, certo, ma senza ambizione non si arriva in fondo».

In cucina come negli scacchi: meglio improvvisare o seguire la ricetta? «Le ricette nascono da improvvisazioni, così come la tradizione è un’innovazione ben riuscita. Quindi un po’ uno un po’ l’altra: bisogna conoscere la regola per poterla rompere al momento giusto».

Ha mai pensato a un menù a tema scacchi? «No, non ho mai pensato a un menù a tema scacchi, ma se dovessi farlo giocherei sui contrasti di colori, non necessariamente il Bianco e il Nero».

Se dovesse scegliere un piatto per ogni pezzo, da dove partirebbe? «In cucina si parte sempre dalle basi, dai soffritti, dal brodo, dai sughi. Quindi partirei dai pedoni. Darei un primo elegante alla regina, un secondo robusto al Re e, forse, un dessert leggero agli Alfieri».

Se potesse sfidare uno chef famoso a scacchi, chi sceglierebbe? «Organizzerei un torneo come AperiScacco, perché sono tanti quelli che stimo, a partire dal nostro Chicco Cerea, poi Massimo Bottura, Niko Romito, Mauro Uliassi, Antonia Klugman, Nadia Santini. So che sogno in grande, ma se sono tuo amico un motivo ci sarà!».

Se dovesse creare un drink dedicato ad AperiScacco, quale nome gli darebbe? «Lo chiamerei Polibibita, mossa del Cavallo: spiazzante, fuori dagli schemi, un sorso che cambia direzione come solo un Cavallo sa fare».

È stato lei a proporre di organizzare un evento di scacchi ad Astino. Connubio riuscito? «La ristorazione è adatta a sposarsi con tutto ciò che è convivialità. Ad Astino abbiamo aggiunto la bellezza del luogo, uno scacco matto alla noia. Quindi sì, connubio riuscito».

LINK ESTERNI

Ristorante “Da Mimmo”: www.damimmoelina.com

WeBond Social Impact: https://webond.it

Società Scacchistica Bergamo: https://bergamoscacchi.it