Atalanta – Napoli 4-2 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi (cap.), Romero, Djimsiti; Maehle (45′ st Sutalo), De Roon, Freuler (33′ st Pasalic), Gosens; Pessina (39′ st Palomino); D. Zapata (45′ st Malinovskyi), Muriel (38′ st Miranchuk). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 13 Caldara, 40 Ruggeri, 20 Kovalenko, 72 Ilicic, 7 Lammers. All.: Gian Piero Gasperini.
NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Maksimovic 5,5 (33′ st Koulibaly 5), Mario Rui 6 (33′ st Ghoulam 5,5); Fabian Ruiz 5,5, Bakayoko 6, Zielinski (cap.) 6,5 (34′ st Lobotka sv); Politano 6,5, Osimhen 5,5, Elmas 5 (7′ st Insigne 6,5). A disp.: 16 Contini, 46 Idasiak, 38 Costanzo, 3 Zedadka, 61 Labriola, 56 D’Agostino, 58 Cioffi. All.: Rino Gattuso 5.
Arbitro: Di Bello di Brindisi 5 (Meli di Parma, Cecconi di Empoli; IV Pasqua di Tivoli. V.A.R. Fabbri di Ravenna, A.V.A.R. Tolfo di Pordenone).
RETI: 7′ st D. Zapata (A), 13′ st Zielinski (N), 19′ st Gosens (A), 26′ st Muriel (A), 31′ st aut. Gosens (N), 34′ st Romero (A).
Note: ricordati all’altoparlante l’attaccante nerazzurro Federico Pisani e la fidanzata Alessandro Midali, periti in un incidente stradale sulla Milano-Laghi il 12 febbraio 1997 di ritorno da una festa di Carnevale al Casinò di Campione d’Italia. Un minuto di silenzio in memoria di Mauro Bellugi, eex difensore di Inter e Nazionale scomparso ieri a 71 anni. Espulso Gasperini al 26′ pt per proteste. Ammoniti Di Lorenzo e Djimsiti per gioco scorretto, Gosens per proteste. Tiri totali 14-4, nello specchio 6-3, respinti 3-0, parati 1-3. Var: 1. Corner 6-3, recupero 1′ e 4′.

Bergamo – Un penalty negato e Gasp cacciato, ma a meno 3 dall’ottavo di andata di Champions col Real Madrid va bene lo stesso così. Muriel brucia Di Lorenzo in uno contro uno centrandola dal fondo, Zapata prende l’ascensore e nonostante la magìa di Zielinski al volo il Napoli non regge, perché i due colombiani confezionano a Gosens la palla d’oro del bottino pieno e Romero ricaccia indietro le ultime illusioni covate da Gattuso sulla rocambolesca autorete del ragazzo del Reno. L’Atalanta, alla terza partita coi Ciucci in 18 giorni, dopo aver soffiato loro la finale di Coppa Italia li sorpassa anche in classifica (43 a 40) pur con una gara in più.
In avvio l’unico mezzo sussulto è il cross di Maehle respinto plasticamente di pugno da Meret (8′) sull’onda lunga del piazzato da sinistro di Muriel respinto dalla barriera e rigiocato da lato a lato, mentre il primo inserimento di Pessina (14′) sfocia in una torre nel nulla sempre da iniziativa del laterale danese. Al 17′ caso da moviola, con Mario Rui ad arrivargli da dietro sul ginocchio facendolo cadere durante un tentativo di controllo e tiro sul filtrante di Muriel. Al 19′, sul secondo corner da destra del Ronaldito, è lo stesso brianzolo a strozzare la conclusione di controbalzo, un settebello prima della sfuriata da espulsione di Gasperini contro il quarto uomo Pasqua durante le cure dei sanitari a Politano sulla fascia destra, probabilmente però condizionata dalla diatriba per il presunto rigore negato 9 sinfonie di lancetta precedenti.
A 12 dalla pausa Gosens riceve dall’asse con De Roon a rimorchio di Luigino, ma da dentro l’area non incrocia il mancino. A una decina, invece, spunta la testa di Osimhen sulla punizione a rientrare di Politano, con Gollini ad alzare prudenzialmente sopra la traversa. A un tris, Duvan sbuccia la sfera portagli da destra da Pessina vanificando una chiara occasione da gol; a uno e mezzo, il sinistro a giro di Maehle, altissimo, non punisce la seconda palla concessa sul quarto corner.
La ripresa inizia subito come si deve col sospirato rompighiaccio al 6′, mentre Djimsiti al decimo spreca su Osimhen il quinto giallo che gli impedirà di sfidare la Samp domenica prossima a pranzo. E ad azzeccare il tredici del pareggio, al volo dal dischetto sul palo lontano, ci pensa il polacco, approfittando della scucchiaiata di Politano e della marcatura allegra della strana coppia Toloi-Maehle. Un poker più tardi Maksimovic devia in angolo a Pessina sullo scambio con Gosens, che a tiro del ventesimo rimette la freccia anticipando il terzino destro dirimpettaio per spingere in porta sotto la traversa l’assist al bacio di Zapata dopo l’ennesima invenzione dell’altro cafetero. A salvare lo score ci pensa il portiere-rapper, eccezionale nel chiudere lo specchio alla girata dell’accentrato Insigne (24′), a due giri di lancetta della chiusura della pratica di Luis col sinistro scaraventato sotto il primo incrocio dopo la palla persa di Bakayoko e il dribbling su Rrahmani. A riaprirla abbassando la testa sull’ennesimo cross di Politano è Gosens (poi chiuso sul primo palo da Meret) all’autogol involontario, ma il Cuti inchioda lo score di testa grazie anche alla sponda di Djimsiti su corner dalla sinistra del solito noto. Paura per Osimhen, che perde temporaneamente i sensi dopo uno scontro proprio con l’ultimo dei marcatori e viene caricato in fretta e furia sull’ambulanza.
Si.Fo.