Atalanta – Sassuolo 5-1 (2-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti (32′ st Depaoli), Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (cap.), Gosens (32′ st Ruggeri); Pessina (18′ st Malinovskyi); Ilicic (17′ st Muriel), D. Zapata (39′ st Miranchuk). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 4 Sutalo, 13 Caldara, 26 Mojica, 7 Lammers. All.: Gian Piero Gasperini.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli 6; Muldur 5,5, Chiriches 5,5, Ferrari 5, Kyriakopoulos 6; Lopez 6 (11′ st Obiang 5,5), Locatelli 6,5; Berardi (cap.) 5 (38′ st Raspadori sv), Traore 6,5 (39′ st Haraslin sv), Boga 5,5 (23′ st Bourabia 5,5); Caputo 5 (11′ st Defrel 5,5). A disp.: 56 Pegolo, 5 Ayhan, 6 Rogerio, 13 Peluso, 22 Toljan, 4 Magnanelli, 91 Schiappacasse. All.: Roberto De Zerbi 5,5.
Arbitro: Maresca di Napoli 6,5 (Fiorito di Salerno, Vecchi di Lamezia Terme; IV Piccinini di Forlì. Var Irrati di Pistoia, AVar Peretti di Verona).
RETI: 11′ pt D. Zapata (A), 45′ pt Pessina (A), 4′ st D. Zapata (A), 12′ st Gosens (A), 23′ st Muriel (A), 30′ st Chiriches (S).
Note: presente in tribuna il neo acquisto atalantino Joakim Maehle. Ammoniti Hateboer, Romero, Chiriches e De Roon per gioco scorretto. Tiri totali 23-13, nello specchio 6-5, respinti 2-2, parati 2-3, legni 1-0. Corner 8-3, recupero 0′ e 3′.

BergamoZapata , gran movimento e doppietta fragorosa, la imbuca al primo vero tiro in porta dopo una decina cromometrica di sofferenza, Pessina pesca la primizia in maglia Atalanta con un movimento da attaccante provetto e al Sassuolo prima che il risultato è il tè di metà partita ad andare decisamente di traverso. A nulla vale il golletto di Chiriches, visti anche i sigilli di Gosens e Muriel, per ammorbidire lo score giusto per onor di firma, per una squadra formato trasferta, viste le 5 vittorie corsare su 7 finora: nerazzurri avanti nei punti in casa (13 su 25) per la prima volta a quattro giornate dalla fine del girone d’andata, col recupero di Udine (20 gennaio) in canna.
L’avvio non è certo in discesa, o meglio la fa Muldur sull’asse con Berardi, fino ad arrivare davanti a Gollini dopo 45 secondi: parata e rimpallo sul fondo, chance maiuscola. All’alba dell’ottavo ripartenza secca con Traore e tacco di Boga per il sinistro in corsa di Kyriakopoulos alzato sopra il montante dal portiere di casa; sul primo tiro della bandierina di Berardi stacca Chiriches, palla alta. Ci pensa la rabbia potente di Zapata, scollinato il decimo, grazie al filtrante di De Roon sull’onda lunga dell’aggiramento di Pessina sul fratellastro d’arte di Diallo e alla sponda involontaria del centrale difensivo rumeno che non riesce a fermarlo: l’ex Consigli sul destro del colombiano non può nulla. I neroverdi spariscono letteralmente dal campo fino a subire altre undici conclusioni in una ventina scarsa di giri di lancetta. 17′: Ilicic riceve da Hateboer trovando i pugni di Consigli per poi rientrare sul destro dal limite, sopra la traversa. Trenta secondi e Djimsiti sventaglia lungo per Pessina, anticipato in corner da Locatelli in scivolata solo davanti all’estremo ospite. Al ventesimo di nuovo lo sloveno in auge ma senza mira, prima incrociando il sinistro su rinvio di Gollini e quindi sul lancio di Romero, col piede debole, calciando a lato a mezz’altezza. 22′, Hateboer scappa via a destra sul la di Djimsiti con Kyriakopoulos in ritardo ma Consigli sul pezzo per chiudere il palo; 23′, fuori misura pure la volée di Palomino, decentrato a destra, su cross di Gosens. Tris temporale e Hateboer cicca dopo un bel taglio sul traversone del monzese dal centrodestra: Chiriches gli sbarra la strada, il Toro di Cali alza di fronte il tracciante dalla bandierina del compagno di linea. Si passa al gioco da quinto a quinto sfiorando come sempre il raddoppio, con Gosens (29′) in acrobazia di controbalzo.
Apnea, apnea totale, per i De Zerbi-boys come per la tribuna stampa, perché a perdere il conto si fa in fretta e abbassare gli occhi un attimino sulla tastiera significa perdersi qualcosina. Alla mezzora Ilicic apre da sinistra e con la stesso fetta dall’altra parte ancora l’esterno olandese sgancia una loffia sui tabelloni. 35′, Palomino imbecca con la scucchiaiata l’autore del vantaggio che centra di sinistro la base del legno; Ilicic per la testa di Duvan, la porta è un po’ più in qua. Lo spreco prosegue con San Giuseppe a gettare alle ortiche dall’area (alle stelle) il suggerimento dell’ispiratissimo numero 32. La sveglia sassuolese è nella palla dentro al quarantesimo di Traore per Boga, che apre il destro imboccando però i guantoni nemici. Prove tecniche di 2-0? Pronti: 42′, Ilicic se la sistema ma centra metà Curva Nord. Si sistema tutto a tiro di una cattiva notizia, il quinto cartellino di Romero speso su Traore in contropiede su angolo a favore (squalifica col Parma all’Epifania), alle soglie dell’intervallo: primo timbro di Pessina in stagione, in spaccata di destro, davanti al dischetto, sullo scavino di Ilicic, bravo a ridargli l’attrezzo sulla combinazione lunga. Inizia la ripresa e la pratica viene imbustata: rimessa di Hans, Pessina per il tacco di Freuler e in caduta il centrattacco centra la doppietta a fil di traversa. De Roon prova a sorprendere tutti da metà campo ma non ci riesce per un amen. Al 10′ la reazione di Traore sempre col dorso del piede, su ammollo del greco, è un campanile: entrano Defrel e Obiang per Caputo e Lopez. Niente fa fare, al poker ci pensa Gosens di destro (12′): Romero rilancia, Zapata fa la sponda di testa da sinistra e il laterale s’invola trovando la leggera deviazione di Ferrari, palla che sbatte sotto la traversa e s’insacca. Djimsiti non va lontano dalla cinquina (21′) con una rovesciata di seconda sul tiro dalla bandiera della new entry Malinovskyi. Cinque dita in faccia comunque all’ex di turno, che la tocca di braccio, perché Muriel se la raddrizza solo soletto nel corridoio di Freuler (23′). Al 25′ Locatelli cade sulla linea di fondo entrando in area da sinistra sul contrasto proprio del Ronaldito, ma è palla piena che rimbalza sullo stinco del lecchese. Infine Chiriches alla mezzora riduce le distanze, sugli sviluppi del corner dalla destra di Berardi respinto in gioco aereo dal renano di sangue neerlandese e del batti e ribatti (Defreul-Djimsiti) dopo la parata di Gollini sul sinistro di Kyriakopoulos. Berardi sparacchia il destro sugli sviluppi della punizione da sinistra di Locatelli con sponda all’indietro (36′) di Defrel: ci si rivede il 6 coi ducali, sempre a Bergamo, ma l’irresistibile macchina da gol è bell’e che carburata.
Si.Fo.