35a (16a rit.) serie A – Monza, U-Power Stadium-Brianteo – domenica 4 maggio (ore 15)
Monza – Atalanta 0-4 (0-2)
MONZA (3-5-2): Pizzignacco 5,5; Pereira 5,5 (1′ st Lekovic 5,5), Caldirola (cap.) sv (16′ pt Brorsson 5,5), Palacios 4,5; Birindelli 6, Castrovilli 5 (1′ st Forson 6,5), Bianco 6,5, Akpa Akpro 5,5, Kyriakopoulos 5,5 (31′ st Ciurria 5,5); Mota Carvalho 5,5, Caprari 6 (26′ st Vignato 6). A disp.: 30 Turati, 69 Mazza; 33 D’Ambrosio, 4 L. Colombo, 8 Urbanski, 12 Sensi, 55 Martins, 37 Petagna. All.: Alessandro Nesta 5,5.
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi 8; Djimsiti 6,5 (30′ st Cuadrado 7), Hien 6, Kossounou 6 (1′ st Toloi 6); Bellanova 6,5, De Roon 6,5, Ederson 6, Zappacosta 6,5; De Ketelaere 8 (19′ st Pasalic 7), Retegui 8 (31′ st Maldini 5,5), Lookman 7 (35′ st Brescianini 6,5). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 22 Ruggeri, 6 Sulemana, 24 Samardzic. All.: Gian Piero Gasperini 7,5.
Arbitro: Pairetto di Nichelino 6 (Baccini di Conegliano, Berti di Prato; IV Di Marco di Ciampino. V.A.R. Ghersini di Genova, A.V.A.R. Paterna di Teramo).
RETI: 12′ e 23′ pt De Ketelaere (A), 2′ st Lookman (A), 43′ st Brescianini (A).
Note: sciopero del tifo dei tifosi dell’Atalanta in memoria di Riccardo Claris, ventiseienne della Curva Nord morto in una rissa nelle prime ore di domenica e ricordato dallo striscione “Claris ovunque con noi”. Pomeriggio uggioso, spettatori 10.440 per un incasso 234.930,13 euro di cui 2.587 ospiti. Ammoniti Palacios, Hien e Cuadrado per gioco scorretto. Tiri totali 13-15, nello specchio 7-5, parati 7-1, respinti/deviati 0-4. Var: 2 (check fuorigioco Castrovilli-gol e 4-0 Brescianini). Corner 3-6, recupero 2′ e 4′.
Monza – Uno slalom su Pedro Pereira e, una tantum, un colpo da biliardo da killer d’area di rigore per strappare mezzo biglietto per la quinta qualificazione alla Champions League degli ultimi sette anni e della storia societaria intera. Il gran ritorno di Charles De Ketelaere, che in campionato non la metteva dalla doppietta all’Empoli a tre giorni dal Natale e in assoluto dal 21 gennaio sempre a Bergamo allo Sturm Graz, consente all’Atalanta di scavarsi la discesa a Monza condannando al contempo alla retrocessione aritmetica i portacolori del calcio della Corona Ferrea. Completano lo score nella seconda metà Lookman e Brescianini. Con la Roma nel Monday Night sotto la Maresana del 12 maggio si può chiudere il discorso con l’unico obiettivo stagionale rimasto, ma senza Isak Hien a decimo cartellino appioppatogli.
Allarme rosso al secondo minuto e mezzo, quando Birindelli taglia sul lancio di Pedro Pereira e sul pallone di ritorno di Kyriakopoulos allarga il mancino incrociato da posizione defilata quanto abbastanza ravvicinata. La risposta piomba improvvisa verso il nono, quando l’apripista di lì a poco fa fuori un reparto e mezzo di casa conducendo da destra per l’imbucata a favore di Retegui, contrastato dalla diagonale di Pedro Pereira a mo’ di muraglia. Quindi lo slalom per sbloccarla, appoggiato dal compagno di reparto sugli sviluppi di un suo stesso recupero, la palla all’indietro di Castrovilli trasformata in un contropiede con Bellanova a lanciare l’argentino nel mezzo corridoio. Rischiato il pari quasi immediato da Akpa Akpro, opportunamente contrastato da Djimsiti lungo un rilancio dalla difesa, i bergamaschi sfiorano il raddoppio tra 17′ e 18′, quando nel gioco delle torri di seconda De Roon e Hien rimettono in area il primo angolo di Lookman dalla destra per l’interscambi tra i due concluso dal destro strozzato del recordman atalantino di marcature in A in un singolo campionato e successivamente lo stesso nigeriano, in coda a un altro borseggio a destra del rompighiaccio, conclude a lato del secondo palo il duetto col Chapita (che gliela rende di tacco) da lui stesso innescato.
Non se ne parla di metterla in sicurezza se non in ghiacco, ed ecco a un tiretto dal ventesimo, su uno svarione di ‘Mola, la ripartenza secca da coast to coast di Bianco che serve a Birindelli, stavolta sulla corsia preferita e pressoché indisturbato, la botta a mezz’altezza che finisce sui cartelloni pubblicitari digitali. Niente paura, perché finalmente la Dea si decide a scalare l’Olimpo del bis grazie all’assist involontario di Castrovilli, che pensando di spezzare l’asse del triangolo tra Lookman e Retegui la dà in bocca alla zampata in allungo sempre di mancino del redivivo fiammingo. I brianzoli del capoluogo, scossi dal coretto duplice “L’importante è partecipare” e “Torneremo in serie B), aprono il sinistro all’eccesso, dritto per dritto, con Caprari, raggiunto in lunetta dalla sponda un bel po’ da lontano del compagno e abile comunque a sbilanciare Ederson. Al 36′, primissima incombenza per Carnesecchi, lesto alla difesa del legno di competenza dalla girata dello stesso fantasista romano, bravo a seguire la discesa birindelliana.
Mentre Kossounou denuncia problemi muscolari di ritorno, Kyriakopoulos ci prova di seconda dalla distanza senza affanno per il portiere riminese (39′) una volta che Mota Carvalho viene stoppato per l’ennesima volta sulla zolla di Djimsiti. Al 44′, la gioia di Castrovilli, tuffatosi di testa per l’incornata vincente su cross di Palacios, viene strozzata in gola dal fuorigioco immediatamente rilevato dalla terna e confermato dal check. Al 2′ di recupero, l’estremo nerazzurro la stacca dall’incrocio ad Akpa Akpro, servito dal suo braccetto destro a ruota di un pallone centrato dall’ellenico e mal rinviato di testa dal brasiliano, sempre con l’ex Fiorentina a metterci lo zampino. Inizia la ripresa ed è sufficiente il lancio di Djimsiti, virato a centrosinistra con Toloi a centrodestra al posto dell’ivoriano, più un prolungamento di testa del doppio assistman Retegui a proiettare il Pallone d’Oro d’Africa al sinistro sul primo palo del tris.
Se Bianco crossa in bocca a Carnesecchi, la scivolata di CDK dal fondo accompagnata dal solito oriundo non raggiunge anima viva causa uscita bassa di Pizzignacco (8′) e De Roon per poco manca la porta nel gioco delle torri con Hien al decimo iniziato dalla sinistra dell’area dal fresco autore del 3-0. Di là, in capo a una coppia di lancette, l’uno contro uno Kyriakopoulos-Djimsiti si ritrova nella curva monzese; di qua, verso il quarto d’ora, il balletto di Mister 24 aspirante 25 assecondato da un recupero alto del capitano olandese rifinito dallo stesso Lookman è un lungolinea con la porta più in qua. Oltre, ecco il riminese di Bergamo difendersi a pugni chiusi dall’assalto Mota-Kyriakopoulos, destro a impennata dal limite e tap-in, con Forson nelle vesti di bonus mancato.
Al 27′ in un contrasto aereo sulla trequarti Hien pensa bene di decapitare il portoghese guadagnandosi la lavagna del giudice sportivo. Tre corsette d’orologio e nemmeno Vignato, a rimorchio di Forson, trova la soddisfazione del punto della bandiera per il super intervento del Cesenagenito, idem lo stesso attaccante a volo d’angelo davanti al secondo palo (32′) stavolta su palla del suo terminale offensivo. Niente da fare anche per l’ex Daniel Maldini, che liberato in corsa dal disimpegno Zappacosta-Pasalic-Ederson riesce a calciare addosso all’ultimo ostacolo uscito quasi al limite. Siamo all’ottantesimo, tre minutini e Cuadrado viene toccato sulla caviglia da Akpa Akpro senza che Pairetto ravvisi gli estremi del penalty, che sarebbe stato il secondo di fila dopo quello da pari e patta col Lecce. Sul corner proprio del Panita, la svettata del perno svedese alla viva il parroco. A due dal novantesimo, il franciacortino la gira sotto la traversa di destro da pochi passi dopo il rinvio di fronte di Palacios ripreso dal vatreno al culmine della combinazione lanciata Cuadrado-Bellanova a destra: il terzo tempo viene respinto, la zampatona era impossibile anche da veder partire.