Atalanta – Cagliari 3-1 (1-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Sutalo, Romero, Djimsiti; Maehle, Freuler (cap., 30′ st Depaoli), Pessina (1′ st De Roon), Gosens (24′ st Hateboer); Miranchuk (24′ st Ilicic); Malinovskyi, Muriel (44′ st Palomino). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 2 Toloi, 44 Gyabuaa, 77 Cortinovis, 7 Lammers, 91 D. Zapata. All.: Gian Piero Gasperini.
CAGLIARI (4-3-3): Vicario 7; Zappa 5,5, Ceppitelli (cap.) 5,5, Walukiewicz 5, Tripaldelli 5,5 (38′ st Lykogiannis sv); Nandez 6, Marin 6, Caligara 5,5 (21′ st Joao Pedro 6); Sottil 6,5 (38′ st Ounas sv), Pavoletti 5 (22′ st Cerri ), M. Tramoni 5,5 (27′ st Pereiro 6). A disp.: 1 Aresti, 28 Cragno, 36 Boccia, 38 Delpupo, 9 Simeone. All.: Eusebio Di Francesco 5,5.
Arbitro: Dionisi di L’Aquila 6,5 (Grossi di Frosinone, Bercigli di Valdarno; IV Gariglio di Pinerolo. V.A.R. Nasca di Bari, A.V.A.R. Galetto di Rovigo).
RETI: 43′ pt Miranchuk (A), 10′ st Sottil (C), 16′ st Muriel (A), 19′ st Sutalo (A).
Note: ammonito Ilicic per proteste. Tiri totali 25-6, nello specchio 14-3, respinti 2-0, parati 10-3, legni 1-1. Corner 9-3, recupero 0′ e 5′.

BergamoMiranchuk-Muriel-Sutalo, due facce conosciute e uno in bilico con la cessione da minutaggio per scacciare le relative paure di non approdare al quarto di Coppa Italia del 27 gennaio prossimo ospitando la vincente di Lazio-Parma. Tanta fatica per passare, ma alla fine del primo tempo lo Zar la sposta nel verso giusto in combutta sul compagno di linea e, nonostante il consueto passaggio a vuoto dietro, basta una sfuriata supplementare da tris cronometrico e nello score per raddrizzarla definitivamente contro un Cagliari barricadero per almeno un’ora.
Al 3′ il recupero di Pessina su Tramoni a destra sfocia nel mancino dal limite di Muriel troppo centrale, seguito da un tentativo strozzato di Malinovskyi. Il giro di lancetta dopo, invece, l’annullamento per offside del tocco sotto la traversa del futuro apripista sull’angolo da destra del Ronaldito corretto dalla torre di Pessina. Ci prova anche Sutalo all’alba del decimo, appoggiato da Maehle e da Freuler, ma la botta è alle stelle. La prima conclusione altrui nello specchio è la punizione di Caligara comoda per Sportiello, anche perché la mezzala mancina scivola nell’esecuzione (13′), mentre ci va un po’ più vicino Miranchuk (16′) che però leggermente al di qua del limite sceglie il piede debole sul la della prima punta colombiana. Tra 23′ e 24′ i nerazzurri spingono a tavoletta: sciolina sui guantoni nemici, quando Luisito sfrutta lo spunto da suggeritore dell’ex Lokomotiv Mosca per mirare al primo palo dal vertice sinistro e la sfera sfugge al portiere sardo, deviazione volante in curva di Sutalo sul piazzato da mancina del Panita e infine radente dall’area di Miranchuk sull’uno-due col medesimo allungato in fallo di fondo da Vicario. I rossoblù, già bianchi di maglia, sbiancano pure dalla fifa, dovendo ringraziare soltanto la riserva di Cragno se non capitolano subito. Pronti, via. Destro di Gosens (26′) sull’asse Muriel-Miranchuk con fuorigioco ancora di Aleksey e missile dai 16 metri di Freuler (27′) raggiunto dall’apertura del tedesco. Zero problemi, invece, sul resto di un fuoco di fila pazzesco e temporalmente concentrato, vedi Gosens (31′) che arpiona male la scucchiaiata dello svizzero e Muriel che a tiro calcia verso il primo legno da posizione defilata senza incrociare né indirizzare il piattone.
A sei abbondanti dall’intervallo spunta il testone di Djimsiti, accarezzato dal corner da sinistra di Malinovskyi, ma la mira è nuovamente fallata. A un paio dal tè caldo, ecco la zampatona in girata dello Zar su assist dal fondo del numero 9, al culmine di una bella azione collettiva a sinistra. La ripresa vede allo start Romero (3′) svettare imperfettamente sull’angolo di Muriel e Maehle provarci a rientrare dalla sua zolla facendo la barba all’incrocio opposto (5′). All’8′, affossato il trequartista dal centrale polacco, Muriel scheggia la traversa su calcio franco da oltre venti metri. La beffa sul secondo tiro nello specchio subìto capita al decimo, quando Sottil, invertitosi con Tramoni, sfugge a Sutalo pareggiando i conti direttamente sul lancio con le mani di Vicario, poco prima autore dell’ennesima parata sull’autore del vantaggio ancora sul la di Muriel. Che rimette la freccia in capo a sei giri di lancetta, sul filtrante di Gosens, di diagonale sinistro dopo un’azione insistita. Vicario fa in tempo a levare da sotto il montante il calcio franco di Malinovskyi (18′) causato dal mani del centrale destro nemico, il croato cala il tris di piattone sotto la traversa (20′) sull’angolo da destra di Luigino prolungato da Gosens. C’è tempo per altri tentativi di arrotondamento alti, leggi Freuler (21′) da Maehle e Ilicic (27′) da Muriel, ma anche per altre amnesie dietro fra 34′ e 35′: su corner di Sottil, il primo targato Casteddu, Walukiewicz svetta senza che Zappa ci arrivi, poi su una seconda palla il figlio d’arte coglie la parte alta della traversa. Anche le due bombe dalla lunga di Ilicic e Malinovskyi riceono il no netto, al 42′ e al 45′ (Djimsiti appoggia nel sacco di fronte piena, ma è in fuorigioco) sull’onda lunga dell’ultimo tiro dalla bandierina. Joao Pedro si alza sull’ultimissimo schema da fermo, niente da fare.
Si.Fo.