di Gioia Masseroli
Attaccante in grande spolvero in casa Genoa e, quindi, massima attenzione tra le fila bergamasche.
Questo perché, quando una punta è forte e infligge per la maggior parte delle volte gol agli avversari, si sa e non è più una novità; mentre il vero pericolo è quando un giocatore sembra segnare poco e di colpo esplode. Non bisogna mai sottovalutare nessuno.
Che Leonardo Pavoletti, autore fin ora di 13 reti, sia un uomo alquanto temibile lo sanno tutti ma, al momento, è necessario guardarsi bene le spalle dal rossoblu Suso. Colui che domenica ha fatto letteralmente impazzire Marassi e, insieme a Pavoletti, ha regalato uno scoppiettante 0-3 ai tifosi genoani nel prestigiosissimo Derby della Lanterna.
Di fronte a questo Genoa, la Samp non ha potuto fare altro che inginocchiarsi e portare a casa questa pesante batosta.
E chi non ci dice che forse il giovanissimo attaccante esterno (classe 1993) decida di completare l’opera di sfogo sotto porta, punendo anche i bergamaschi? Per questo motivo, gli occhi devono essere puntati su di lui.
La storia. Jesus Joaquin Fernandez Saez de la Torre, conosciuto come Suso – di origini spagnole – dopo un’esperienza al Liverpool e una nel club spagnolo dell’Almeria, giunge in Italia, andando a vestire la maglia del Milan nel gennaio 2015. Nello stesso mese fa il suo esordio in Serie A e, poco più tardi, il 4 aprile, firma la sua prima rete nella massima serie italiana nel match Palermo-Milan, vinto per due reti ad uno dai rossoneri.
L’esperienza con i Diavoli non è delle più brillanti e proficue per il giovane emergente e così, nel gennaio 2016, in cerca del palcoscenico ideale al suo decollo, si trasferisce al Genoa.
In questi quattro mesi con la maglia del Grifone mette a segno sei reti: la prima il 17 gennaio nella sfida casalinga contro il Palermo, mentre il 3 aprile firma la sua prima tripletta personale in carriera; tripletta che porta i rossoblu alla schiacciante vittoria per 4-0 contro il Frosinone.
E infine, la magistrale doppietta rifilata alla Sampdoria nel corso del Derby. In totale, 15 partite e sei reti.
Il giovane di origine spagnola a Genova sta trovando finalmente la sua dimensione, uno scenario perfetto per emergere e mostrarsi completamente rinato. Suso può essere quindi considerato come uno dei principali artefici e protagonisti nel raggiungimento della salvezza dei rossoblu.
Grande merito di questa svolta positiva nella carriera di Suso, ovviamente, va al tecnico Gasperini, il quale ha saputo collocare il ragazzo nella posizione migliore, tirandone fuori delle buone prestazioni.
A fine stagione, l’attaccante spagnolo farà ritorno a Milano essendo in scadenza di prestito e chissà se i rossoneri, alla luce delle ultime performance, decideranno di tenerlo in rosa, oppure, se saranno pronti a girarlo nuovamente in prestito a qualche team.
Questo si saprà solo col tempo, attualmente è un attaccante del Genoa e sta veramente colorando l’attacco dei liguri, quindi, visto le sue ultime apparizioni gloriose, nell’incontro di domenica sera a Marassi, non dimentichiamoci di lui, in modo da non assistere alla settima esultanza stagionale di Suso.