Sportiello 5.5: piena assoluzione sul rigore spacca partita di Tadic ma sul raddoppio di Traorè si prende la fetta più grossa di responsabilità. Si riscatta in parte nel secondo tempo opponendosi con un grande riflesso sul potenziale colpo del ko di Schuurs

Toloi 5.5: pizzicato fuori posizione in occasione del raddoppio dei Lancieri, fa meglio nella seconda parte di gara tempo trovando gli accorgimenti e le misure necessarie per arginare il connazionale Antony

Romero 6.5: tenuto in costante apprensione da uno scatenato Traorè, fatica le proverbiali sette camicie ma ha il merito di non perdere mai la bussola rendendosi protagonista di un grandissimo secondo tempo. In crescita.

Djimsiti 6.5: il moto perpetuto di Neres e Tadic farebbe venire il mal di testa a chiunque. L’albanese però non vacilla mai e replica colpo su colpo. Tosto

Hateboer 6: galoppa come il migliore dei purosangue sul binario di destra ma dalla sua parte l’Atalanta crea davvero poco. 

Freuler 7: reliquia preziosissima per gli equilibri tattici di Gasperini: chiude, ricama, recupera e quando serve sa anche impostare. Si sobbarca il lavoro dell’assente de Roon e sforna l’ennesima gara di grande spessore. Soldatino.

Pasalic 6: viaggia a corrente alternata per larghi tratti di gara. Risponde presente nel momento più importante avviando e rifinendo la ripartenza veloce che manda Zapata in porta in occasione del 2-2.

Gosens 5.5: non il solito tritatutto di fascia. Meno incisivo rispetto ai suoi standard ma più abbottonato sull’out mancino, la combina grossa intervenendo in maniera scomposta su Traorè nel frangente del rigore olandese. 

Gomez 6.5: è la sorgente di calcio dei bergamaschi. Variabile impazzita tra le linee chiamata a sabotare la fase difensiva dell’Ajax. La sua serata non è delle più sfavillanti ma la rimonta della Dea nasce dal suo affresco per la zuccata vincente di Zapata. Indispensabile (32’st Muriel sv)

Ilicic 5.5: parte con buon piglio prima di divorarsi l’1-0 sparando in curva un autentico rigore in movimento. Qualche spunto qua e là ma ad oggi è lontano parente del fenomeno ammirato fino a pochi mesi fa (32’st Malinovskyi 5.5: Gasperini gli concede lo spicchio finale di partita e lui, al 92′, cestina in curva il pallone da tre punti. Che peccato)

Zapata 8: il migliore dei suoi per approccio, aggressione e capacità di scombinare il piano marcature olandese. Nel primo tempo spara a salve ma nella ripresa è un uragano: sale al piano superiore su cross del Papu e schiaccia a rete il pallone che riapre la partita, poi su imbocco di Pasalic spacca la porta con il destro terrificante che vale il 2-2. Dominante.

Michael Di Chiaro