Manchester United – Atalanta 3-2 (0-2)
MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea 6; Wan-Bissaka 6, Lindelof 6, Maguire (cap.) 6, Shaw 6,5; McTominay 5,5 (21′ st Pogba 6), Fred 5,5 (43′ st Matic sv); Greenwood 6 (28′ st Sancho 6), Bruno Fernandes 7,5, Rashford 6 (21′ st Cavani 6,5); Cristiano Ronaldo 7. A disp.: 26 Henderson, 3 Bailly, 20 Dalot, 27 Telles, 34 Van de Beek, 8 Mata, 14 Lingard, 36 Elanga. All.: Ole Gunnar Solskjaer 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; De Roon, Demiral (1′ st Lovato), Palomino; Zappacosta, Koopmeiners (36′ st Pezzella), Freuler (cap.), Maehle; Pasalic (23′ st Malinosvkyi); Ilicic (23′ st Miranchuk), Muriel (11′ st Zapata). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 99 Piccoli. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Marciniak 6,5 (Polonia – Sokolnicki e Listkiewicz, IV Musiał. V.A.R. Kwiatkowski, A.V.A.R. Fritz – Germania).
RETI: 15′ pt Pasalic (A), 28′ pt Demiral (A), 8′ st Rashford (M), 30′ st Maguire (M), 36′ st Cristiano Ronaldo (M).
Note: serata serena, terreno in ottime condizioni. Spettatori 70 mila circa. Ammoniti Lovato, Pasalic, De Roon, Shaw, Palomino e Cavani per gioco scorretto, Matic per ritardata rimessa in gioco. Tiri totali 21-14, nello specchio 9-5, respinti/deviati 3-5, parati 6-4, legni 2-0. Var: 1. Corner 8-5, recupero 1′ e 5′.

Manchester – Il 3-4-1-2 virato a 4-2-3-1 solo quando si finisce sotto. La punta del croato, la testa del turco. L’uno-due della Grande Illusione. Perché un’Atalanta non martellante ma ordinatissima, matura e pure cinica, subisce la rimontona nella ripresa dal Manchester United festeggiando la prima volta all’Old Trafford al rovescio: vetta ceduta agli inglesi e piedi tornati per terra, anche per la stanchezza dovuta alle famose cinque defezioni.
Rashford scatta già oltre l’ultimo difendente (3′) sul la di McTominay, mentre Wan-Bissaka mura il mancino di Muriel imbeccato da Ilicic, coppia d’attacco inattesa che relega Zapata in panca nel ruolo di grande escluso come Pogba. La lunga fase di studio iniziale viene interrotta di tanto in tanto, tipo l’azione con tiro finale smorzato da Freuler di Bruno Fernandes che trova il sostegno delle due ali e di Ronaldo al decimo. Al quarto d’ora, l’intuizione di Ilicic per la sovrapposizione di Zappacosta per il tap-in di sinistro in caduta di Pasalic del vantaggio. Blindato da Musso entro la cinquina contrometrica, e che colpo di reni per dire di no al mancinone a botta sicura di Fred, su sponda del portoghese ex Samp servito dal fondo da quello ex Juve. CR7 è troppo defilato e ha troppa carne umana davanti per ferire l’arquero albiceleste (26′) in asse con McTominay e il suo terzino, così alla prima situazione inattiva a favore il nazionale turco corregge di testa per il raddoppio l’angolo dalla destra di Koopmeiners, a rientrare, molto teso e tagliato.
A onore e merito del prestito bianconero, il terzo tempo perfetto prendendo lo slancio sulla gamba destra di cui si toccava la coscia (stesso problema di Toloi, Gosens ma a sinistra e Pessina, in infermeria con Djimsiti e Hateboer). A un poker dalla pausa il Gasp ha pure il modo di arrabbiarsi per il destro molliccio e centrale poco al di qua dal limite di Luisito, liberato dal duo tuttosinistro Ilicic-Koopmeiners, ma anche di là ancora il sostituto dall’inizio di Pogba (44′) è da mani nei capelli per come allarga solo soletto il possibile dimezzamento dello score su tocco del suo trequartista.
Per non parlare del brivido finale con Rashford a scheggiare la traversa vanificando il lancio lungo e precisissimo dell’unico dei locali in grado di sfornare palloni. Al rientro in campo c’è Lovato, esordiente in Europa, al posto dell’ennesimo acciaccato in difesa, con sequela del tucumano al centro. Subito due rischi grossi come una casa, su recupero e invito del perenne Fernandes, anche se Cristiano e Rashford sono fregati rispettivamente dall’uomo in porta, freddissimo nel tenere la posizione, e dalla mira decisamente storta. Tre minutini soltanto, e dopo altri cinque il passaggio all’indietro di San Giuseppe nel nulla trova pronto l’assistman di sempre per il piattone dell’ala sinistra inglese a fil di secondo palo. Al 13′ è proprio quel legno, alla sinistra di Musso, a impedire il 2-2 di McTominay a rimorchio di Greenwood. Il break Koopmeiners-Zapata porta al tiro scentrato da lontano di Maehle (15′), quello Fernandes-Ronaldo (19′), in piena area però, costringe Musso alla smanacciata sul sinistro incrociato.
Al 26′ è invece De Gea, di piede e di guantoni, a opporsi ai sinistri di Zapata, lanciato dall’out da Zappacosta, e Malinovskyi dalla distanza sulla ribattuta. Maguire non angola di fronte (29′, da corner). Gol sbagliato, 2-2 preso, dal capitano, appostato davanti al secondo palo, approfittando del velo di Cavani sugli sviluppi del sesto angolo dello United. Koopmeiners non sfrutta il retropassaggio di Duvan, Bruno Fernandes (35′) sbatte su Musso, CR7 prende l’ascensore chiamatogli da Show e la remuntada è completa. Si chiude con Zappacosta alto a sinistra nel modulo emergenziale: nulla da fare, con l’aggancio a quota 4 del Villarreal che però ha più 2 (i nerazzurri 0) di differenza reti. Testa al lunch match domenicale con l’Udinese. Anche perché per la rinvincita del 2 novembre a Bergamo ci sarà tempo. Forse anche di battere l’infermeria.
Si.Fo.