Per una notte si sogna. Si scaccia dietro l’angolo tutto ciò che è quotidiano: pensieri sul futuro incerto per i nostri figli, l’assenza di lavoro, la campagna elettorale, i rigurgiti fascisti, la crisi del mondo, le guerre e i falsi profeti. Via, per una notte solo sogni. Bergamo in festa, dal Pizzo del Diavolo fino a Barbata, da Bossico fino a Cisano. Tutti quelli che popolano la città e il contado sventolano il nerazzurro. Per quasi un’intera partita. Poi il gelo improvviso anche se non imprevisto. Succede perché il tuo fuoriclasse, il tuo capitano, Alejandro Papu Gomez, fallisce il 2-0 e arriva subito immediato il castigo divino, l’altro capitano – Marcel Schmelzer – appena entrato in campo, invece realizza i sogni gialloneri. Si piangono lacrime amare, l’Europa svanisce. Ah, il destino cinico e baro.
Il viaggio – Una lunga linea grigia da Bergamo e dintorni fino al Mapei Stadium, alla periferia di Reggio Emilia. Per questa speciale occasione sono non solo i mezzi pesanti ad intasare le autostrade ma pullman e auto che si distinguono dagli altri mezzi per i colori nerazzurri. Velocità di crociera controllata non tanto dagli autovelox quanto per le fila anche se ci si muove con una certa speditezza anche se non si può viaggiare su un’ autostrada italiana senza l’immancabile cartello “Lavori in corso al km. 174”. Sono più di quindicimila umani che si sono mossi dalle loro case per arrivare a Reggio Emilia.
La partita – Gasperini non ha dubbi e conferma gli undici che hanno giocato a Dortmund, Stoger cambia la mediana: fuori Weigl perché squalificato e Castro, dentro Nuri Sahin, turco, e Mahmoud Dahoud, siriano. E qui ci vuole un po’ di retorica pacifista perché oggi Siria e Turchia si bombardano reciprocamente con Putin che sta a guardare. Ma il gioco del calcio, per fortuna, rompe spesso la geopolitica. Comunque l’Atalanta nei diciotto a referto presenta sei italiani, due svizzeri, due olandesi, due argentini, un tedesco, un albanese, un belga, un danese, uno sloveno e un brasiliano. Che farà l’Atalanta? Aspetterà i tedeschi cercando di evitare incursioni giallonere dalle parti di Berisha? Il quesito si scioglie abbastanza in fretta perché i nerazzurri all’11’ sono già in gol. Come a Dortmund la sinistra è dominio atalantino così Spinazzola si butta in avanti e sul filo salva in angolo Piszczek , lo batte Gomez, Caldara di testa allunga dietro e da destra Toloi insacca. Così in fretta e furia il brasiliano rimedia l’errore nel finale di Dortmund. 1-0 e comincia un’ altra partita. Il Borussia però accusa il colpo perché l’Atalanta fa la mossa di tirarsi indietro di qualche metro, poco poco ma quanto basta per alimentare contropiedi che rischiano di schiantare i tedeschi, a sinistra Gomez, in mezzo sia Ilicic che Cristante. I difensori gialloneri rischiano svenimenti ad ogni attacco atalantino. Infatti al 27’ si grida al 2-0: cross di Gomez da sinistra, si inserisce Cristante, solo soletto, colpo di testa che finisce fuori. Poi i gialloneri si svegliano e in tre minuti dal 31’ al 34’ cercano di creare guai a Berisha, prima ci prova Schurrle, poi Pulisic. Il pericolo giallonero incombe ma si smorza abbastanza in fretta. Eppure i movimenti di Gotze, Schurrle e Pulisic mettono ansia ma non ai difensori atalantini. Stoger sposta anche i due mediani Sahin più in avanti rispetto a Dahoud. Il primo tempo termina col vantaggio nerazzurro. Si pensa ad un secondo tempo più tranquillo? Neanche per sogno. Nei primi dieci l’Atalanta attacca e per ben due volte con Cristante e Caldara sfiora il raddoppio. Stoger corre ai ripari e spedisce in campo Reus al posto di Pulisic. Comincia l’assedio del Borussia. Cinque angoli di fila che non producono un bel niente. Il Borussia continua ad attaccare ma è ancora l’Atalanta col suo contropiede a sfiorare il gol: Gomez per Cristante, apertura per Ilicic che evita Toprak e tira, pallone fuori di poco. Gotze, Reus e Schurrle sono giocolieri che nascondono la palla ma i nostri difensori sono attentissimi, raddoppiano e, se possono, triplicano. Poi quello che non t’aspetti perché Gomez sbaglia il 2-0 e Berisha salva su Schurlle. A dieci minuti dal termine entra Isak al posto di Dahhoud, Borussia con cinque attaccanti e arriva il pari con Schmelzer che sfrutta un errore di Berisha. Gasperini allora tenta il tutto per tutto fuori Hateboer e Toloi dentro Petagna e Cornelius.
Giacomo Mayer