Una tradizione che continua dal 1995

Domenica 15 giugno, il Atalanta Club Valgandino ha celebrato la camminata votiva annuale, un appuntamento che dal 1995 segna la fine della stagione calcistica e l’inizio della preparazione per il nuovo anno. Un gruppo di circa dieci soci ha percorso i 12 chilometri da Gandino a Ponte Nossa, concludendo la camminata dopo poco più di due ore e mezza. “È un’attività – conferma Enzo Conti, presidente del Club –, un’idea “votiva” nata nel segno dei colori neroazzurri. Si ripete dal 1995, dopo la remuntada in serie B, con quarto posto insperato e promozione finale dei neroazzurri di Mondonico: allora optammo per il Santuario della Madonna della Forcella di Pradalunga, 18 chilometri molto impegnativi”.

Una tradizione con significato simbolico

L’iniziativa ha avuto origine come un modo per celebrare il successo della promozione in Serie B, e da allora è diventata una tradizione quasi obbligatoria per i tifosi dell’Atalanta. Ogni anno, le tappe della camminata variano a seconda dei risultati sportivi della stagione: “Se i risultati sono stati importanti, la meta è stata impegnativa”, racconta il presidente, citando tappe come Ganda, il santuario di Altino, e San Patrizio. In caso di stagioni meno soddisfacenti, invece, percorsi più abbordabili, come quelli che portano alla Madonna d’Erbia o a Valpiana di Gandino.

La camminata del 2016: un legame con Ponte Nossa

Una delle tappe più significative di questa tradizione risale al 2016, quando il gruppo scelse la parrocchiale della Madonna delle Lacrime di Ponte Nossa, che all’epoca era guidata da don Alessandro Angioletti, già curato a Gandino. “Nel 2016 fu scelta la parrocchiale della Madonna delle Lacrime di Ponte Nossa, allora guidata da don Alessandro Angioletti, già curato a Gandino, e dove oggi è parroco don Denis Castelli di Leffe”, ha spiegato Conti. Da quel momento, i successi calcistici non sono mancati, con il ciclo memorabile che ha visto l’Atalanta qualificarsi per la Europa League, disputare tre finali di Coppa Italia e ottenere cinque qualificazioni in Champions League.

La “Camminata dell’Europa”: simbolo di speranza

Con il campionato 2025-26 che si avvicina, i tifosi sono fiduciosi che la tradizione della camminata possa portare fortuna anche alla nuova squadra. “Ormai per tutti noi – aggiunge il segretario Claudio Rudelli è diventata la Camminata dell’Europa, speriamo che anche per Juric e per la nuova squadra resti un auspicio importante. Fra campionato, Champions e Coppa Italia sarà di nuovo una stagione intensa”.

I partecipanti e la Messa conclusiva

La camminata è stata seguita da momenti significativi, come il saluto del vicario del Club Giambattista Gherardi, che ha ricevuto l’apprezzamento per la sua prestazione. “Fra le prestazioni ‘di rilievo’ si segnalano la sua e quella dell’ex atalantino Daniele Filisetti, originario di Ponte Nossa”. Inoltre, la mattinata si è conclusa con la Messa nella parrocchiale di Ponte Nossa, celebrata da don Virgilio Murillo, che ha ricordato “tutti i soci defunti”.