Ferragosto infuocato, e non per il solleone, in casa atalantina. Il giorno dopo, per i bergamaschi festa di San Rocco, invece una giornata di tripudio collettivo. E’ arrivato dallo Zenit di S. Pietroburgo l’argentino Emiliano Rigoni, 25 anni, esterno destro offensivo, la qualificazione, già prenotata ad Haifa, è stata certificata con il 2-0 (gol di Zapata e Cornelius) sull’ Hapoel e da stasera già si pensa al doppio confronto con il Copenaghen, formazione decisamente di maggior qualità rispetto a bosniaci e a israeliani. Una partita, comunque, senza particolare storia e quindi i novanta e piu’ minuti sono serviti a Gasperini per completare le sue verifiche intorno ai giocatori a sua disposizione, tenendo conto del modesto valore dei giocatori dell’Haifa. Comunque in difesa con l’inedito trio Mancini-Djimsiti-Masiello toccava allo svizzero, di origni albanesi, passare sotto la lente di Gasperini. E bisogna dire che ha superato ampiamente l’esame giocando con sicurezza e decisione bloccando senza problemi Papazoglu, forse poco preciso nei disimpegni ma senza errori clamorosi, l’altro osservato speciale il polacco Arkadiusz Reca che ha giocato nel ruolo di esterno sinistro basso. Il giovane polacco ha palesato difficoltà e timidezze tattiche non indifferenti anche se ha pagato, forse in modo eccessivo, l’esordio. Sapendo che doveva superare la prova generale, probabilmente ha pagato lo scotto anche se nella ripresa è migliorato. Certamente, almeno adesso, Gosens non deve temere la concorrenza. Poi le modifiche di centrocampo con la variante Pasalic che ha giocato, in pratica, nel ruolo di De Roon quindi in posizione piu’ arretrata, lasciando a Pessina il ruolo di incursore, alla Cristante tanto per intenderci. E’ una situazione tattica da rivedere, nel frattempo con i tanti impegni da stasera alla fine di agosto Gasperini ha preferito qualche esperimento per valutare con maggior tranquillità possibili cambi. E intanto vale la pena ricordare le prossime fatiche dei nerazzurri. Dopo stasera, lunedi sera esordio in casa con il Frosinone, quindi giovedi sera il primo confronto con il Copenaghen, ancora a Reggio Emilia, quindi lunedi 27, alle 20.30, all’Olimpico la seconda di campionato con la Roma, quindi giovedi 30 la trasferta, che potrebbe essere decisiva, a Copenaghen. La partita che tutti gli atalantini sperano apra le porte ai gironi di Europa League.  Insomma una serie di impegni da far tremare. Ed è anche a causa di questo tour de force che Gasperini ha fatto sentire la sua voce. Tra qualche giorno capiremo se abbia avuto ragione o esagerato. La partita non ha avuto storia e anche i 6.546 spettatori paganti hanno potuto assistere senza patemi d’animo. Niente sussulti, tanto meno emozioni e poche azioni da gol anche se i nerazzurri sono stati decisamente piu’ pericolosi. Oltre ai gol di Zapata al 26′  e di Cornelius al 46′ della ripresa un paio di occasioni pericolose con Gomez e Djimsiti. Piu’ di così.
GIACOMO MAYER