Juventus – Atalanta 2-2 (0-1)
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6; Cuadrado 6, De Ligt 6,5, Bonucci 6, Danilo 6 (12′ st Alex Sandro 6); Rabiot 6, Bentancur 6,5, Matuidi 6 (37′ st Ramsey sv); Bernardeschi 5 (13′ st Douglas Costa 6), Dybala 7 (24′ st Higuain 6), Cristano Ronaldo 6. A disp.: 31 Pinsoglio, 77 Buffon, 3 Chiellini, 24 Rugani, 5 Pjanic, 38 Muratore, 35 Olivieri. All.: Sarri 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 7; Toloi 7, Palomino 7 (30′ st Caldara 6,5), Djimsiti 7; Hateboer 7, De Roon 6, Freuler 7 (30′ st Tameze 6,5), Castagne 7,5; Gomez 8 (22′ st Malinovskyi 7
); Ilicic 6,5 (13′ st Pasalic ), D. Zapata 7 (22′ st Muriel 6,5). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 4 Sutalo, 7 Czyborra, 22 Bellanova, 90 E. Colley. All.: Gasperini 8.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6,5 (Del Giovane di Albano Laziale, Valeriani di Ravenna; IV Piccinini di Forlì. Var Irrati di Pistoia, AVar Schenone di Genova).
RETI: 17′ pt D. Zapata (A), 10′ st rig. Cristiano Ronaldo (J), 35′ st Malinovskyi (A), 45′ st rig. Cristiano Ronaldo (J).
Note: ammoniti Bernardeschi, Cuadrado, Pasalic, Rabiot e Hateboer per gioco scorretto. Var: 2 (silent check per petto-mani di Danilo su Ilicic, 22′ pt, e per gomito di De Roon su cross di Dybala, 29′ st). Occasioni 7-8, nello specchio 5-2, respinte/parate 4-1. Corner 2-4, recupero 2′ e 3′.

Torino – Sette su sette dalla ripresa post lockdown, sporca decina di bottini pieni in serie (dodici compresi gli ottavi di Champions col Valencia)? Niente da fare, per l’Atalanta nella tana della Juventus il pareggio è di rigore. Due ingenuità di De Roon e Muriel, assistman però del secondo vantaggio, vanificano gli sforzi per agguantare nuovi record. Due, comunque, centrati: 87 reti in campionato e 104 in stagione, più 1 rispetto al primato stabilito nel 2018-2019. Si resta al terzo posto a quota 67 punti, 1 dietro la Lazio: scudetto (76) ormai assegnato, resta il sogno Champions.
Ci sono i Tre Tenori come contro la Samp ma non Gosens, bloccato dal flessore nel warm up e rimpiazzato da Castagne; di là, il falso nueve Dybala, al rientro dalla squalifica come De Ligt, parte sparato ondeggiando a destra in asse con Cuadrado, vedi chiusura fallosa di Palomino al 2′. Ma improvvisamente si destano i nerazzurri e il belga, eludendo l’esterno colombiano, centra al 6′ per Zapata che di testa non incrocia alzando troppo la palla. Raddoppio cronometrico e la catena di destra Toloi-Hateboer prova ad aprire il lucchetto bianconero col servizio del tulipano a Ilicic, che da fuori allarga troppo il tracciante. Possesso e forcing producono il frutto sperato al minuto 17, che porta fortuna come non mai: borseggio di Freuler alla Joya, Gomez sterzando dopo una corsetta fa l’assist in verticale e Duvan tenendola bassa insacca tenendo alla larga Bentancur. La risposta dell’argentino di casa entro sessanta secondi è una girata poco oltre il vertice sinistro che non spaventa Gollini, il prosieguo un giropalla di marca juventina senza sbocchi, salvo break dei ragazzi in verde che se la giocano scioltissimi. Forse l’immagine più significativa della Dea è che nel confronto fra numeri 10 il Papu si piazza a uomo su Dybala esibendosi in un recupero pazzesco alla mezzora entro la lunetta della propria area. Al 31′ il toro di Cali si eleva in ritardo sull’ammollo del Diavolo Rosso, cambio last minute dal rendimento sontuoso, mentre dietro Palomino devia in corner il diagonale di Dybala (33′) sul lancio da metà campo del regista basso di Sarri.
A undici dalla pausa è invece la schiena di Matuidi a far impennare la botta di San Giuseppe, a un poker c’è l’offside del fantasista locale – sempre imbeccato dal suo terzino destro – sul servizio alla svettata in corsa comunque imprecisa di CR7. Nella ripresa, stesso leitmotiv dell’altro avvio, solo che la Juve insiste e dura di più, pur senza chances nitide. Al 4′ Bernardeschi sgancia un tiraccio sulla seconda palla concessa dalla difesa per allontanare la punizione da sinistra dell’uomo di Laguna Larga, due minutini ed è Bentancur a dover stoppare in fallo di fondo il tiro-cross del capitano dei bergamaschi, pescato da Ilicic. Poi il caso da moviola: De Roon alza, pardon allarga il gomito (la prende sul braccio sinistro) sulla scodellata della Joya entro il vertice destro e Ronaldo dal dischetto non fallisce piazzandola nell’angolo a mezzo metro alla destra del portiere ospite. Dalla girandola delle sostituzioni spunta Pasalic per lo sloveno ed entra nella combinazione con Freuler e Zapata (21′) che mette in subbuglio la retroguardia nemica tanto che Szczesny deve sventare di piede. Di lì a poco Hateboer (alto) prende l’ascensore su angolo da destra del Papu. Al 25′ sulla parata di corpo del Gollo su Cristiano c’è il fuorigioco di partenza di Higuain (sostituto del connazionale) dopo il recupero di Rabiot, ma i Gasp-boys ne hanno ancora. Al 29′ Malinovsky, entrato insieme a Muriel, approfitta di un suo pallone rubato a De Ligt rifinito da Djimsiti sparando il radente a lato, poi (32′) è un balzo prodigioso dell’estremo atalantino a sbarrare il passo al bomber juventino (sinistro) sulla sventagliata da destra di Cuadrado. A dieci dal novantesimo, l’apertura da sinistra di Muriel innesca inserimento e destro di Malinovskyi per un sorpasso destinato a resistere pochino. 39′: Costa riceve dal Pipita e scarica centralmente da fuori, l’ucraino dal limite manca il bersaglio. Poi il patatrac di Muriel, che in posizione di terzino sinistro allunga la mano sinistra su Higuain, lesto ad agganciare l’ultimo angolo a favore, da sinistra, dell’uruguagio: CR7 non fallisce nemmeno la seconda volta. Peccato, ma da martedì notte ospitando il Brescia si può ritentare la scalata al ruolo da runner up.
Simone Fornoni