Milan – Atalanta 1-1 (1-1)
MILAN (4-2-3-1): Maignan 6; Florenzi 6 (12′ st Calabria 5,5), Tiaw 6, Gabbia 6,5, Hernandez (cap.) 6,5; Adli 7, Bennacer 6,5 (34′ st Musah sv); Pulisic 5,5 (43′ st Okafor sv), Loftus-Cheek 6, Leao 7,5; Giroud 6. A disp.: 57 Sportiello, 83 Mirante; 20 Kalulu, 24 Kjaer, 74 Jimenez, 14 Reijnders, 38 Terracciano, 21 Chukwueze. All.: Stefano Pioli 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 7; Scalvini 6 (44′ st Toloi sv), Djimsiti 6,5, Kolasinac 7; Holm 6 (1′ st Zappacosta 6,5), De Roon (cap.) 6,5, Ederson 6, Ruggeri 5,5 (34′ st Hien sv); Koopmeiners 6,5; Miranchuk 5,5 (18′ st Scamacca 5), De Ketelaere 5,5 (1′ st Lookman 6). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; Palomino, 20 Bakker, 33 Hateboer, 25 Adopo, 8 Pasalic, 10 Touré. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
Arbitro: Orsato di Schio 6 (Costanzo di Orvieto, Passeri di Gubbio; IV Giua di Olbia. V.A.R. Irrati di Pistoia, A.V.A.R. Piccinini di Forlì).
RETI: 3′ pt Leao (M), 42′ pt rig. Koopmeiners (A).
Note: serata con pioggia intermittente, spettatori 71.264 per un incasso di 2.533.307,60 euro. Ammoniti Pioli (41′ pt) e Leao per proteste, De Roon, Holm, Lookman ed Ederson per gioco scorretto. Occasioni da gol 14-4, tiri totali 20-8, parati 6-2, respinti/deviati 6-2. Check: 1. Var: 1. Corner 5-3, recupero 3′ e 5′.

MilanoLeao subito all’incrocio, uno sciupinìo di tiri aperti finiti ovunque tranne in fondo al sacco fino alla regia a bordocampo che vede il contatto Giroud-Holm (scarpata alta a prova di usignolo) per il pari dal dischetto di Koopmeiners e una resistenza passiva per strappare un pari tutt’altro che figlio del gioco. L’Atalanta, in casa del Milan, ha saputo pareggiare per non perdere l’ottava stagionale (raggiungendo lo stesso record di serie positiva, con 5 vittorie di fila stoppare stasera) di fronte a un’ala sinistra mostruosa quanto incredibilmente troppo lontanoa dalla porta per ferire a dovere. La ventiseiesima è una prova di maturità a doppio taglio, perché il quarto posto (48 a 46) adesso è del Bologna. Il recupero di mercoledì con l’Inter spariglierà le carte sul piano del numero di turni disputati: per la classifica si vedrà, anche perché lo stesso Thiago Motta domenica e Lisbona il 6 marzo per l’ottavo d’andata di Europa League incombono.
Il blocco di Scalvini su Giroud a rimorchio di Hernandez cala il sipario sul primo giro di lancetta, ma suona anche come la prova generale di vantaggio del portoghese in tunnel su Holm e mandando proprio il palazzolese per le terre sul rimpallo. All’ottavo siamo già a tre conclusioni a zero col mancino francese ad alzare di seconda sugli sviluppi del primo tiro dalla bandierina di Florenzi. Scollinato il decimo Bennacer entra in ritardo sull’uscita di Carnesecchi evitando chissà come il giallo in linea con Adli, ma i bergamaschi sembrano essere da tutt’altra parte con la testa e le gambe. La sveglia la dà Ederson con inserimento dietro input di Ruggeri e scarico per De Roon: il sinistro dal limite del capitano ospite innesca il flipper di Gabbia per Holm, che non si fa perdonare il buco dello svantaggio tirando a favore di palmo aperto di Maignan, mentre De Ketelaere manca il pari in tap-in. Un 13 gettato alle ortiche tre volte in altrettanti secondi. Il fiammingo allunga di fronte la parabola di Miranchuk dall’angolo destro successivamente conquistato oltre il quarto d’ora, anche se si tratta di un appoggio sbagliato per un compagno che non esiste. Ancora peggio l’errore di Koopmeiners al 17′, quando Pulisic regala palla all’ex per il tocco all’indietro su cui il mancino dei Paesi Bassi si fa recuperare da Adli che gli devia ancora in corner una palla che andava scaraventata in porta da dentro l’area. Djimsiti prova addirittura il tacco su palla dentro di Ruggeri in seconda battuta, con l’esito che tutti possono immaginare.
In compenso dietro si balla e Loftus-Cheek manca la mira incrociando in ascensore il traversone di Florenzi al ventesimo. Loftus-Cheek allarga il gomito sull’arcata sopraccigliare destra di Kolasinac aprendoglielo in due, lo svedese ha il braccio incollato al tronco per opporsi a Leao (37′) e a Orsato basta il responso del check. Al quarantesimo Holm prende, o meglio viene lambito appena, da un calcione a gamba tesa da Giroud da tergo su angolo di Miranchuk e Orsato va a rivederlo: è rigore, l’esecuzione dello specialista, già doppietta nel quarto di Coppa Italia, è centrale ma spiazzante. Il romano basso a destra imbecca la girata aerea del centrattacco francese di casa, che su pressione dell’albanese s’abbassa alzando la mira. La prima chance nella ripresa è l’assolo di Loftus-Cheek a tiro del quarto d’ora per la prima parata di Carnesecchi, non certo chiamato al miracolo per bloccare a terra una convergenza molliccia. Ben più impegnativa la seconda per evitare il secondo svantaggio, per dire di no a Calabria, rientrato sul sinistro (16′) al culmine della combinazione dalla fascia a centro area Theo-Giroud-Bennacer. Adli-Leao-Loftus-Cheek, al 23′ è ancora il Diavolo a mordersi la coda da solo col piattone aperto verso il nulla. Come del resto la reazione e la contuinità della Dea, che scende giù dall’Olimpo quando lo zognese consente a Pulisic controllo e allungo di destro finito fortunatamente fuori dall’altra parta sul lancetto di Leao col piede debole. Siamo al settantestimo e Scamacca non l’ha ancora vista.
La mezzala-trequartista d’Albione continua a tenere sul pezzo il riminese tra i legni saggiandone la respinta centrale (32′). Inutile, invece, la prodezza a braccio teso e nervi d’acciaio su Leao a dieci dal novantesimo, perché c’è offside sull’imbeccata da lungi del terzini sinistro d’Oltralpe. Esornativa, dunque, pure la ciambella di fronte di Zappacosta sul tap-in di Giroud. A Scalvini (contusione; mercoledì a rischio?) rimane la spalla sinistra insaccata; a Scamacca l’attrezzo incollato al piede sul contropiede aperto Kolasinac (in anticipo su Calabria)-Lookman non rimane nemmeno per ipotesi: Gabbia rimonta.
Simone Fornoni