FK Sarajevo – Atalanta 0-8 (0-5)
FK SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic 5; Hebibovic 5,5, Dupovac 5, Mujakic 5, Pidro 5,5; Adukor 5,5, Rahmanovic 5,5 (30′ st Stanojevic sv); Sisic 6 (38′ st Tatar sv), Velkoski 5,5, Halilovic 5,5; Ahmetovic 6 (24′ st Handzic 5,5). A disp.: 13 Kovacevic, 22 Sofranac, 2 Hodzic, 19 Bekic. All.: Musemic 5.
ATALANTA (3-5-2): Berisha; Toloi (29′ st Castagne), Palomino, Masiello; Hateboer, Pessina, de Roon (10′ st Zapata), Freuler (36′ st Valzania), Gosens; Gomez, Barrow. A disp.: 95 Gollini, 23 Mancini, 17 D’Alessandro, 20 Tumminello. All.: Gasperini 7,5.
Arbitro: Attwell (Inghilterra; Smart-Cook, Friend) 6,5.
RETI: 4′ pt Palomino (A), 15′ pt Gomez (A), 18′ pt Masiello (A), 28′ pt Gomez (A), 39′ pt aut. Ahmetovic (A), 6′, 25′ e 41′ st Barrow (A).
Note: serata serena, spettatori 35 mila circa. Ammoniti Toloi, Hebibovic e Adukor per gioco scorretto. Corner 1-11, recupero 2′ e 0′.

Sarajevo – Un paio dal capitano, uno in più da un Musa da far girare la testa. Ed è subito record. Sette giorni a rimuginare sul doppio vantaggio a Reggio Emilia buttato alle ortiche, otto palloni nel rettangolo magico per dimenticarlo e scollinare oltre il secondo turno di qualificazione di Europa League. La creatura gasperiniana torna a fare l’Atalanta, ovvero una squadra irresistibile se annusa l’odore della serata epocale. E al FK Sarajevo, che è sembrata una squadra a dir tanto da Eccellenza, spetta farsi da parte prendendo un’imbarcata epica.
Basta l’avvio coi granata locali a superare la metà campo una volta di troppo a propiziare il vantaggio subitaneo dei nerazzurri, grazie alla lestezza di Palomino che insacca di testa sfruttando il rinvio ciccato da Velkoski dopo il palo colto da Gomez direttamente dalla bandierina. A tiro del quarto d’ora, assorbito lo spavento per la palla dentro di Sisic con Toloi a colpire l’attrezzo di cuoio in diagonale insieme al polpaccio di Ahmetovic (5′), ecco la palla recuperata di Gosens che innesca il contropiede buono per consentire al Papu di esplodere il collo di leggero esterno da più di 25 metri che si adagia a scendere sotto il sette. Un tris di cronometro e Mujakic svetta servendo involontariamente Barrow sul cross da destra dell’argentino a seguito di un altro angolo a favore: il gambiano fa la sponda di petto per Masiello che sorprende Pavlovic sul suo legno. Al 28′ l’argentino concede il bis personale, decentrato verso destra e vicino al limite dell’area, col portiere di casa a metterci il braccio con troppa incertezza. Undici giri di lancetta e tocca ancora al connazionale schierato da perno difensivo, che irrompe per la cinquina, ma prima che arrivi lui col sinistro sulla traiettoria del numero 10 dal corner mancino (come in occasione del rompighiaccio) c’è il tocco di Ahmetovic nella propria porta.
In avvio di ripresa, gloria assoluta anche per Barrow, che chiude il set (6′) da due passi freddando Pavlovic sul suo disimpegno sbagliato. Hebibovic (11′) impegna Berisha penetrando da destra e Gosens (20′) si vede chiudere sul primo legno dall’estremo difensore altrui. Poco importa, perché la new entry Zapata offre al gambiano da centro area il piattone mancino del settebello (25′). Al 28′ Pessina potrebbe salire sull’ottovolante, ma ci pensa ancora il gambiano, apparso più concreto che estroso: minuto 41′, Gosens la scodella, il colombiano devia di fronte, Mujakic di nuovo s’impappina e l’esterno destro del killer è in agguato. Tutto fantastico.
Simone Fornoni