L’Atalanta fa squadra con l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo per dare un calcio alle dipendenze, diffondendo tra le scuole e la popolazione il messaggi di uno stile di vita sano e soprattutto pronto a estendersi anche al di là della riga di gesso che delimita il campo da gioco. Una serie di iniziative congiunte a tutela della salute, specialmente contro il vizio del gioco, con i calciatori nel ruolo di testimonial. La firma è stata apposta stamani in un luogo simbolico come pochi: la nuovissima Accademia Favini del Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia.

Parola al padrone di casa della convenzione in essere da oggi: “Noi non facciamo solo formazione sportiva, ci occupiamo anche di educazione personale – l’esordio di Stefano Bonaccorso, responsabile dell’attività di base del club nerazzurro -. Il nostro è un contributo per il contrasto alla sedentarietà e alle ludopatie: partirà dalla formazione interna dei 520 tesserati del settore giovanile”.

Parola al contraente: “L’Atalanta è un partner fondamentale per la tutela del benessere. Non a caso abbiamo già un’intesa per la sicurezza dei lavoratori in occasione della ristrutturazione dello stadio di Bergamo – sottolinea Massimo Giupponi, direttore generale Ats Bergamo -. L’accordo quadro viaggia su tre linee di azione: diffusione di Moovin’ (app contapassi con gruppi e competizioni virtuali tra ‘camminatori’); progetto anche nelle scuole su uso consapevole dei social per promuovere stili di vita adeguati (lotta a fumo e dipendenze); prevenzione ed educazione alla salute sulle varie patologie”.

Presente alla firma anche l’assessore alla salute e al welfare di Regione Lombardia, Guido Gallera: “I simboli hanno una forza enorme, perché trasmettono messaggi forti in tema di prevenzione, e i calciatori al giorno d’oggi sono simboli universali. Le ludopatie sono una piaga sociale da combattere: un miracolo sportivo come l’Atalanta è un esempio per tutta la Lombardia e non solo”.

Tra gli intervenuti, Lara Magoni, assessore regionale al turismo: “Un segnale importante, da sportiva e atalantina, dato da un luogo intitolato alla memoria di un grande educatore come Mino Favini. Onorata per l’accordo, anche perché l’Atalanta è un veicolo di conoscenza di Bergamo nel mondo”. La collaborazione pubblico-privato è nelle corde del consigliere regionale Giovanni Malanchini: “Queste intese servono a mettere a sistema il partenariato fra gli enti locali e le realtà del territorio. Lo stile Atalanta significa fare aggregazione, sposandosi con le linee guide della Regione Lombardia sulla promozione della salute in ogni sua forma”. Un’esperienza condivisa dall’altro consigliere al tavolo, Paolo Franco: “Questa collaborazione è un volano per tutti gli accordi a tutela della salute e per i settori giovanili. Io ho all’attivo l’esperienza personale a Colzate”.