Musso 6.5: nulla può sul primo rigore di Piatek, ma risponde alla grande sul mancino a rientrare di Gonzalez nel momento di maggiore apprensione. Nella ripresa respinge il secondo penalty del polacco prima di capitolare sulla ribattuta dello stesso attaccante viola. A tempo scaduto viene gelato da Milenkovic.

Djimsiti 6: complessivamente viaggia sempre sulla linea della sufficienza. Gara senza macchie.

Demiral 6.5: ingaggia un duello d’altri tempi contro Piatek limitando il potenziale del terminale offensivo polacco, decisivo però dagli undici metri. Non molla mai.

Palomino 5.5: primo segmento di gara decisamente negativo, condito da errori e distrazioni. Un risentimento di natura fisica chiude la sua serata prima dell’intervallo (36′ Koopmeiners 5.5: si cala subito in partita infondendo ordine e qualità, ma l’entrata scomposta in area ai danni di Maleh pesa come un macigno)

Hateboer 6: spinta a corrente alternata sul binario di destra. 

de Roon 6: provoca, suo malgrado, il rigore realizzato da Piatek. Fa meglio abbassato nei tre dietro ma non basta.

Freuler 6: ha sempre in mano le redini del centrocampo nerazzurro pur senza effetti speciali. Avvia l’azione che porta al gol di Zappacosta.

Zappacosta 7: riporta l’Atalanta in superficie estraendo dal cilindro un destro di rara bellezza che si insacca all’incrocio dei pali. Una perla a coronamento dell’ennesima prestazione di grande solidità. Nel pacchetto anche una traversa clamorosa nel finale di gara prima della beffa.

Malinovskyi 6.5: mette in archivio una prova intrisa di dinamismo tra le linee. Orchestra diverse trame di marca nerazzurra (73′ Muriel 6: provoca subito il rosso di Martinez Quarta con uno strappo dei suoi. Poteva rappresentare l’arma in più in vista dei supplementari, ma il lampo di Milenkovic smonta i piani)

Boga 7: debutto da titolare con la maglia nerazzurra e copione puntualmente rispettato: corre, strappa e ondeggia sulla sinistra, centrando un palo clamoroso, prima di firmare il suo primo goal – seppur illusorio – al Gewiss Stadium.

Pasalic 5.5: schierato nell’inedito ruolo di falso nove, fatica a trovare le giuste coordinate (73′ Pessina sv)

Michael Di Chiaro