Fabrizio Carcano

Finalmente la Dea. Finalmente il calcio giocato. Con il solo rammarico degli spalti vuoti. L’Atalanta si prepara a tornare in campo, domenica sera alle 19,30 contro il Sassuolo. Non sarà solo una partita di serie A, non potrà a esserlo dopo quello che è successo tra febbraio e aprile.
E non lo sarà nemmeno per i giocatori nerazzurri.

Come ha tenuto a sottolineare Gian Piero Gasperini, presentando il match ai canali ufficiali web nerazzurri.

“La dimensione di quello che è successo a Bergamo è difficile da rimediare con un’impresa sportiva, ma cercheremo lo stesso di riportare il sorriso a una città e a una terra che ne hanno bisogno. Il virus ha cambiato completamente la nostra vita. La situazione è molto diversa e strana, nuova un po’ per tutti. Però può essere l’inizio di un ritorno alla normalità o quasi, anche se le cose cambieranno di molto. Anche il calcio riparte, c’è tanta attesa e voglia di vedere le partite? Speriamo anche noi di poter dare un contributo, da parte nostra”.

L’unico rammarico saranno gli spalti vuoti, a Bergamo e negli altri impianti italiani.

“I tifosi sono una componente fondamentale, spesso il pubblico è lo spettacolo più bello. Giocarci senza non è facile per nessuno. Per adesso ci seguiranno in televisione, però li sentiamo particolarmente vicini. Noi abbiamo il compito di fare risultato a tutti i costi, di ridare un po’ di soddisfazione. Spero che presto possano tornare tutti quanti sugli spalti. L’augurio è che possano tornare presto allo stadio e sugli spalti”, è l’auspicio del Gasp.