L’Atalanta è la più bella realtà italiana: finale di Europa League, podio in campionato e ricavi

È una stagione strepitosa quella che sta portando a termine l’Atalanta di Gianpiero Gasperini. Alla vigilia nessuno ci avrebbe scommesso, ma ciò che sta facendo la Dea va oltre ogni più rosea previsione – sia a livello di risultati che di prestazioni, e di conseguenza anche di guadagni economici.

A maggio inoltrato, il club nerazzurro è arrivato in fondo a ben 3 competizioni, togliendosi soddisfazioni immense. Settimana scorsa l’Atalanta ha giocato la finale di Coppa Italia contro la Juventus, e pazienza se le cose non sono andate come sperato: i bianconeri hanno avuto la meglio per 1-0, ma il secondo posto dimostra ancora una volta la bontà del lavoro svolto in questi anni dalla Dea. E inoltre, il traguardo raggiunto porta in dote una bella notizia all’Atalanta – sia in termini di campo che economici: nel gennaio del 2025, parteciperà alla Final Four di Supercoppa Italiana. Ciò significa un nuovo trofeo in palio e nuovi significativi incassi.

Quella però non è l’unica finale della stagione raggiunta dall’Atalanta. Quella col Bayer è ancora più importante, visto che rappresenta la prima europea nella storia del club nerazzurro. La squadra di Bergamo affronta infatti il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso a Dublino: è la finale di Europa League. Vincere questa coppa ha un peso incredibile nella storia del club, senza parlare poi dell’incasso.

Infine, rimane ancora in ballo il discorso podio in Serie A. L’Atalanta si trova infatti al momento al 5^ posto dietro a Bologna e Juventus, ma può ancora arrivare 3^ visto che le rimangono 2 partite da giocare. A livello economico, chiudere il massimo campionato italiano sul gradino più basso del podio dietro solo ad Inter e Milan sarebbe un ulteriore guadagno per la società.

Atalanta, gli obiettivi stagionali di Gasperini

Come anticipato sopra, l’Atalanta gioca quella che probabilmente è la partita più importante di tutta la sua storia. Alla Dublin Arena, la Dea affronta il grande Bayer Leverkusen di Xabi Alonso – squadra tedesca neocampione di Germania e mai sconfitta quest’anno in nessuna competizione, né nazionale né internazionale.

Sulla carta, le due squadre si equivalgono – come dimostrano anche quote e pronostici dei molteplici siti di scommesse calcistiche online che propongono bonus invita un amico. Questo perché il Bayer Leverkusen è la formazione rivelazione di questa stagione europea, ma l’Atalanta ha un animo in grado di giocarsi queste partite senza paura. Di fatti, la Dea viene da un doppio turno strepitoso: ai quarti di finale la squadra di Gasperini ha eliminato con pieno merito il favoritissimo Liverpool di Klopp al suo canto del cigno, mentre in semifinale ha avuto la meglio agevolmente sul Marsiglia. Si preannuncia una partita emozionante e ricca di colpi di scena, che potrebbe anche non finire con i soli tempi regolamentari.

Parallelamente, la Dea porta avanti anche il discorso campionato. Ciò che è certo all’alba della 38^ giornata di Serie A è che l’anno prossimo l’Atalanta giocherà sicuramente in Champions League; al di là di cosa accadrà questa sera – visto che chi vince l’Europa League ottiene di diritto il pass per giocare la prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie – i nerazzurri hanno già strappato la qualificazione di diritto tramite la propria posizione in campionato.

In questa stagione infatti, grazie ai successi delle formazioni italiane nelle competizioni Uefa, saranno ben 5 le squadre della Serie A che giocheranno la prossima Champions League. E l’Atalanta rientra fra queste. Al momento la squadra di Gasperini è certa quantomeno del 5^ posto in classifica a quota 66 punti, a -2 da Bologna e Juventus appaiate al 3^ posto. I rossoblu saranno di scena a Genova nel weekend e i bianconeri in casa contro il Monza, mentre i bergamaschi ospiteranno il Torino; a questo si aggiunge però l’ultima partita di campionato, il recupero tra Atalanta e Fiorentina. Ciò significa che la Dea, avendo a disposizione una gara da giocare in più, vincendo entrambe le partite potrebbe magicamente ritrovarsi al 3^ posto in classifica – indipendentemente dai risultati di Bologna e Juventus.

L’oro dell’Atalanta: i guadagni da Europa League, podio in Serie A, plusvalenze e settore giovanile

Questa grande Atalanta non smette più di stupire, ma è chiaro come gli ottimi risultati così in crescita per una squadra di provincia siano frutto di una programmazione accurata e di un progetto ambizioso. D’altronde, le spese per rimanere ad alti livelli sono tante e le casse societarie hanno bisogno di flussi di entrata costanti e diversificati.

Una grande parte dei guadagni deriva ovviamente dai risultati, sia in Europa che in Italia. Basti pensare che l’Europa League giocata fin qui ha portato in dote – tra bonus di partecipazione, ranking Uefa e premi per i risultati – la bellezza di 27,1 milioni di euro, che potrebbero diventare 31 qualora la Dea vincesse questa sera contro il Bayer Leverkusen. E questa cifra non può che crescere, visto che la prossima stagione l’Atalanta giocherà sicuramente la massima competizione europea per importanza – dove proporzionalmente i guadagni sono maggiori.

In tutto ciò, una grossa parte degli introiti di questa meraviglioso meccanismo arriva dal calciomercato – in particolare dalle plusvalenze dei giocatori. In questo da anni infatti l’Atalanta è maestra: vendere ad una cifra molto superiore rispetto al valore d’acquisto di quello stesso calciatore. Basti pensare che quest’anno la Dea ha chiuso con quasi 67 milioni di euro di sole plusvalenze, record dietro solo ai 68,5 milioni registrati al 31 dicembre 2020. A partire dal 2010 quindi, la cifra complessiva incassata dalla presidenza Percassi con le sole plusvalenze di calciomercato supera quota mezzo miliardo – per l’esattezza 504 milioni di euro, per una media di quasi 34 milioni a singolo esercizio.

Fiore all’occhiello di questa società è infine il settore giovanile, da sempre uno dei più redditizi al mondo. L’Atalanta vanta infatti la 10^ posizione al mondo – 1^ italiana davanti a Inter e Roma – per ricavi da trasferimenti di giocatori del vivaio. Negli ultimi anni infatti, la squadra bergamasca ha ottenuto la bellezza di 250 milioni di euro dalla vendita di soli giocatori (34) che hanno militato nel settore giovanile. Perché l’oro della Dea nasce in casa.