Atalanta – Cagliari 0-2 (0-1)
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6,5; Toloi 6, Djimsiti 6, Palomino 5,5; Castagne 6, Freuler 6, Pasalic 5,5, Gosens 5 (1′ st Hateboer 6); Gomez 5,5 (1′ st Malinovskyi 6,5); Ilicic 3, Muriel 5,5 (33′ st Barrow 6). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 4 Kjaer, 5 Masiello, 41 Ibañez, 13 Arana, 79 Traore. All.: Gasperini 5,5.
CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen 6; Cacciatore 7, Pisacane 6,5, Klavan 6,5, Lykogiannis 7; Castro 6,5 (43′ st Ionita sv), Oliva 7, Rog 6,5 (26′ st Nandez ); Nainggolan 6,5; João Pedro 6,5, Simeone 7 (39′ st Cerri sv). A disp.: 1 Rafael, 20 Aresti, 40 Walukiewicz, 2 Pinna, 3 Mattiello, 24 Faragò, 8 Cigarini, 27 Deiola, 26 Ragatzu. All.: Maran 7.
Arbitro: Abisso di Palermo 6 (Colarossi di Roma 2, Di Iorio di Verbano-Cusio-Ossola; IV Rapuano di Rimini. Var Orsato di Schio, Avar Di Paolo di Avezzano).
RETI: 32′ pt aut. Pasalic (C), 13′ st Oliva (C).
Note: primo pomeriggio piovoso con terreno leggermente allentato, spettatori 18.617 di cui 2.069 paganti (incasso 58.090 euro) e 16.548 abbonati (quota partita 343.987,95 euro). Ammoniti Rog, Lykogiannis, Oliva e Malinovskyi per gioco scorretto, Toloi per proteste. Espulso Ilicic al 39′ pt per fallo di reazione (gioco violento). Occasioni 10-8, nello specchio 3-4, legni 1-0. Var: 3. Corner 13-2, recupero 1′ e 3′.

Bergamo – Col Cagliari arriva la seconda sconfitta in casa, la prima a Bergamo (col Torino, alla seconda giornata, si giocava a Parma), e anche l’aggancio in classifica della squadra di Maran a quota 21 punti al quarto posto. Una prestazione incolore dell’Atalanta fino all’espulsione del nervoso Ilicic e inutilmente generosa nella ripresa, quando i sardi hanno agevolmente trovato il colpo del ko in superiorità numerica. Ora non resta che riaprire il discorso nel girone C di Champions, mercoledì prossimo col Manchester City a San Siro: in campionato c’è modo e tempo per rimediare.
Al 3′ Simeone dà la sveglia alla partita impegnando Gollini alla difesa in tuffo del palo di competenza dopo lo scatto in sospetto fuorigioco sul lancio di Oliva, a cronometro raddoppiato è invece Nainggolan a calciare al volo sulla spizzata all’indietro di Joao Pedro trovando la deviazione di Palomino. Sul corner successivo di Lykogiannis da sinistra il Cholito fa da torre nel vuoto, poco dopo Klavan gira altissimo di sinistro su appoggio del Ninja. Nerazzurri senza varchi, anche se non mancano sprazzi tipo il tacco di Freuler al 16′ a liberare Muriel, che va però a sbattere sul muro difensivo ospite. La punizione del belga dei sardi al 19′ dalla trequarti è una telefonata che forse voleva essere lo spunto per un compagno, mentre un poker cronometrico più tardi per poco Rog non pesca il jolly in asse col brasiliano e Castro: davanti al portiere dei bergamaschi c’è lo stinco di Djimsiti a salvare capra e cavoli. Primissima chance di casa al 27′, quando Pasalic prende il fondo e da sinistra crossa per la svettata che rimane in canna a Ilicic: ci arriva Castagne, diagonale di controbalzo largo. Un alleggerimento errato dello stesso vallone (29′) libera al tiro dalla lunga ancora Nainggolan, che alza la mira. Ma Casteddu ha una tigna e una capacità di manovra invidiabili: al 31′ tocca a Freuler stoppare Pedro, servito da Cacciatore.
Gli altri passano comunque: calcio franco di Lykogiannis dalla destra, Cacciatore la arpiona di tacco, la sfera sibila vicino a Palomino e viene toccata in porta da Pasalic per il classico autogollonzo. Ci si mette la sfortuna anche davanti, al 38′, quando Gomez scambia con Muriel e dalla lunetta lascia partire la botta che incoccia la traversa e la testa di Olsen: angolo. Incredibile la stupidata di Ilicic, che lascia i suoi in dieci al 39′ per un calcetto al polpaccio di Lykogiannis dopo un contrasto sulla riga laterale destra poco oltre il centrocampo. A tiro dell’intervallo Simeone sgancia la botta dal limite sul disimpegno corto di Pasalic mancano il mirino di un amen. Si rientra dal tunnel con Hateboer (Castagne vira a mancina) e Malinosvkyi al posto di Gosens e Gome: al 3′ i due combinano dalla destra, la bordata dell’ucraino finisce in curva. Dieci minuti e secondo patatrac, con Oliva a guidare il contropiede e a chiuderlo col raddoppio nell’angolo alla destra del Gollo sul passaggio di ritorno di Simeone, grazie anche al velo di Joao Pedro. Al quarto d’ora la Dea potrebbe riaprirla: Castagne da sinistra, colpo di testa di Muriel deviato da Klavan e ciabattata di Hateboer che non centra lo specchio (qualcuno lamenta un mani di Lykogiannis). Al 24′ di nuovo l’ex Genk, zuccata del Ronaldito fuori; nemmeno 50 secondi e stesso esito per il radente di Malinovskyi da posizione centrale. Entra Barrow per Muriel e dopo 3 corsette cronometriche in asse con Hateboer e Freuler si gira ottenendo un angolo per poi colpire di testa in modo lemme. Quindi il tiro-cross di Pasalic (37′) smanacciato da Olsen, la zampata di Nandez (velo del Cholito, assist di Pedro) sul piedone di Gollini, la stoccata di Malinovskyi (42′) dopo un batti e ribatti: Olsen vola a staccarla dall’incrocio.      Si.Fo.