Colonia, RheinEnergieStadion, sabato 9 agosto – ore 15.30
1.Fußball-Club Köln – Atalanta 4-0 (2-0)
COLONIA (3-4-2-1): Schwabe sv; Schmied 6,5 (34’ st Heintz sv), Hubers 6,5, Krauß 7 (18’ st Paçarada 6); Sebulonsen 7 (34’ st Gazibegovic sv), Johannesson 7 (34’ st Huseinbasic sv), Martel 6 (34’ st Kainz sv), Lund 7 (18’ st Maina 6,5); Thielmann 8,5 (18’ st Ache 6), Kaminski 8 (34′ st El Mala 6); Bulter (cap.) 6,5 (18’ st Waldschmidt 7). A disp.: 20 Zieler, 44 Kobbing. All.: Lukas Kwasniok 8.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 5,5; Djimsiti 5,5 (36’ st Kossounou sv), Hien 5,5, Scalvini 5,5; Bellanova 6, Ederson 5, De Roon (cap.) 5,5 (36’ st Brescianini sv), Zappacosta 5,5 (11’ st Palestra 5,5); De Ketelaere 5,5 (36’ st Samardzic sv), Maldini 5 (36’ st K. Sulemana sv); Pasalic 5 (36’ st Scamacca sv). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello; 22 Godfrey, 49 Del Lungo, 69 Ahanor, 6 I. Sulemana, 43 Giovane, 47 Bernasconi. All.: Ivan Juric 5.
Arbitro: Braun 6,5 (Bandurski, Jolk).
RETI: 26’ pt Thielmann (C), 32’ pt Kaminski (C ), 13’ st Thielmann (C ), 21’ st rig. Waldschmidt (C ).
Note: pomeriggio caldo e soleggiato, spettatori 39 mila di cui 700 atalantini nel settore ospiti. Ammoniti Zappacosta e Schmied, per gioco scorretto . Cooling break 23’ pt,  22’ st. Tiri totali 15-1, nello specchio 5-0, parati 1-0, respinti/deviati 6-0, legni 2-0. Corner 7-3, recupero 2’ e 2’ .

Colonia – Il Colonia cala il poker su un’Atalanta irriconoscibile che torna a Bergamo leccandosi le ferite. Sostituzioni ritardate e ritardo costante anche sulle seconde palle hanno cucinato una ricetta indigestissima a Ivan Juric, cui evidentemente interessava testare l’autonomia nelle gambe dei suoi titolari in attesa di aggiungere al quadretto il centravanti-bis (Mateta del Crystal Palace o Muniz del Fulham) e l’esterno mancino (Diego Moreira dello Strasburgo). Domenica mattina alle 10.30 a Zingonia, a porte chiuse, ospite l’Opatija-Abbazia, serie B croata. Prima dei punti in palio ci sarà soltanto il Trofeo Bortolotti all’indomani di Ferragosto ospitando la Juventus.

Una sfida cominciata male, sulle gambe, e conclusa peggio, senza la capacità anche fisica di reagire. Schmied prende subito l’incrocio pieno poco oltre il secondo minuto svettando sul secondo corner dei suoi da destra. Due uscite difettose di Carnesecchi, sugli sviluppi dello schema di Johannesson all’ottavo, innescano il contro-cross dal fondo di Hubers sul quale Bellanova firma l’auto-traversa da calcio d’angolo, mandato a vuoto dallo svarione del suo portiere. I nerazzurri non riescono a uscire né a sviluppare trame, finendo per subire anche il gioco tra i quarti di casa con Zappacosta a stoppare Sebulonsen a ridosso del quarto d’ora. A combinare qualcosa o quantomeno a provarci, scollinato il ventesimo, la catena di destra di Juric con Krauss costretto a chiudere la linea di fondo a De Ketelaere per il primo angolo di Bellanova, peraltro calciato corto. Non manca però molto allo svantaggio: è il 26’ quando Ederson appoggia all’indietro nel nulla favorendo l’imbeccata di Kaminski per l’accentrato Thielmann, bravo a fare secco De Roon in controsterzata per il diagonale imprendibile. 

Alla mezzora scarsa, il rischio di bis, quando Bulter si allarga a mancina per controllo e destro chiuso non benissimo di Martel. E stavolta il brasiliano salta senza neppure sfiorarla. Il pericolo si concretizza in realtà quando il portiere Schwabe rinvia, Lund sovrasta Bellanova e l’assistman dell’uno zero, ricevuto da sinistra da Sebulosen, ne premia il passaggio di ritorno girando di piatto destro nell’angolino lontano. A una decina dall’intervallo, è Hien a sventare il possibile tris e la doppietta dell’autore del 2-0, penetrato nel corridoio sciaguratamente aperto da Pasalic col retropassaggio e non chiuso dal capitano atalantino. Al 42’ lo evita Carnesecchi, allungandosi sul terzo tempo di Lund accarezzato dall’estrema destra da Sebulonsen. 

Il primo tiro in porta bergamasco è di Bellanova, sull’esterno alto della rete, al 3’ della ripresa, imbeccato lungo da Ederson. Un settebello cronometrico più tardi, la ciccata di piede dell’estremo ospite con Sebulonsen a non trovare Kaminski pronto alla deviazione sottoporta. Al 13’ Krauss lancia lunghissimo per il taglio verso sinistra di Thielmann che finta l’ultimo e unico ostacolo, a difesa scavalcata, e deposita di prepotenza a mezz’altezza senza nemmeno angolare. Il nuovo entrato Waldschmidt spiazza di sinistro il portiere nerazzurro dal dischetto dopo aver subito la carica di Ederson sull’asse destro.centra Sebulonsen-Kaminski. Al 28’ Hien devia in corner la discesa di Maina, idem Salvini su El Mala dopo l’unica girandola di cambi dei suoi. SF