Gollini 7: nega il raddoppio a Veretout e il sorpasso a Benassi. Che portiere: poco impegnato ma sempre sul pezzo.

Masiello 7: non ha il tempismo per stringere su Muriel, poi il Gasp lo fa scalare a sinistra e lì alza la muraglia.

Djimsiti 6,5: conferma la difficoltà a intercettare i palloni lanciati in lungolinea contro punte veloci di pensiero e di gambe. Meglio sul centrodestra, dove si concede il lusso di avanzare palla al piede.

Palomino 6,5: gli tocca qualche diagonale affannosa, perché i compagni di reparto allo start paiono in bambola, quindi viene spostato a presidio della navata e lì riconferma il suo magistero.

Castagne 6,5: avvio timido e impreciso, prosieguo arrembante e un paio di buone chiusure. Quanti angoli s’è guadagnato?

de Roon 7: dopo la fifa blu iniziale comincia a spazzarla via in ogni zona del campo per spezzare il ritmo degli ospiti, producendosi in una diagonale risolutiva su Chiesa appena dopo il rientro dal tunnel.

Freuler 6: la zolla di Gerson, l’incipit dell’azione dello svantaggio, sarebbe la sua. Ha problemi di equilibrio, che scompaiono sul breve periodo senza comunque consentirgli di elevarsi al di sopra della sufficienza nelle due fasi (13′ st Pasalic 6,5: subito un sinistrone, ma è a metà del guado che dà il meglio di sé confermandosi un interno di valore pure in ripiegamento).

Gosens 6,5: ci prova prendendo l’ascensore, anche se il mirino non è proprio da bomber. Fa impazzire Mirallas, che tiene botta ma perde il duello (47′ st Pessina sv).

Gomez 7: bravo a prendere di mira l’autore del fallo spostandosi verso destra per l’inserimento, metà del pari è merito suo. Ci prova in prima persona trovando l’alt di Lafont. Appena più faticoso il compito di incollarsi sul portatore di palla Veretout, e lì per un po’ la mediana non gli viene in soccorso. Mettere la freccia sul batti e ribatti a metà ripresa, quando cerca i guantoni incerti dell’estremo baluardo nemico.

Ilicic 7,5: s’illumina d’immenso pescando il taglio del Papu quasi a occhi chiusi, ed è subito luce per una Dea fin lì nelle tenebre. Alle soglie dell’intervallo spreca un’azione corale tirando ai dirigibili. Apre il gioco facendogli respirare aria d’alta quota. Esce stremato toccandosi il ginocchio (40′ st Mancini sv).

Zapata 6,5: lavora di gomito e di gamba, appoggiando l’azione anziché aspettare palloni dal cielo. Ceccherini gli chiude la porta e nel finale incespica dopo aver evitato Pezzella, ma a lui importa mettersi al servizio della causa.

All. Gasperini 7: capace di prendersi le sue responsabilità sacrificando l’azzurro Mancini per un Djimsiti con qualche colpetta sul gol, è però anche risoluto nell’ordinare l’inversione dei ruoli dietro pressoché subitanea. Impeccabile la gestione dei cambi.

Simone Fornoni