Musso 8: graziato dal palo sul tentativo di André Silva, si ripete con un prodigio sul rigore dello stesso attaccante portoghese volando anche sul seguente colpo di testa. A beffarlo, però, è la clamorosa autorete di Zappacosta pochi secondi più tardi. Nel finale ringrazia la traversa sul colpo di testa a botta sicura di Szoboszlai, esibendosi poi in una grande parata sempre sull’ungherese.

Hateboer 6: fa il suo sulla destra, senza effetti speciali ma con una discreta dose di concretezza.

Demiral 7: macchia l’ennesima serata da gigante sgambettando Nkunku in area e provocando il rigore poi sventato da Musso. Unica ombra nel complesso di una prova di altissimo livello nella quale sfiora anche il goal di testa.

Palomino 7: partenza da incubo con il giallo sul groppone dopo una manciata di minuti seguito da un altro rischio enorme su Nkunku. Con il passare dei minuti, però, prende le misure e risale la china con grande personalità.

Zappacosta 5: mette in moto Muriel in occasione del vantaggio, ma si rende protagonista dell’incredibile autogol che beffa Musso (44’st Pezzella sv)

De Roon 6.5: per una Dea sempre votata all’attacco, l’olandese è l’uomo chiamato a cucire gioco e reparti. Schermo.

Freuler 6.5: risorsa dal valore inestimabile per il centrocampo nerazzurro. Non tradisce nemmeno sul palcoscenico della Red Bull Arena prima di arrendersi per noie muscolari (22’st Miranchuk 6: non cambia lo spartito nel segmento finale di partita)

Koopmeiners 7: picco di forma e di maturità. Perno ormai insostituibile per Gasperini: sfiora il nuovo vantaggio timbrando il secondo palo atalantino di giornata.

Pessina 5.5: viaggia a corrente decisamente alternata. In ombra (15’st Scalvini 6: in campo da una manciata di secondi si ritrova la palla del 2-1 sul destro: sciupa tutto calciando in curva. Si destreggia bene da interprete di centrocampo)

Pasalic 6: si accende dopo un avvio in sordina colpendo un palo da posizione quasi impossibile. Unico sussulto all’interno di un diagramma abbastanza piatto (15’st Boga 6: Gasperini gli concede la mezz’ora finale per provare a sparigliare le carte: obiettivo non centrato)

Muriel 7.5: spacca la partita con una gemma di rara bellezza: punta l’area dalla sinistra, serpentina in mezzo a tre uomini e bolide all’incrocio dei pali. Poco dopo sfiora il bis con un’altra fiammata delle sue (15’st Zapata 6: ritrova il campo dopo una lunga assenza mettendo a referto un piazzato parato da Gulacsi e tante sportellate con i centrali tedeschi).

Michael Di Chiaro