Sportiello 6: non può nulla sul prodigio balistico di Scholz. Mai seriamente impegnato nel corso del match, eccezion fatta per l’uscita spericolata del minuto 64 ma Kaba lo grazia colpendo una traversa clamorosa

Djimsiti 6.5: miracoloso in apertura sul tentativo a rete di Dreyer, poi perde il contatto con Kaba che arma la sassata all’incrocio di Scholz. Nel complesso viaggia abbondantemente sopra la sufficienza.

Romero 8: al quarto d’ora sale al piano superiore in area di rigore e fa le prove generali per il capolavoro del 79′ che può pesare come un macigno in ottica qualificazione. Una torsione da attaccante di razza che spedisce la Dea ad Amsterdam con due risultati su tre a disposizione. Profeta.

Palomino 6: di minacce vere e proprie ne transitano ben poche dalle sue parti. Vigila con sicurezza (22’st Toloi 6: dentro con l’Atalanta sotto per portare un uomo in più in fase di costruzione)

Hateboer 6.5: sulla fascia di destra non replica il dominio inscenato nella gara di andata ma ha il merito di pennellare il pallone del pareggio per la testa di Romero

Pessina 6.5: è suo il mancino largo alla mezz’ora, prologo di una gara giocata su buoni ritmi. Ha il passo e la lettura ideali per rendersi sempre pericoloso in fase di inserimento

Freuler 5.5: tanto lavoro sporco, alla Freuler insomma. Sbaglia però il disimpegno in occasione del vantaggio danese (22’st de Roon 6: nella mischia per dare equilibrio nel segmento finale votato all’attacco)

Gosens 5.5: polveri bagnate sulla corsia di sinistra. Imbeccato da Zapata nel secondo tempo calcia in orbita. Appannato

Gomez 6: bravo, come al solito, a muoversi e a dettare i tempi nella zona di rifinitura. Un paio d’imbucate per Zapata non sfruttate dal compagno, poi la sua gara si chiude all’intervallo (1’st Ilicic 5.5: traccheggia sul centro destra senza mai pungere. Evanescente)

Muriel 5.5: l’approccio alla gara fa ben sperare con il cioccolatino non sfruttato da Zapata, poi si nasconde quando le cose si complicano (22’st Diallo 6.5: impatto violento sul match: impegna per due volte Hansen nel giro di un paio di minuti ma soprattutto rianima una fase offensiva fino a quel momento completamente anestetizzata)

Zapata 4.5: l’occasione divorata in avvio è il primo segnale di una serata complicatissima. Ha subito l’occasione per riscattarsi, su imbeccata del Papu, ma calcia debolmente tra i guantoni di Hansen. Stesso copione al 41′, a cui seguono una sequela di errori non da lui.

Michael Di Chiaro