Bergamo – Un’altra virata per approdare nel mare della tranquillità. Battere il Cagliari per aspirare ad un futuro sereno, del resto è da ottobre (9 punti con le vittorie su Udinese, Chievo e Lazio) che l’Atalanta non dà segnali di continuità. Troppi alti e bassi che hanno provocato dubbi, incertezze e frustrazioni attorno alla squadra. Probabilmente questo è il destino dell’Atalanta 2013-2014 ma potrebbe essere l’occasione della svolta in vista di un girone di ritorno che propone tutte le pericolanti in arrivo al Comunale. Il successo sul Catania ha rasserenato l’ambiente nerazzurro che fino all’inizio del secondo tempo era alquanto depresso ed in preda ad incubi seriali. Poi, quasi d’improvviso, il risveglio di Bonaventura e la ritrovata verve di Maxi Moralez sono stati da sprone a tutti gli altri ed è arrivato una meritata seppur sofferta vittoria. Terminare il girone d’andata con 21 punti significa stilare un bilancio positivo e rassicurante. Perché se gli atalantini accumulano altrettanti punti nel ritorno la salvezza è assicurata. Attualmente sono sette le formazioni nell’ambito di quattro punti (dai 24 della Lazio ai 20 dell’Udinese) davanti alle cinque assestate sull’orlo della retrocessione. In attesa di capire come saranno le squadre al termine del calcio mercato di gennaio. Ecco perché è decisivo sfruttare le occasioni favorevole. E il confronto col Cagliari capita a proposito. Infatti i rossoblu stanno attraversando un periodo di involuzione. Cellino ha messo fuori rosa il bergamasco Agazzi, in scadenza di contratto, e ha tesserato il portiere Adan, svincolatosi dal Real Madrid, protagonista di una partita disastrosa domenica con la Juventus. Prima ancora di cominciare è stato ceduto Nainggolan senza, per ora, trovare un adeguato sostituto e non sarà facile mentre Astori è nel mirino del Manchester United. Non bastasse, Lopez presenta una formazione orfana di Pinilla e con Ibarbo ancora convalescente. E poi a suffragare il periodo no dei sardi lo score delle nove trasferte: zero vittorie, cinque pari e quattro sconfitte, quattro gol realizzati e undici subite. Dunque un andamento niente affatto irresistibile. Ecco perché all’Atalanta non mancano le possibilità di approfittarne. A rendere il clan nerazzurro gasato, la bella prestazione in Coppa Italia dell’Atalanta due che sembra aver convinto Colantuono della bontà tecnica e tattica di alcuni cosiddetti rincalzi. A parte Baselli che non era una novità, su tutti Kone e De Luca che oggi, almeno uno dei due, potrebbero rubare il posto a Brienza. Per quanto riguarda il resto della formazione verrà confermato Sportiello mentre dovrebbero rientrare Raimondi e Carmona, gli altri tutti presenti. Torno per un momento sul gol del 2-1 del Napoli. Quella regola, tra le tante, del fuorigioco è sciagurata ma è in vigore e deve essere applicata. L’arbitro De Marco e, soprattutto, l’assistente Barbirati erano nel giusto. Totalmente “ignoranti” Del Grosso e Yepes. Ha ragione Renzo Ulivieri: “Bisognerebbe che chi fa questo mestiere studiasse le regole. Allenatori, giocatori e giornalisti”.
Giacomo Mayer