Per restare a Bergamo ne ha chiesti cinque di assoluto valore, due centrocampisti forti forti e tre alternative là davanti per far rifiatare i tre mostri del pallone che ha in rosa, il Papu, Zapata e Ilicic. Da ieri radio mercato insiste che il nostro Gasp ha il primo nome della lista dei suoi desideri, il naturale sostituto del bomber colombiano, un centravanti giovane ed esplosivo su cui c’era mezza Europa, soprattutto il Milan, ma che avrebbe scelto la maglia della Dea. Parliamo di Victor Osimhen, nigeriano, vent’anni compiuti lo scorso ventinove dicembre, autore di un’annata strepitosa con la casacca del Charleroi, sedici reti in trentadue presenze nel massimo campionato belga. Gli addetti ai lavori parlano di una trattativa ormai chiusa, con il promettente attaccante che arriverebbe a Zingonia per una cifra vicina ai quindici milioni di euro.

Detto che Pasalic resterà qui anche nella prossima stagione, che Petagna, invece, non tornerà, e che i vertici nerazzurri hanno fatto due sondaggi con Milan e Inter per avere altrettanti calciatori molto amati dalla piazza, Bonaventura e Gagliardini, ma siamo solo ai preliminari, i centrocampisti spesso associati alla banda Gasperini sono Manuel Lazzari, esterno destro, venticinque anni, di proprietà della Spal, che ha però il limite di finalizzare pochissimo, e Mohamed Fares, mancino ventitreenne cresciuto in modo esponenziale alla corte di mister Semplici, un ottimo colpo perché anche in grado di trovare la via della rete.

Il sale nella coda quando torniamo al reparto offensivo, concentrandoci sui leoni che il Gasp ha chiesto a Percassi nel famoso caffè mattutino. Detto che Inglese non è un obiettivo perché Zapata non è sul mercato a meno di un’offerta sui sessanta milioni, i nomi che il tecnico di Grugliasco ha fatto al suo presidente sono qualcosa di esaltante. Gli obiettivi? Una è una vecchia conoscenza del mister, Stephan El Shaarawy, ventisette anni, che Gasperini aggregò alla prima squadra, a Genova, nell’ormai lontano 2009, esterno fortissimo, velocità, piedi buoni, grandi colpi, l’altro è Luis Muriel, 28 anni, talento cristallino, reduce da sei mesi molto positivi a Firenze, di proprietà del Siviglia, seconda punta che farebbe divertire tutta la Bergamo nerazzurra.

Matteo Bonfanti