Atalanta – Juventus 0-0
ATALANTA (3-4-2-1): Musso 7; Toloi (cap.) 6, Djimsiti 6,5, Scalvini 6 (20′ st Kolasinac 6); Zappacosta 6,5 (37′ st Holm sv), De Roon 7, Ederson 7, Ruggeri 6,5 (41′ st Bakker 6); Lookman 5,5 (20′ st Muriel 6,5), Koopmeiners 6,5; De Ketelaere 6 (37′ st Pasalic sv). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi; 6 Palomino, 21 Zortea, 33 Hateboer, 25 Adopo, 59 Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny 6; Gatti 7, Bremer 6 (39′ st Rugani sv), Danilo (cap.) 6,5; McKennie 5,5 (39′ st Weah sv), Fagioli 6,5 (23′ st Miretti 6), Locatelli 6, Rabiot 6, Cambiaso (23′ st Kostic 6); Chiesa 6,5, Kean 5,5 (30′ st Yildiz sv). A disp.: 23 Pinsoglio, 36 Perin; 13 Huijsen, 41 Nicolussi Caviglia, 17 Iling-Junior, 40 Mancini. All.: Massimiliano Allegri 6.
Arbitro: Chiffi di Padova 6,5 (Tegoni di Milano, Del Giovane di Albano Laziale; IV Giua di Olbia. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Meraviglia di Pistoia).
Note: mezza sera serena, spettatori 14.811 tra cui il ct azzurro Luciano Spalletti per un incasso di 434.652,84 euro. Ammoniti Rabiot, Danilo e Holm per gioco scorretto. Tiri totali 15-5, nello specchio 2-3, parati 2-3, respinti/deviati 4-2, legni 1-0. Var: 1. Corner 5-2, recupero 1′ e 4′.

Bergamo – Tanta volontà, ordine e raziocinio al massimo, specchio centrato per ipotesi tranne la sbracciata-montante di Muriel da fermo nel cuore del secondo tempo e, sopra ogni cosa, due chances enormi sprecate da Teun Koopmeiners, peraltro uno dei migliori. Non avrebbero potuto essere dal retrogusto più amaro di così gli occhiali inforcati dall’Atalanta nel tutto esaurito di casa al cospetto di una Juventus barricadera man mano che le lancette andavano avanti. Beavo Musso nel primo tempo e allo start del secondo.
Al 6′ Gatti deve sporcare a Ederson il sinistro da fuori tra le braccia di Szczesny e, nel nulla delle idee a strisce bianconere, alle soglie del quarto d’ora l’area ospite trema due volte di fronte a Zappacosta, sbattuto addosso a Danilo nella sua volée accompagnata dal traversone di Ruggeri e incapace di ribadire in porta col tap-in sinistro troppo strozzato davanti all’area piccola. Scollinato il ventesimo è Rabiot a doverci mettere la pezza sulla combinazione veloce Scalvini-Koopmeiners-Lookman dalla catena di sinistra, mentre un ottovolante cronometrico più tardi è la diagonale di Scalvini a togliere le castagne dal fuoco a Toloi, lasciatosi sfuggire Chiesa su cui era forse uscito alto con eccessiva precipitazione.
Sul contatto successivo tra i due, punizione a favore dell’ex viola con Ruggeri a prestare il fianco alla mezzora. Poco dopo, sugli sviluppi del primo corner juventino di Cambiaso dalla destra, la sfera arriva a Fagioli che a giro saggia i riflessi di Musso dal limite. A una sporca dozzina dalla pausa, Lookman pirotetta su se stesso allungandosi però il filtrante di Ederson; a undici, Kean aggira Scalvini a un metro dalla lunetta chiamando il portiere avversario al tuffetto in presa.
In avvio di ripresa, De Ketelaere – che prova il volo d’angelo – e Zappacosta non intuiscono intenzioni, spazi e movimenti acconci a tramutare in qualcosa di appetivile il lancio morbido dalla trequarti sinistra del brasiliano, che a lungo la fa da regista effettivo, ma è Chiesa a sfiorare l’1-0 chiamando Musso al colpo di reni con un gran sinistro prima di entrare in area sfruttando il velo di Kean (6′). La Dea lavoricchia bene, ma punge poco e soprattutto non inquadra la porta: al ventesimo scarso il primo sostituito Lookman, tornato a puntare il vertice sinitro nel 3-4-1-2 classico, imbecca la sterzata verso il fondo di De Ketelaere che spara alto. Sul terzo angolo Ederson prova invano a punire l’allontanamento di testa di Locatelli, ora affiancato da Miretti con Kostic a sinistra per Cambiaso, con una pretenziosa rovesciata (25′), mentre tocca a Lucho prendere il legno della serata calciando sotto l’incrocio una punizione euclidea deviata da Szczesny sulla traversa bassa.
Djimsiti sale in cielo sul quindi tiro dall’angolo (34′), poi i fuochi d’artificio: a un tris dal novantesimo di nuovo Gatti si oppone a Ederson sulla palla dall’out destro di Pasalic figlia di un recupero due due olandesi di centrocampo su Chiesa, infine Koopmeiners. Il 7 alza da un passo dopo la botta dai venti metri di Muriel non trattenuta dal portiere polacco (43′) e, al 2′ di recupero, controlla per la sparacchiata alta il traversone di Bakker. Giovedì si va dallo Sporting a Lisbona per la seconda giornata di Europa League; prima della seconda sosta per le nazionali c’è la Lazio domenica prossima.