Al termine della sfida di ritorno contro gli israeliani dell’Hapoel Haifa il centrocampista lanciato da Gasperini si è raccontato, analizzando la sfida e parlando della sua condizione personale.

Questa sera avete vinto contro l’Hapoel, insomma è stata una gara un po’ prevedibile però le partite bisogna sempre giocarle.

Sì, noi prima della partita non pensavamo assolutamente di aver già passato il turno. Siamo entrati in campo con la mentalità giusta. Adesso pensiamo alla partita di lunedì per poi concentrarci sul Copenaghen.

Siete soddisfatti allora di questo risultato? Una sorta di allenamento possiamo dire.

Sicuramente ci ha dato minuti nelle gambe e in questo momento, si sa, ne abbiamo bisogno. Dal punto di vista del risultato ci aiuta e ci dà fiducia.

Matteo è iniziato proprio da questa sera quello che potremmo chiamare un tour de force: Hapoel, Frosinone e poi Copenaghen. La sosta a settembre servirà a rifiatare?

Mica tanto visto che c’è la Nazionale (ride ndr). Sono giovane e tutti in squadra siamo concentrati, abbiamo una buonissima rosa, possiamo e dobbiamo affrontare al meglio tutte queste partite.

6.500 bergamaschi il 16 di agosto a Reggio Emilia per seguire la squadra in una partita che non ha avuto molte emozioni da regalare, cosa ne pensi?

Davvero incredibile. Questi tifosi hanno un fuoco dentro che li spinge a fare di tutto per seguire la squadra. Anche se in una partita come questa che sì è vero, contava perchè avevamo l’onere di vincere, ma con alle spalle il risultato importante dell’andata è ancor di più incredibile. Ci fa tanto onore e ci rende contenti e vogliosi di continuare a dimostrare qualcosa a questi tifosi e a questa città.

Questo tuo inizio di stagione è a dir poco incredibile, mister Gasperini ti sta dando tanta fiducia.

Sì il mister mi sta dando fiducia e mi sta utilizzando in una posizione dove non ero solito giocare. Mi sto trovando bene e punto sempre a seguire le sue indicazioni per crescere e aiutare la squadra.

Pessina lo avevamo visto giocare in altri ruoli, in questa posizione è inedito. Una posizione che tra l’altro ha portato fortuna anche al tuo predecessore (Cristante ndr).

Sì, sicuramente il mister è davvero bravo in questo. Riesce a tirare fuori il meglio da ogni giocatore, così è capitato per Bryan e così sta capitando anche per me. Io cerco di seguire le sue indicazioni.

Come stai vivendo questi momenti? Sei arrivato all’Atalanta non sapendo cosa sarebbe successo e ti sei ritrovato a giocare titolare in Europa League. Che sensazione è?

Io da quando sono arrivato ho solamente cercato di fare del mio meglio. Ho lavorato bene e questo penso si sia visto. Il mister mi ha ripagato e io spero vivamente di aver lasciato il segno in maniera positiva con il mio impatto.

Come è stato l’impatto con la gente e i tifosi bergamaschi?

Non poteva che essere positivo. Una tifoseria del genere non l’ho mai vista se devo essere sincero. Sono contentissimo che adesso siano i miei tifosi.

Questi impegni ravvicinati vi hanno tolto già delle energie, adesso partirà il tour de force, come state a livello di preparazione?

Noi abbiamo iniziato a inizio luglio il ritiro quindi la nostra condizione è ottimale o pressoché ottimale. Queste quattro partite di preliminari ravvicinate hanno dimostrato che abbiamo fatto un buon ritiro quindi siamo pronti per i prossimi impegni. Abbiamo una buona rosa e siamo pronti tutti a dare il massimo.

Che tipo di partita dobbiamo aspettarci contro il Frosinone?

Sono una squadra tosta anche perchè il loro ambiente lo richiede. Conosco il mister (Longo ndr) ed è molto bravo a lasciare la sua impronta nel gioco della squadra. Non sarà certamente una partita facile, visto e considerato che ritornano in Serie A e all’esordio saranno ancora più motivati per fare una buona prestazione. Noi dobbiamo iniziare bene. Tra l’altro l’anno scorso ho segnato proprio contro il Frosinone quindi speriamo di fare bene (ride ndr).

In questi mesi di Atalanta da quale giocatore hai imparato di più?

Io cerco di guardare chi gioca nel mio ruolo. Tra tutti direi de Roon e Freuler, ma ora che il mister mi ha spostato più avanti imparo molto anche dal Papu, da Ilicic e da Pasalic.

Secondo te dove può arrivare quest’anno l’Atalanta?

La stagione non è neanche iniziata. Adesso iniziamo a pensare di far bene in queste prime partite e a raggiungere i gironi di Europa League.

Mattia Maraglio