Atalanta – Alessandria 7-1 (4-1)
ATALANTA (3-4-2-1): Musso (14′ st Sportiello); Lovato (1′ st Djimsiti), Demiral (14′ st Palomino), Scalvini (14′ st Toloi); Ghislandi (1′ st Maehle), Delprato (1′ st Pessina), Pašalić (cap., 14′ st Freuler), Pezzella (1′ st Gosens); Iličić (14′ st Malinovskyi), Miranchuk (1′ st Muriel); Piccoli (1′ st D. Zapata). A disp.: Rossi, De Roon, Da Riva. All.: Gian Piero Gasperini.
ALESSANDRIA (3-4-3): Russo (1′ st Pisseri); Mantovani (19′ pt Cosenza), Benedetti (14′ st Blondett), Parodi (14′ st Mora); Orlando (1′ st Pierozzi), Casarini (cap., 1′ st Giorno), Ba Abou (14′ st Eusepi), Beghetto (41′ st Speranza); Mustacchio (1′ st Chiarello), Marconi (26′ pt Corazza), Arrighini (1′ st Kolaj). A disp.: Crisanto. All.: Moreno Longo.
Arbitro: Sozza di Seregno (Zingarelli e Pagliardini di Siena).
RETI: 13′ pt Scalvini (A), 20′ pt Ilicic (A), 30′ pt Pasalic (A), 42′ pt Arrighini (Al), 44′ pt Ilicic (A), 6′ st rig. Muriel (A), 11′ st Gosens (A), 37′ st Toloi (A)
Note: pomeriggio afoso, 4 mila spettatori circa di cui 2.331 paganti per un incasso di 14.970 euro. Cooling break: 18′ e 26′ pt, 27′ st. Tiri totali 24-7, nello specchio 15-3, deviati/respinti 3-1, parati 8-3. Corner 9-6. 

Bergamo – Josip Ilicic, appena confermato, esplode in un tripudio di giocate di fino impreziosite da una fragorosa doppietta. Il Gewiss Stadium riapre i battenti al 50 per cento della capienza e l’Atalanta ha vita facile nel prevalere per 7-1 sull’Alessandria. Il friendly match del mercoledì contro la neopromossa cadetta è stato l’antipasto soft eppure convincente dell’antipasto di serie A di vertice sabato in prima serata all’Allianz Stadium dalla Juventus.
Rompe il ghiaccio il diciassettenne di Palazzolo sull’Oglio Giorgio Scalvini, prossimo maggiorenne l’11 dicembre, ribadendo sotto l’incrocio di mancino da posizione ravvicinata dopo il tuffo salvifico di Russo a calare la saracinesca sul diagonale in corsa di Piccoli, imbeccato dal lungolinea dell’accentrato Pezzella, il vice-Gosens, addirittura di destro.
Prove generali di raddoppio, coi Grigi pericolosi soltanto in avvio da azione dalla bandierina destra, al quarto d’ora, quando Pasalic di seconda non trova la mira al suo tracciante. Rischio al minuto 17 da Casarini e Orlando, ma per l’uomo tra i legni è una telefonata di pura cortesia. Niente panico. Marconi, uno dei due ex di turno insieme al panchinaro Mora, bergamasco di Levate e zingoniano doc, cede al secondo cooling break. Quanto al punteggio, al ventesimo ci pensa San Giuseppe, di giustezza e a mezza palombella a giro (il portiere altrui la schiaffeggia e basta), in asse con Miranchuk, e alla mezzora il croato, che accarezzato dal traversone da destra (sugli sviluppi del terzo angolo) dell’assistman del vantaggio impegna l’estremo nemico di testa prima di batterlo di piede da un passettino.
A nove sinfonie dalla pausa l’ariete di Sorisole, sempre in bilico col rinnovo del prestito allo Spezia, sbatte solo soletto su Russo ancora su filtrante del pimpantissimo ex Parma; a un tris, Arrighini infila in ascensore aiutandosi col palo alla destra di Musso il gol della bandiera grazie anche al cross euclideo di Mustacchio; a un rintocco, ancora lo sloveno, sempre a giro, cala il poker sporco sempre sullo scambio col russo.
Nella ripresa Pierozzi taglia di esterno su ammollo di Beghetto ma non trova lo specchio, poi Giorno (4′) impegna severamente l’argentino da fuori. Al 5′ Pessina, lanciato di Ilicic, viene steso da Ba Abou e Muriel spiazza Pisseri dal dischetto, quindi Gosens (11′), a tiro della nuova chances per il fuoriclasse sventata dal portiere ospite a pugni serrati, appoggia in rete sfruttando l’assist dal fondo di Zapata. Al 18′ doppia occasione Duvan-Toloi su imbeccata del redivivo Malinovskyi, ma l’ex Milan è insuperabile. Maehle sgancia la berta (20′), il colombiano e Pessina possono permettersi il vezzo di non centrare la mira, Pierozzi-Eusepi (tacco)-Chiarello mettono in ambasce il reattivo Sportiello (31′) e Muriel lo fa con Pisseri (34′ e 37′) finché Toloi non insacca da centimetri zero la sfera magica di un Toro di Cali apparso in formissima (37′).

S.F.

fotoservizio Alberto Mariani