Bologna – Atalanta 1-0 (0-0)
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski 6,5; Posch 6,5, Beukema 6, Lucumì 6,5, Calafiori 6,5; Ferguson (cap.) 7, Freuler 7, Moro 5,5 (1′ st Fabbian 6,5); Ndoye 6 (45′ pt Urbanski 6,5), Zirkzee 6,5 (44′ st Aebischer sv), Saelemaekers 6,5 (30′ st Orsolini 6,5). A disp.: 23 Bagnolini, 34 Ravaglia; 14 Bonifazi, 15 Kristiansen, 16 Corazza, 22 Lykogiannis, 29 De Silvestri, 17 El Azzouzi, 77 Van Hooijdonk. All.: Thiago Motta 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 5,5; Scalvini 5,5, Djimsiti 6,5, Kolasinac 6,5 (27′ st Pasalic 5,5); Hateboer 6, De Roon (cap.) 6, Ederson 6, Ruggeri 6 (22′ st Zappacosta 6); Koopmeiners 6,5 (40′ st Miranchuk 6); De Ketelaere 6 (22′ st Muriel 5), Lookman 6 (27′ st Scamacca 5). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 3 Holm, 20 Bakker, 21 Zortea, 25 Adopo. All.: Gian Piero Gasperini 6.
Arbitro: Rapuano di Rimini 7 (De Meo di Foggia, Fontemurato di Roma 2; IV Massimi di Termoli. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Ferrieri Caputi di Livorno).
RETE: 41′ st Ferguson (B).
Note: pomeriggio sereno, spettatori 28.082 di cui 2430 atalantini nel settore ospiti. Ammoniti Gasperini (26′ pt) per proteste, Posch, De Roon, Freuler, Zappacosta, Hateboer e Scamacca per gioco scorretto, per . Occasioni da gol 7-10, tiri totali 9-11, parati 0-2, respinti/deviati 1-2. Corner 3-5, recupero 2′ e 6′.

Bologna – Davvero da raccontare, ove fosse possibile, come si possa perdere una partita da vincere. Non già per l’ennesima prova di maturità finita malaccio, ma proprio per le occasioni costruite e mai finalizzate. Striscia positiva a poker (coppa compresa) per rivedere la zona Champions? Macché, è il Bologna, incornando l’Atalanta con Ferguson sotto il sette a un pokerino dal novantesimo sull’angolo da destra di Orsolini, con Scalvini fuori posizione, a confermarsi quarta forza di un campionato senza la minima continuità da parte nerazzurra. C’era la possibilità del sorpasso in uno scontro diretto a sorpresa, 28 a 26 per i locali alla vigilia, e invece si rimane fuori dal gruppetto. L’anno solare si chiude col Lecce nel pranzo alla vigilia di San Silvestro.
La fase di studio è spezzata dal recupero di Hateboer al decimo per la corsa di Lookman, che da fuori viene stoppato da Beukema, mentre è Scalvini a impedire l’asse Ferguson-Moro dal fondo (12′) dopo la profondità cercata da Zirkzee. Se il nigeriano è sbilanciato e in controtempo oltre il ventesimo in gioco aereo sul traversone a rientrare di Koopmeiners, il primo pericolo dall’accento petroniano è lo squillo dalla lunetta dall’accentrato Saelemaekers che alza la mira tagliando sull’asse orizzontale dei compagni d’attacco. Al 28′, invece, servono tutto il mestiere e il tempismo di Djimsiti in scivolata per dire di no al futuro match winner sugli sviluppi di una seconda puntata del belga, stavolta lungo la corsia di competenza. I bergamaschi arretrano un po’ il baricentro per contenere le sfuriate locali, ma nella quasi assenza di palle nitide e spazi peccano in ripartenza, come quando al 35′ De Ketelaere rifinisce per l’accelerata di Lookman che sull’uscita di Skorupski calcia dritto per dritto col mancino. Kooopmeiners si produce in una rotazione di fronte piena da fermo (39′) correggendo però sopra la traversa la pallonessa di CDK nel duetto lungo la catena con Scalvini, proiettato a sua volta verso il fondo.
Se a un tris dall’intervallo è il portiere polacco dei rossoblù a salvare capra e cavoli su Ederson, lanciato in solitario dalla verticale a pelo d’erba della punta nativa di Londra su costruzione di RoboKoop, nel recupero è ancora ‘Mola a sprecare col piede debole su filtrante del brasiliano.
La ripresa s’avvia coi botti, perché la new entry Fabbian, che si ripeterà al 7′ con l’altra estremità, spara immediatamente il mancinone alto sulla sponda di Urbanski, Freuler da buon ex spezza la catena Lookman-Koop dal fondo – Beukema sbaglia l’uno contro uno – salvando in scivolata (6’) e Kolasinac svetta imperfettamente da quest’ultimo. La pressione atalantina sale e De Ketelaere al decimo dal corridoio saggia i riflessi e l’estensione del braccio di Skorupski. Due corsette d’orologio e tocca nuovamente al ’97 con l’11 sulle spalle, sempre da fuori, stavolta incrociando benino ma a mirino ancora lievemente appannato. Bellissimo quanto vano il doppio duetto di Zirkzee con Saelemaekers e Fabbian che praticamente smarcato getta alle ortiche un vantaggio già fatto al 18′. Sei minutini e serve la diagonale di Scalvini per scongiurare rischi sul duello con Ederson che avrebbe potuto sfornare un assist del belga di casa, molto meno defilato che nel primo tempo. Chance sprecata dall’ex Salernitana in contropiede, perché nel tentativo di servire Scamacca verso destra sull’onda del recupero basso di Muriel si fa troncare la linea di passaggio da Beukema (32′).
Nonostante la stanchezza di un confronto vieppiù bloccato dagli opposti tatticismi, si continuano a vedere luci verso il finale. All’ottantesimo il fuoco fatuo a rientrare di Urbanski, raggiunto dalla sventagliata di Posch. Quindi, fra 38′ e 39′, il sinistro alto di Ferguson da rimessa del polacco, invertita perché non era stato Hateboer l’ultimo a toccare, e il rigore in movimento alzato da Lucho sulla serpentina del mancino olandese che lascerà il posto a Miranchuk. Sull’allungo del russo Hateboer arriva addosso all’ultimo baluardo con un’estirada a rischio, al 3′ di recupero Scamacca, tornato dopo 4 match in infermeria, aggancia col braccio il lancetto di Lyosha venendo poi steso da Calafiori, ma la prima irregolarità è la sua. Il regalo sotto l’albero l’ha ricevuto l’allievo Motta dagli elfi del maestro Gasperini.