Atalanta – Hellas Verona 0-2 (0-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini (21′ st Sportiello); Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Mojica (33′ st Ruggeri); Ilicic (18′ st Lammers), Gomez (cap., 33′ st Diallo); D. Zapata (18′ st Muriel). A disp.: 31 Rossi, 4 Sutalo, 17 Romero, 21 Piccini, 27 Depaoli, 32 Pessina, 43 Panada. All.: Gian Piero Gasperini.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri 7; Dawidowicz 6, Lovato 6 (32′ pt Danzi sv, 1′ st Veloso 7,5), Ceccherini 6 (29′ st Favilli 6,5); Faraoni (cap.) 6, Tameze 6,5, Ilic 6 (13′ st Colley 6), Dimarco 7,5; Barak 5,5, Zaccagni 7; Di Carmine 5,5 (13′ st Salcedo 6). A disp.: 22 A. Berardi, 25 Pandur, 36 Amione, 49 Ilie, 13 Udogie, 16 Terracciano, 99 Bertini. All.: Ivan Juric 7,5.
Arbitro: Massa di Imperia 6,5 (Imperiale di Genova, Tardino di Milano; IV Marinelli di Tivoli. Var La Penna di Roma 1, AVar Passeri di Gubbio).
RETI: 17′ st rig. Veloso (H), 38′ st Zaccagni (H).
Note: ricordato Diego Maradona con video sul maxischermo e minuto di silenzio. Presente German Denis in tribuna d’onore. Ammoniti Gasperini (20′ pt) per proteste, Ceccherini, Dawidowicz, Toloi, Diallo e Veloso per gioco scorretto. Tiri totali 18-6, nello specchio 5-2, respinti 5-0, parati 4-0, legni 0-1. Corner 4-1, recupero 1′ e 4′.

Bergamo – Dalle stelle di Liverpool alle stalle col Verona dell’allievo Juric: Gasperini e la sua Atalanta in campionato continuano a incespicare vistosamente a dispetto delle palle gol create. Non si vince in casa dal 4 ottobre nel 5-2 al Cagliari e in assoluto dal 31 a Crotone (2-1): in classifica è sorpasso subìto 15 a 14.
I gialloblù, chiusissimi e bravi a palleggiare salvo ciccare l’ultimo passaggio, oltre a un crossetto di Faraoni, si salvano grazie ai riflessi di Lovato all’ottavo in anticipo sull’esitante Zapata, servito da Toloi sull’uno-due col Papu. Al decimo ci si ferma davanti all’immagine del Diez Maradona, presente il grande ex Denis in tribuna, subito dopo una ripartenza da corner con Zaccagni a imbeccare Barak, chiuso da Djimsiti. Sei giri di lancetta e Faraoni, sull’asse con l’ex Tameze e Barak, sgancia un cross direttamente in Curva Pisani. Un paio più tardi è però Ilicic a mangiarsi il vantaggio sparando alto il rigore in movimento consegnatogli sul sinistro dall’impostazione di Gomez e dal tocco dal limite di Duvan. Il Gasp se la prende col quarto uomo Marinelli rimediando il giallo, poi lo sciupinio tocca a Freuler (21′) che di esterno davanti a Silvestri allarga in eccesso senza sfruttare un rimpallo tra Zapata e Faraoni. Altre due corsette cronometriche e Mojica dalla lunga non inquadra di parecchio la porta sul primo angolo atalantino, dello sloveno dalla destra. La palla dentro del centravanti Di Carmine (28′) dal vertice sinistro trova la deviazione di testa di Palomino all’indietro per Gollini, altro ex di turno come i panchinari Pessina, Colley e Bertini.
Lovato si fa male, Juric vira a quattro in difesa e il capitano di casa (34′) entrando sa sinistra e costringendo l’estremo altrui a parare in due tempi il suo destro da posizione defilata: peccato, c’era Ilicic smarcato davanti al secondo palo. C’è del superlavoro là dietro, leggi recupero in diagonale by Dimarco (37′) per fermare Toloi sulla combinazione con Zapata e l’uscita bassa di guantoni pieni per Silvestri (41′) per abbassare la saracinesca sul Toro di Cali lanciato lungo da Josip. Se la prima frazione si chiude svettata di Mojica dritto e a lato sul cross a rientrare di Hateboer e la conclusione sbilanciata del Papu, nella ripresa Palomino respinge a braccio attaccato al corpo (3′) il pallone da destra dell’unica punta nemica, lanciata da Barak. Al 7′ Silvestri vola a chiudere il legno di competenza sulla staffilata di Toloi dopo l’uno-due con Ilicic, quindi il primissimo brivido con Veloso che coglie la parte alta del montante al culmine delle manovre a destra di Barak. Fuoco di paglia, perché la Dea sfiora l’1-0 una volta di più: al 9′ ancora l’uomo coi guanti salva sul colpo di testa di Zapata, servito dal tiro dalla bandierina sinistra da Gomez, anticipando poi Ilicic con Dimarco a spazzare sulla torre di Hateboer (accarezzata dal brasiliano) che il portiere non trattiene. Qualche minuto alla beffa: 11′, muro di Tameze su Toloi dopo la girata strozzata di Duvan da Ilicic, al 12′ Dimarco imbecca la fronte della pertica Di Carmine (fuori di un soffio) con Faraoni a mancare la spaccata e infine al quarto d’ora Toloi carica Zaccagni sull’infilata di Dimarco, è rigore: Veloso tira forte, spiazzante e sotto l’incrocio, senza scampo. Il Gollo si rifà male (colpa della corsa non interrotta dell’avversario appena procuratosi il penalty) al ginocchio come con l’Inter a fine del campionato scorso; al 25′ il sinistro sul fondo di Muriel, giratosi sul la di De Roon. Al 32′ Salcedo e Zaccagni liberano Favilli: alto. Diallo e Ruggeri sostituiscono Gomez e Mojica, al 38′ l’imbucata dell’apripista per Zaccagni si risolve nel raddoppio-beffa. Lammers (40′) riceve da Muriel mancando la mira; al 42′ De Roon torna su Colley sventando il tris, Toloi (45′) gira sul fondo e l’assolo di Hateboer (46′) sbatte addosso a Silvestri.
Si.Fo.