Al termine del consueto abbraccio con i tifosi all’Atalanta Store, luogo di passerella per tutti i giocatori nerazzurri, Mario Pasalic ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al momento positivo dell’Atalanta dopo la vittoria di Verona.

Mario come ti trovi a Bergamo? Com’è l’ambiente atalantino?

Molto bello. Sono contento perché mi sono trovato bene fin da subito, specialmente con i tifosi. È sempre bello sentire il calore dei nostri tifosi e la loro voce quando siamo in campo.

Conoscevi già il campionato italiano, ma tornandoci hai notato qualcosa di diverso?

Sì, conosco il campionato italiano perché ho giocato qui con la maglia del Milan 2 anni fa. Trovo che sia un campionato diverso perché tutte le squadre sono diventate più forti. Ci sono tanti giocatori di valore che alzano il livello della competizione. Spero che torni ad essere la Serie A di 10-15 anni fa.

Come ti sei adattato invece in campo con la squadra? Preferisci giocare da centrocampista o dietro le punte?

Posso fare entrambi, dipende cosa mi chiede il mister. Io sono sempre a disposizione della squadra.

Cosa ti manca per fare il salto di qualità sulla trequarti?

Diciamo che è un nuovo ruolo per me e in più mi devo adattare al gioco della squadra. Devo lavorare e cercare di seguire i consigli del mister per rendere al meglio in partita.

Cosa ti ha chiesto il mister?

Il mio ruolo di centrocampista prevede situazioni di gioco differenti rispetto al trequartista. Devo adattarmi al meglio per giocare in posizione più avanzata.

Sei arrivato e hai segnato subito una doppietta in Europa League. Poi, come tutta la squadra, hai avuto qualche difficoltà. Adesso come ti senti? A che punto sei del tuo percorso con la maglia nerazzurra?

Ho cominciato bene è vero, ma devo migliorare sempre. Spero che questa vittoria contro il ChievoVerona dia forza a me e a tutta la squadra per ripartire.

Può essere la vittoria della svolta quella di Verona?

Sì, io credo proprio di sì. Perché dopo tante partite senza i 3 punti questo risultato ci aiuterà sicuramente.

Cosa non funzionava prima?

Io penso che ci sia mancato tanto il gol. Quando non segni la squadra si demoralizza. In più abbiamo subito tante reti su calci piazzati e questo è un altro fattore da tenere in considerazione.

L’obiettivo è ancora arrivare in Europa?

No, adesso l’obiettivo ce lo poniamo partita per partita. Dobbiamo pensare solamente al Parma e poi penseremo al resto.

Cosa ti aspetti dal Parma?

Sarà una partita importante perché la vittoria in casa ci manca. Servirà fare punti anche se non sarà facile. Dobbiamo assolutamente cercare di confermare la bella prestazione di Verona.

Mario che differenza c’è tra giocare nell’Atalanta e giocare nel Milan?

Differenza? Difficile dirlo. Sappiamo tutti che il Milan è una società enorme con una grande storia alle spalle. Hanno tanti tifosi e uno stadio come San Siro, non c’è altro da aggiungere. Qui ho visto cose impressionanti come domenica scorsa a Verona dove sono venuti tantissimi tifosi a seguirci.

Sono tanti anni che ti fermi poco nelle squadre in cui vai. Ti piacerebbe restare all’Atalanta a lungo?

Sì, certamente. È faticoso cambiare squadra, cambiare paese e città ogni volta. Voglio fermarmi più a lungo e poi vedremo cosa succederà.

Qual è il tuo obiettivo personale?

Non ho mai messo alcun obiettivo nei miei campionati. Devo giocare il più possibile perché sono ancora giovane e aiutare la squadra a fare bene.

Mario hai le capacità per far diventare grande l’Atalanta.

Perché no? Vediamo come va questo campionato e poi valuteremo.

Mattia Maraglio