José Palomino di nuovo dentro. Out, invece, l’adattato (anche col Genoa) a terzo di destra in difesa Hans Hateboer. La variazione al copione dell’Atalanta tra l’1-1 da urlo allo Juventus Stadium e l’altro crocevia per la Champions al Mapei Stadium col Sassuolo passa dalla porta girevole del giudice sportivo. E se l’argentino rientra da perno, Berat Djimsiti si risposta sul centrodestra con Andrea Masiello dall’altra parte, condannando la prossima plusvalenza Gianluca Mancini al settimo impiego da panchinaro di fila. Compresa la finale di Coppa Italia in cui non ha messo piede in campo nemmeno per ipotesi. Squadra fatta, per Gian Piero Gasperini, in vista della partita dell’anno per i nerazzurri, chiamati a difendere il terzo posto o almeno a non scendere sotto il quarto. Senza fare troppi calcoli, perché incombe la classifica avulsa, leggi svantaggio negli scontri diretti col Milan, in agguato a meno tre e impegnato sul campo della Spal già salva del prestito Andrea Petagna. Con l’olandese volante dietro la lavagna, Timothy Castagne deve virare a destra lasciando libera la casella dall’altra parte a Robin Gosens. Impianto invariato, dunque: Marten de Roon e Remo Freuler in mezzo, Alejandro Gomez dietro le punte, Josip Ilicic e Duvan Zapata in prima linea a puntare un vertice dell’area ciascuno. Le alternative? Dalla cintola in su solo Mario Pasalic, forse Musa Barrow, ma entrambi in corso d’opera. Stile rompere il vetro in caso di emergenza. In porta, ovviamente, un Etrit Berisha sul piede di partenza non può intaccare la titolarità di Pierluigi Gollini.

Simone Fornoni