È come, per i velocisti nel ciclismo, passare per primi sotto lo striscione del traguardo senza alzare le mani al cielo. I meriti sono davanti agli occhi di tutti ma la vittoria risulta un po’ incompleta. Il caso trova analogie con la stagione dell’Atletico Grignano, che in 17 giornate ha vinto 15 match, segnando 61 goal e subendone 21, distanziando la seconda in classifica nel Girone D di Terza, il Levate, di 11 punti. Il punto al campionato l’ha messo il virus e così, nel racconto del calcio provinciale, la frase successiva è scritta dalla federazione. A meno di un cambio last minute, l’Atletico Grignano è in Seconda categoria per la prima volta nella sua breve storia, e non senza meriti oggettivi. «Un segno di rinascita dopo una parentesi tragica» è il commento a caldo del presidente Renato Galbiati. Non solo per quanto riguarda la squadra, ma il paese tutto. «La comunità di Grignano, circa 1800 abitanti in tutto, è molto affezionata alla nostra squadra – evidenzia Galbiati –, che fa da collante sociale. Passare in Seconda è un risultato di speranza per tutto l’ambiente, quasi una simbolica rinascita. Nelle ultime settimane abbiamo condiviso tutti un sentimento di tristezza e delusione, unito al rammarico per non aver più coltivato la passione che ci tiene tutti uniti e che ci motiva. L’umore ora è alto e sentiamo che questo riconoscimento non è un semplice verdetto preso ai piani alti ma un premio al nostro impegno. Sicuramente non siamo al 100% perché la notizia ci arriva a distanza di settimane dall’ultima partita e perché non lo abbiamo festeggiato sul campo di casa. Ci sarà tempo di farlo a metà luglio, se la situazione ce lo permetterà, quando coinvolgeremo tutto il paese nella tradizionale festa dello sport». L’Atletico conquista la vetta già dalle primissime giornate di campionato e incrementa il suo vantaggio domenica dopo domenica. A guidare la Grande Marcia la premiata ditta del goal Comi-Caiazza con 31 goal complessivi, ma il presidente individua nel collettivo, che mette insieme esperienza e gioventù, l’ingrediente segreto del successo. «I miei complimenti vanno al diesse Andrea Pagnoncelli, che ha allestito una squadra competitiva e si è speso tanto alla causa – continua Galbiati –. In estate abbiamo fatto pochissimi innesti ma che si sono integrati al meglio, per questo ringrazio il mister per aver costruito un grande spogliatoio. Proseguiremo mantenendo il gruppo storico ma non ci tireremo indietro nell’inserire qualche nuovo innesto. L’obiettivo è sempre stato quello di far divertire i ragazzi e ora che stanno arrivando anche le soddisfazioni siamo davvero contenti. Abbiamo partecipato al primo campionato di Terza solo due anni fa ed essere a questo punto ci riempie di gioia. Andremo avanti integrando sempre di più le nostre giovanili, su cui puntiamo forte da anni, alla prima squadra».  

CP

 

 

 
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