Atalanta – Monza 2-0 (1-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Pardel 6; Guerini (cap.) 6,5, Varnier 6 (17′ st Tornaghi 6); Chiggiato 6,5, Manzoni 7, M. Colombo 6 (46′ st Martinelli sv), Simonetto 6,5; Bonanomi 6,5 (17′ st Riccio 6), Vavassori 6,5 (36′ st Castiello sv); Vlahovic 7 (46′ st Fiogbe sv). A disp.: Sala, Bordiga, Jonsson, Capac, Cassa, Ramaj. All.: Giovanni Bosi 6,5.
MONZA (4-3-1-2): Mazza; Zoppi (24′ st Dell’Acqua), Ravelli, Kassama (1′ st Cagia), Capolupo; Lupinetti, L. Colombo (30′ st Zini), Giubrone (1′ st Marras); Berretta; Ferraris (cap.) 6, Fernandes 6 (20′ st Antunovic 6). A disp.: Ciardi, Bagnaschi, Arpino, Martins, Brugarello, Graziano. All.: Alessandro Lupi 6.
Arbitro: Vogliacco di Bari 6,5 (Franco di Padova, Sbardella di Belluno)
RETI: 40′ pt Vlahovic (A), 3′ st Manzoni (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 250. Ammoniti Kassama, Zoppi e Lupinetti per gioco scorretto. Occasioni da gol 11-5, tiri totali 9-4, parati 5-2, respinti/deviati 2-1. Corner 4-7, recupero 1′ e 4′.

Alzano Lombardo – Il tap-in sulla girata di Obric da calcio d’angolo, il destro a incrociare dal limite spondato di petto dal centrale altrui Ravelli (cartellino di Zingonia) su allungo da rimessa laterale di Simonetto. La quinta di Vlahovic e la seconda di Manzoni, firmatario settimana scorsa del primo bottino pieno corsaro a Verona, vale l’ottavo posto (14 punti, insieme a Roma e Cagliari) per l’Atalanta Primavera, capace di battere all’inglese il Monza in una sfida comunque ostica. Prossimamente gli impegni con Juventus e Inter, rispettivamente sabato all’una prima della pausa e, al ritorno dalla stessa, sempre nel prefestivo al “Carillo Pesenti Pigna”, battezzato dal pari col Bologna e oggi alla prima storica vittoria da campo di casa. Ah, è tornato Marco Varnier, in prestito dall’Under 23 per riaversi dall’ennesimo infortunio.
Il primo squillo è di Bonanomi da scarico di Chiggiato al 5′. Il primissimo di non pochi interventi risolutivi di Mazza, ma intanto a tiro del quarto d’ora c’è la mezza chance per Vavassori in asse col trequartista di cui sopra. Poco più tardi l’occasionissima per Fernandes, che di esterno manca il bersaglio dopo la lunga fuga di Capolupo a mancina. E, a ruota, ecco le prove generali di vantaggio di colui che ne sarà il firmatario. Al 18′, ancora la spalla del serbo sbuca costringendo il portiere biancorosso al miracolo.
Consumata oltre metà frazione la palla gol propiziata dalla mattonella di Ferraris per l’irruzione nuovamente del terzino sinistro monzese, con la porta che resta più in là proprio come l’attrezzo di cuoio, si scivola verso l’intervallo con l’imbucata nerazzurra per metterla in discesa. Una zampata da killer d’area per l’ex Partizan, cui fa il paio in avvio di ripresa la destrezza chirurgica della mezzala dal cognome poetico che al 5′ sfiora il tris dai venti metri. I riflessi del guantato nemico restano intatti, Pardel invece deve scomodarsi fra 30′ e 35′ su Antunovic e (da calcio franco) Berretta. Quest’ultimo ci aveva provato al quarto d’ora, Vanja al ventesimo (esterno della rete) dietro incipit manzoniano. Manzoni da fermo trova una deviazione a negargli la doppietta a tiro della mezzora e per la Baby Dea è sipario.