Fabio Sonzogni, capitano dell’Azzano Fiorente Grassobbio: “Il calcio manca tanto, troppo! Manca la routine della settimana, manca la tensione della domenica, mancano gli allenamenti, manca il rumore dello spogliatoio e manca sicuramente il gruppo. È un vero peccato perché il calcio fa parte della mia vita da sempre. Sicuramente ci sono problemi molto ben più gravi della gestione degli sport dilettantistici: la scuola ed il lavoro in tutti i settori per esempio. Penso, mio malgrado, che qualcuno debba concentrarsi più a quelli. Ho amici che non lavorano da marzo 2020. Quindi, per rispetto, non dobbiamo assolutamente lamentarci. Dispiace sì, ma ripeto, i problemi sono altri”. Sulla ripresa dei campionati di Eccellenza e Serie D aggiunge: “Più ci si avvicina al professionismo e maggiormente le dinamiche cambiano. Per cui lo sport diventa sempre più una professione. Dare pesi diversi alle categorie è corretto. Tenere monitorata una rosa intera in maniera costante e rispettare minuziosamente tutte, e dico tutte le regole, certamente ha un costo che non tutte le squadre possono permettersi”. Sui nuovi format: “Mi aspetterei che una federazione metta tutte le squadre in condizioni di sicurezza per giocarsela alla pari. Con questa modalità si giocherebbero campionati equi. In questo modo, come scrivevo prima, la discriminante ricade sulle mere disponibilità economiche e gestionali delle società”. L’AFG è ufficialmente ripartita con l’avvento della zona gialla: “La società ha messo a disposizione le strutture e comunicato una dettagliata procedura d’accesso al centro. Abbiamo ricominciato ad allenarci. Con molti freni (nessuna partitella o contrasto) ma è sicuramente qualcosa. Ne avevamo bisogno. La sera prima dell’allenamento ho preparato la borsa con l’emozione di un bambino della scuola calcio. L’obiettivo di questi primi allenamenti è sicuramente di tipo ludico ma so per certo che la società sta già pianificando al meglio la nuova stagione”.

Michael Di Chiaro