13a Primavera 1 – Zingonia, Centro Sportivo Bortolotti, campo 9 (sintetico) – domenica 30 novembre (11)
Atalanta Under 20 – Lazio Under 20 2-0 (0-0)
ATALANTA (3-5-2): E. Zanchi 6; Isoa 6,5, Maffessoli 6,5, Ramaj (cap.) 6; G. Percassi 6,5 (22’ st Arrigoni 6), Gasparello 5,5 (1’ st Artesani 7), Gerard Ruiz 6,5, Mencaraglia 6,5, Aliprandi 6 (36’ st Parmiggiani sv); Baldo 8 (36’ st Galafassi sv), Camara 5,5 (1’ st Cakolli 7). A disp.: Anelli, Rinaldi, Mungari, Bono, Michieletto, S. Mouisse. All.: Giovanni Bosi 7.
LAZIO (3-4-1-2): Gioele Bosi 6,5; Pernaselci 6, Bordon 6, Bordoni (cap.) 5,5; Ferrari 7, Farcomeni 6,5 (43’ st Iorio sv), Pinelli 6 (19’ st Baldi Santagostino 5,5), Trifelli 6 (7’ st Cuzzarella 6,5); Gelli 6,5 (19’ st Curzi 6); Sulejmani 5,5, Saná Fernandes 6 (19’ st Serra 5,5). A disp.: Pannozzo, Ciucci, Milillo, Marinaj, Shpuza, Carbone. All.: Francesco Punzi 6.
Arbitro: Bortolussi di Nichelino 6,5 (Li Vigni di Seregno, Chimento di Saronno).
RETI: 9’ st Baldo (A), 15’ st Cakolli (A).
Note: mattinata fredda e velata, spettatori 150. Ammoniti Gasparello, G. Percassi   per gioco scorretto, Farcomeni per proteste. Tiri totali 9-11, nello specchio 5-2, parati 3-2, respinti/deviati 0-3. Corner 3-8, recupero 1’ e 4’.Zingonia – La piazzata di destro di piattone, appena in area, lungo il contropiede gestito dalla new entry Artesani. L’assist, lanciato in profondità sull’apertura del medesimo, per la spaccata a porta vuota di Cakolli. Se l’ottava meraviglia di Nicolò Baldo in campionato consente alla Primavera dell’Atalanta di rompere il ghiaccio con la Lazio che fin lì forse avrebbe meritato di più, la quinta dello svizzero-albanese le prenota il ritorno alla vittoria dopo due turni da un solo pareggio a Cesena. In classifica è secondo posto a quota 24 a pari merito con Parma e Roma alle spalle della Fiorentina. Ora il tour de force col sedicesimo casalingo della Coppa Italia di categoria mercoledì 3 dicembre con la Virtus Entella (14.30), il Genoa sempre in casa sabato 6 (ore 15) e il baby Chelsea in Youth League martedì 9 alle 14 sempre a favore di campo. A cavallo dell’uno-due da ko nel primo terzo di ripresa, il rischio di autogol di Maffessoli per liberare in angolo il traversone dell’iperattivo Ferrari, autore a tre lancette dal raddoppio sul gobbone della svettata alta su cross da sinistra del subentrato Cuzzarella ma proprio allo start (3’) del diagonale chiuso malissimo da indisturbato sul primo pallone di Gelli dallo stesso lato. Capitolini meglio nella prima metà, quando la prima conclusione in porta atalantina è nel recupero ad opera del futuro apripista con finta e sinistro su cui Gioele Bosi fa buona guardia. Nel tempo numero uno, anche la mezza girata alta di Farcomeni a decimo scollinato su ammollo ancora del terzino destro, il tiro-cross del trequartista comunque in offside sulla traversa alta al 16’ sugli sviluppi di un corner da destra e la girata mancina debole sottoporta di Gelli su un altro angolo spondato da Sulejmani a tiro del ventesimo.Se nella prima frazione Aliprandi spreca addosso a Pernaselci (23’) l’apertura baldiana e Mencaraglia perde il boccino al limite su sventagliata di Percassi, nel finale la prima occasione del gran protagonista di giornata è preceduta da una telefonatina su punizione di Ferrari per il fallo dell’ammonito figlio e nipote d’arte su Sanà Fernandes. Al rientro dal tunnel Isoa non fa male da palla inattiva restando sul pezzo dietro, ma la Baby Dea esplode subito dalla canna i colpi che contano, sbagliando anzi le chances di metterla in ghiaccio. Al ventesimo Mencaraglia e Cakolli aprono il destro a Gerard Ruiz che la alza e la allarga all’eccesso da fuori, con Curzi a ricevere da Cuzzarella per un tiraccio. Sei lancette e l’elvetico in chiusura di triangolo con la mezzala estrae dal cilindro il girello per il volo spettacolare dell’omonimo del mister di casa. Due minuti ancora e Arrigoni sciupa sui piedi dell’ultimo ostacolo la ripartenza di Baldo. Tra un conato del subentrato Serra e l’altro, l’errore a porta vuota di Cakolli col sinistro (33’) e il colpo di testa di Isoa smorzato da schema del catalano (37’). Bordoni ne sgancia una svirgolata da fuori e la fine fu.
Simone Fornoni