37a (18a rit.) serie C girone A – Zanica, AlbinoLeffe Stadium – Venerdì 18 aprile (20.00)
AlbinoLeffe – Alcione Milano 1-0 (0-0)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 6; Gusu (k) 6,5, Potop 6,5, Baroni 7; Barba 6,5 (28′ st Ambrosini 6), Parlati 6,5, Fossati 6,5, Munari 6,5 (37′ st Astrologo sv), Mustacchio 7 (36′ st Boloca sv); Zoma 6,5, Sorrentino 6 (10′ st Longo 5,5). A disp.: Facchetti, Taramelli; Giannini, Zambelli, Agostinelli, Ricordi, Angeloni, Vinzioli, Bosia. All.: Giovanni Lopez 6,5.
ALCIONE (4-3-1-2): Agazzi 7,5; Pirola 6,5, Ciappellano (k) 6,5 (18′ st C. Dimarco 6), Stabile 6, Chierichetti 6; Bagatti 6, Bertoni 7, G. Renault 6,5 (43′ st Acella sv); Bright 5,5; Morselli 6 (43′ st Pessolani sv), Samele 5,5 (32′ st Palombi sv). A disp.: Bacchin, Piccinocchi, Lanzi, Pio Loco, Caremoli, Bertolotti. All.: Giovanni Cusatis 6.
Arbitro: Viapiana di Catanzaro 6 (Vitale di Salerno, Iuliano di Siena; IV Artini di Firenze).
RETE: 42′ st Baroni (A).
Note: serata coperta, spettatori 754 (biglietti emessi 412, paganti 297 per 2.802 euro, abbonati nominali 342 per 2.925,71 euro di rateo) per un incasso complessivo di 5.727,71 euro. Ammoniti C. Dimarco, Barba e Pirola per gioco scorretto, per . Tiri totali 19-5, nello specchio 5-1, parati 4-1, respinti/deviati 7-0. Corner 14-3, recupero 0′ e 4′.

Zanica – Quattordicesima battuta dalla bandiera, di Parlati dalla destra, e stacco imperioso di Riccardo Baroni a fil di secondo palo. L’AlbinoLeffe da quindici clean sheet regola di misura l’Alcione Milano e a Verona, il 25 aprile (16.30), gioca per difendere il quarto posto: basta il pari e sarà fatta a quota 60.

Già al 2′ sbuca Munari in ascensore poco oltre il limite, chiamato dallo schema dalla bandierina con Zoma crossato teso dalla mancina da Fossati, con Agazzi a sbracciare sopra la traversa. Al netto di un laborioso schema dai trenta metri e di un angolo, gli ospiti si affacciano al decimo col recupero di Bright nella propria trequarti difensiva sul passaggio sbagliato di Baroni a Fossati, ma Gusu, capitano in surroga dello squalificato Borghini, la soffia a Samele. Poco più tardi, Barba e Sorrentino la apparecchiano a Zoma, convinto da Stabile a tenere giù i gomiti dalla tavola. Tre corsette oltre il quarto d’ora, il pendolino destro avellinese di casa s’accentra sull’onda lunga della sua stessa rimessa dal lato recuperata da Parlati per un sinistro alto dalla ventina metrica. Scollinato il ventesimo, Renault si guadagna proprio ai danni della mezzala salentina la punizione che Bertoni manda di un nulla sull’esterno della rete, chance originata dal disimpegno corto del regista bluceleste avvinghiato dal collega sull’altro fronte. Al 26′ la tenta Baroni rientrando dalla lunga sul piede debole dietro input fossatiano, ma la porta è più in basso.

Se preoccupare Lopez, qualche palla persa in uscita di troppo e la scarsa misura nei traversoni, sono comunque i suoi a sfiorare il vantaggio oltre la mezz’ora. Tra i due tentativi di Parlati, rispettivamente di prima e al volo su quinto e sesto corner dello specialista, si mettono di mezzo il portiere milanese che la stacca sotto l’incrocio e, prima della mira di poco a lato dritto per dritto, la deviazione sballata di Baroni sulla palla rimessa dentro da Sorrentino praticamente dal fondo. Intorno al 37′, le diagonali di Pirola e Baroni fermano la corsa di Momo e del mezzosinistro francobrianzolo ex giovanili Atalanta. A un tris circa dalla pausa, la convergenza di Morselli appoggiato dal suo terzino destro per il mancino in lunetta sopra la sbarra orizzontale.

Inizia la ripresa e, a tiro della volée di Barba nel gioco tra quinti allontanata da Stabile, un regista stoppa l’altro in fallo di fondo (3′) deviandone il sinistro. Di qua, Gusu smozzica il pallone a rientrare di Renault tra le braccia dell’altrimenti inoperoso Marietta (11′) e sul ribaltamento la new entry Longo non sfrutta il gioco delle torri con Barba innescato dal solito ex Pro Vercelli.

Al 14′, lo stesso Mustacchio calcia in collinetta da fuori in coda all’apertura di Parlati appoggiata all’indietro da Munari. All’ora di gioco, la prima conclusione nello specchio altrui è del francesino che di sinistro non approfitta centralmente della sponda di Samele. A cavallo del ventesimo, altra occasione locale con Bertoni a fermare in angolo l’esterno bresciano, che ci riprova svettando sul cross di Parlati da corner di Fossati, con miracolo di Agazzi nel toglierla a fil di primo palo. Il fratello d’arte Christian Dimarco, invece, la sparacchia dalla lunghissima sugli sviluppi del secondo corner arancione.

A nove dal novantesimo, il rimorchio al limite Zoma-Fossati a lato senza incrociare su suggerimento di Munari virato a destra. A cinque e a quattro, Longo e i due terzi della difesa seriana in mischia non ce la fanno e Fossati da sinistra se la vede smanacciare in angolo per la battuta decisiva del leccese per l’incornata da tre punti del figlio del mister laziale.

Spogliatoi“All’andata per qualche spezzone avevo fatto l’esterno sinistro come stasera, al netto di qualche errore abbiamo sempre spinto facendo pressing e forcing fino a meritarci i tre punti sebbene arrivati solo nel finale. Dalla Virtus Verona andiamo per vincere: se creiamo tante occasioni con lo stesso spirito dimostrato con l’Alcione, possiamo chiudere la stagione regolare con un altro passo avanti”. Mattia Mustacchio, doppiettista a campi invertiti, commenta il quarto posto difeso dall’AlbinoLeffe: “Andiamo forte e abbiamo qualità, in più siamo un gruppo unito e davvero fantastico. L’obiettivo ai playoff sarà vincere partita per partita affrontandone ciascuna come una finale: la gente si diverte e si appassiona, noi non dobbiamo far altro che spingere sempre”.
“Abbiamo vinto giocando con ferocia. Il primo tempo è stato nervoso, anche perché alcune consegne in campo non sono state rispettate. Ma abbiamo vinto perché abbiamo creato molte più occasioni senza prenderci troppi rischi – il commento dell’allenatore Giovanni Lopez -. L’Alcione è una squadra organizzata e ben allenata, capace di sporcare le traiettorie facendoti giocare male. Dopo una prima metà complessivamente poco brillante, abbiamo giocato per come c’eravamo preparati. Abbiamo il record di punti e di vittorie (16), quindici clean sheet ma il quarto punto ancora da conquistare a Verona. Ai playoff penseremo poi, sono gare secche da vincere affrontandone una alla volta”.