“Ci abbiamo provato ma ce la faremo lo stesso”: virgolettato e titolo, a coronamento di una cavalcata fantastica, sono lì da mettere in pagina. Anche se nel libro della seconda stagione di fila da tramandare ai posteri non mancano capitoli trasudanti fatica e, why not, delusioni. I duri verdetti del parquet non lasciano scampo ad anima viva, figuriamoci a una neopromossa dai sogni comunque intatti. Tradotto in italiano corrente: la serie finale s’è chiusa in gara 2 al PalaOltrepo, ma per conquistarsi la promozione in C regionale senza dover agguantare al volo la ciambella di salvataggio dei ripescaggi c’è ancora lo spareggio con Luino dell’11 giugno.
L’Azzanese Basket targata 035 Informatica non ce l’ha proprio fatta, a campi invertiti, a sovvertire i pronostici che la davano comunque sfavorita con i solidissimi e rognosissimi Bopers (Fasani 3, Ghietti 0, Castellano 2, Galluccio 8, Zandalasini 24, Drudi 0, Pacchiarotti 0, Piermattei 20, Armana 9) anche alla luce del 74-50 subìto all’andata tra le mura amiche. Stavolta i sette minuti iniziali di blackout, quelli che avevano determinato il parziale del non ritorno (2-19 con 1 su 17 al tiro) al PalaNozza, non hanno trovato un seguito, ma alla distanza ha fatto difetto la continuità specie in attacco (66-54 per i gialloblù vogheresi lo score finale) dove i soli lunghi Bonacina (17 punti con 7/11 e 3/5 dalla linea più 11 rimbalzi) e Marrone (16 con 5/10 da 2 e 2/2 da 3 e ben 13 palloni catturati sotto le plance giocando sempre al limite del fallo) hanno consegnato a referto dati scritti in grassetto. Per il resto, coach Stefano Bissola ha concesso requie all’acciaccato Medolago – allenatosi a parte nella rifinitura del lunedì – limitando la rotazione: solo scampoli per capitan Zanini e Ubbiali; non si sono alzati dalla panchina nemmeno l’under Dominoni e il centro di riserva Scaramucci.
Privi di Rebba (reduce dalla licenza premio a Copenaghen) e Valota, ancora sofferente per la distorsione al collo del piede destro rimediata nella semifinale casalinga contro Segrate, i neroblù del presidentissimo Luca Nozza si sono quantomeno cavati lo sfizio di chiudere avanti alla sirena corta (35-34) grazie al vantaggio (20-14) accumulato nel primo quarto, contrassegnato dalle bombe di Sonzogni (7 a tabellino con quasi 39′ giocati, 2/6 dalla distanza e uno su due dalla lunetta) e Marrone con Previtali (3 assist sugli 8 di squadra) a consegnare nel paniere l’unica ciuffata del suo mercoledì sera. Il baby Brembilla ha 17 giri di lancetta per dimostrare qualcosina (3, con 1/4 e 1/2 dalla carità) e Borlotti calca il legno nemico a intermittenza (infilando solo un tiro libero in 14′, con 6 rimbalzi di cui la metà in attacco), mentre Dorini fa il boia e l’impiccato in regia (solo trentacinque secondi di riposo) assommando dal canto suo 8 punticini (canestro da due, bomba e tre personali su quattro). Nel prosieguo si segna sempre meno (13-7 per i locali il dettaglio del terzo periodo) e la vittoria arride al quintetto di Marco Celè. Mercoledì 11, nel notturno di Basiglio (la berlusconiana Milano 3), la chance per la gloria e per mangiarsi una fettona di storia senza farsela imboccare dalla Fip per le diete forzate altrui.
S.F.