edelweiss varieFesta grande domenica ad Albino in occasione del cinquantesimo anniversario della società di basket femminile G.s.d Edelweiss. Cinquant’anni di storia non si raggiungono per caso, l’organizzazione della serata ne è una dimostrazione. Organizzazione impeccabile, con tanto di personale addetto alle illuminazioni e alle riprese tv, ma anche tanta musica, balli e immagini storiche in bianco e nero che suscitano un misto di commozione, orgoglio e malinconia tra i presenti. La cerimonia si apre con la firma dell’accordo del progetto Ororosa da parte della presidente Graziella Morandi che ha dichiarato: «Ricevo molte soddisfazioni da questo progetto» e Giuseppe Ventre, presidente della FIP Bergamo, si è complimentato per la nascita di questa forma di collaborazione.
Un altro momento di grossa commozione è stata la presentazione del libro del 50esimo anno di attività della società ad opera di Fulvio Birolini, team manager Edelweiss, fortemente voluto dal compianto presidente Andrea Mismetti, prematuramente scomparso nel 2011 e ricordato consegnando alla nipotina Anna una copia della pubblicazione. La società festeggia i cinquant’anni, anche se fu fondata ben due anni prima, nel 1961 dall’idea di costituire una squadra di pallacanestro all’interno della struttura del convento delle suore di Sant’Anna e solo successivamente, nel 1963, si affiliò alla FIP iscrivendosi al campionato di prima categoria. Tra i momenti più alti nella sua storia sono da ricordare la vittoria del campionato di Promozione nel 1972 e il salvataggio in extremis della società nel 1973/1974 da parte di Franco Bidasio e Mario Birolini.
Ora spieghiamo in cosa consiste il progetto Ororosa, vero fiore all’occhiello. Per chi non lo sapesse 5 anni fa, data la necessità di promuovere il basket femminile bergamasco a livello nazionale, Edelweiss Albino ed Excelsior Bergamo sottoscrivono una sorta di gemellaggio che permette alle giocatrici delle rispettive squadre di partecipare ai campionati del livello che compete a ciascuna atleta. Quelle brave libere di giocare contro squadre di campionati molto alti, quelle meno brave libere di divertirsi nei campionati amatoriali, ma tutte insieme nello stesso gruppo, formato da più società. Inizialmente i club erano, come detto, solo due. Ora sono sette, le altre cinque sono: l’ASF Trescore, il Casigasa Parre, la Polisportiva Promoserio di Albino, Pallacanestro Costa Volpino e Basket Almenno San Bartolomeo.
La serata di festa prosegue con la premiazione dei dirigenti, delle atlete e degli allenatori storici, i saluti da parte di due atlete di vertice del Basket italiano (Elisa Silva e Giulia Gatti), la presentazione della prima squadra e delle giovanili (che contano un centinaio di ragazze) e i dovuti ringraziamenti agli sponsor. Terminata la lunga celebrazione la palla passa in mano alle ragazze, i canestri da centrare sono ancora molti ma la società sembra intenzionata a seguire passo passo la crescita sportiva e non delle proprie atlete.

Intervistiamo Fulvio Birolini,  team manager dell’Edelweiss Albino.
Da quanto è team manager dell’Edelweiss e come mai la scelta di ricoprire questo ruolo? «E’ da cinque anni che ricopro questo ruolo, dal 2008. E’ stata una scelta di cuore, sono stato allenatore della prima squadra per sette anni, dal 1986 al 1993, allenando precedentemente il settore giovanile. Inoltre c’era la voglia di far ripartire l’entusiasmo di questa società con l’avvio dell’ambizioso progetto OROROSA».
Quali sono le maggiori soddisfazioni che riceve? «La soddisfazione maggiore è quella di aver rigalvanizzato la nostra Società storica, attraverso la collaborazione con ben altre sette società bergamasche in gonnella. Hanno avuto un ruolo importante le promozioni dalla B2 alla A3, il coronamento di un’accurata programmazione in quanto sono affiancato da tre persone super nei vari ruoli, il Presidente Graziella Morandi, il Direttore Tecnico Guido Cantamesse ed l’altro G.M. Pino Ventre».
Quali sono invece le difficoltà? «Per svolgere questa attività sportiva ad un livello elevato come il nostro, il maggior problema è rappresentato dalla gestione di strutture, tecnici, giocatrici e finanziario; tutto deve combaciare alla perfezione. Per fare un esempio: noi quest’anno giochiamo sempre in campo neutro ad Alzano Lombardo senza potervi svolgere neppure un allenamento, in quanto, il nostro Palazzetto di Albino, non è conforme al regolamento tecnico di serie A e questo ci condiziona non poco. L’aspetto finanziario è uno dei temi su cui la Società ha da sempre la massima attenzione, anche se noi siamo fortunati ad avere non solo degli sponsor, ma principalmente dei sostenitori/amici dell’EDELWEISS che ci supportano costantemente».
Quali sono gli obiettivi del progetto OROROSA per il futuro? «L’obiettivo è quello di allargare sempre di più la collaborazione con le squadre bergamasche Femminili per creare i nuovi centri territoriali OROROSA, ma l’obiettivo per il prossimo quadriennio (firmato in occasione della Festa del 50°) ci vedrà impegnati nel trovare la giusta collaborazione con le Società di Basket maschili. Proprio con quest’ultime vogliamo creare il giusto passaggio tra i primi anni di attività giovanile mista, che si protrae sino all’under 13, con il passaggio definitivo e ufficiale con il basket che conta in gonnella. Solo così daremo possibilità a tutte le ragazze del territorio Bergamasco che praticano questo sport, di continuare un’attività sportiva ai vari livelli, anche da Senior».
Come nasce l’idea del libro del 50esimo? «Nasce da una promessa fatta con il presidentissimo Andrea Mismetti (scomparso nel 2011 n.d.r.) quando sono rientrato in Società. L’obiettivo comune era quello di ripartire con questo progetto ed arrivare a festeggiare l’anniversario sì, ma da protagonisti. Non potevamo esimerci dal riprendere questo obiettivo per onorare al meglio il suo ricordo di 30 anni di onorato servizio per il Basket Femminile in Albino. Inoltre mi ha fatto davvero piacere la presenza alla cerimonia di tantissime giocatrici, tra cui la “prima” Margherita Cerottini, Edelweiss nelle stagioni 1963-1966 ed ex giocatrice di serie A e Nazionale passata poi con la casacca di Milano e FIAT Torino che ci ha raccontato aneddoti davvero stupendi che nessuno di noi conosceva, affiancata alla nostra giovane Atleta Chiara Lussana fresca di convocazione in Nazionale Italiana Under 18».