di Simone Fornoni

Segrate (Milano) – Il collettivo fa le pentole, ai coperchi ci pensa un indiavolato Marrone con le sue sospensioni al laser e i palloni catturati in testa ai lunghi avversari. Mano calda più spirito guerriero da neopromossa terribile, uguale finale per salire in C regionale. Quando il basket è matematica, si colora di neroblù 035 Informatica. La sessione di tiro della domenica evidentemente a qualcosa è servita, visto che pur privo del trascinatore Valota (distorsione alla caviglia rimediata al 23′ dell’atto d’esordio nei playoff) il reparto esterni ha saputo fare la voce grossa e anche vicino al paniere la mira è stata a prova di bomba. E stavolta, per bissare la vittoria ottenuta in gara 1 venerdì scorso, l’Azzanese ha limitato i danni alle voci bonus e falli, riuscendo a risparmiarsi a Segrate lo stillicidio di uscite dal campo per raggiunto limite d’infrazioni dei suoi protagonisti che nel quarto giro di cronometro al PalaNozza aveva impedito un punteggio più rotondo. Ma con la GammaBasket di Michele Colombi (Ravanini 2, Azijn 15 con una bomba e 5 falli, Molisani 2, Travaglini 7, Bottan 0, Geroli 6, Farina 11 con tripla nel finale, Frigerio 0, Guerra 3, Di Benedetto 13 con tre canestri pesanti, Galletta 10 con due nel secondo quarto), tignosa abbastanza da pareggiare lo score a 10′ dal sipario a coronamento di una lunga rincorsa, i punti di differenza, anche nel retour match, sono stati sempre gli stessi, con le squadre a concedersi un solo canestro in più a testa (76-69; parziali 21-16, 34-24, 49-49). Nella sfida del mercoledì sera lontano da casa, il primattore è stato proprio l’ala-post ex Valtesse, autore di 21 punti (di cui 11 solo nel primo quarto) in soli 24 minuti di gioco con cifre eloquenti: 6 su 8 da due, 2 bombe centrate su 2, 3 su 7 nei liberi (unico neo) e 7 rimbalzi, di cui ben 5 in attacco.
Come detto, però, a tener botta sono stati soprattutto i ruoli dall’1 al 3, con l’ala piccola Medolago sugli scudi (19; 5/7, 1/3, 6/10), Rebba più utile come uomo-squadra (9; 0/2, 1/5, 4/5, ma ben 3 recuperi e 2 assist), Dorini a spendere falli (4, come Marrone e Rebba) sul portatore di palla altrui garantendo al contempo una regia lineare (5, 0/2, 1/1, 2/2, 1 assist) e il sesto uomo Sonzogni a dire la sua nelle situazione dinamiche (7; 1/3, 1/2, 2/4, 3 rimbalzi offensivi).  L’allenatore Stefano Bissola ha gestito al meglio la rotazione utilizzando in pratica solo otto uomini, perché il rientrante Previtali (2 con 1/2) non ha giocato nemmeno 5′ e il play Ubbiali 1’50”; gli under Dominoni e Brembilla più capitan Zanini sono rimasti a guardare dalla panchina. Nel pitturato, dal canto loro, solidi ed essenziali l’azzanese purosangue Borlotti (4 in 17′, con 1 su 2 e 2 liberi su 4 più 6 rimbalzi) e Bonacina (9 con 1/5, 0/2, 7/9 e 10 rimbalzi), costretto sovente a provarci da fuori complice un’area intruppatissima. La prova del nove per la truppa del presidente Luca Nozza si consumerà contro i Boopers Voghera, giustizieri a sorpresa (61-56 tra le mura amiche dopo l’84-73 a Cava Manara) dei conterranei pavesi del Lungavilla che pure avevano dominato il girone A della serie D lombarda. Si ricomincia venerdì 30, con i Bissola-boys ancora col fattore campo a favore, al meglio delle tre gare. E se dovesse andar male, ci sarebbe lo spareggio di Basiglio a giugno.