Bergamo Basket 2014 – Antenore Energia Padova 67-80 (12-24, 30-36, 45-64)
BB14:
Simoncelli 8 (2/12 da 3, 2/2 tl, 3 ass.), Masciarelli 8 (2/3, 0/3, 4/4 tl), Rota 4 (2/3, 0/1, 6 r.), Genovese 16 (7/11, 0/4, 2/3, 3 ass.), Cane 7 (2/5, 3/4 tl, 5 r.); Mora 2 (1/1), Roveda 4 (1/3, 2/2 tl), Isotta 8 (2/2, 0/2, 4/4), M. Cagliani 6 (1/2, 1/2, 1/2, 6 r.), Manenti 6 (2/5, 0/1, 2/2 tl, 11 r.); N.E. Piccinni, Caridi.
Coach: Gabriele Ghirelli.
Tiri liberi: 20 / 23 – Rimbalzi: 43 9 + 34 (Luca Manenti 11) – Assist: 14 (Salvatore Genovese, Alexander Simoncelli 3)
VIRTUS BASKET PADOVA: F. De Nicolao 4 (2/7, 0/1, 8 r., 4 ass.), Cecchinato 10 (2/3, 2/5, 0/1, 5 ass.), Paolin 5 (2/5, 1/2 tl), Ferrari 23 (9/11, 0/1, 5/6 tl), Ihedioha 20 (5/10, 2/2, 4/6); Osellieri 3 (1/2 da 3), Bedin, Schiavon 6 (0/1, 2/2), Marangon 4 (1/5, 0/1), Venier 5 (1/3, 1/4); N.E. Lusvarghi.
Coach: Riccardo De Nicolao.
Tiri liberi: 10 / 15 – Rimbalzi: 29 4 + 25 (Francesco De nicolao 8) – Assist: 17 (Giacomo Cecchinato 5)
Arbitri: Lillo di Brindisi e Grieco di Matera.
Note: parziali 12-24, 18-12, 15-28, 22-16. Timeout 5’34” B (6-13), 12’03” P (17-24), 16’24” B (23-32), 24’19” B (35-52), 33’34” B (50-72). Uscito per 5 falli: Marangon 38’32”.

Niente da fare contro la Virtus Padova, devastante all’ombra delle plance (nonostante i 44 rimbalzi a 31, ma lì hanno segnato quasi solo gli avversari) e non solo, per la Bergamo Basket 2014, sempre a distanza dal dodicesimo posto che varrebbe gli spareggi e ora attesa alla prova del nove a Ragusa contro una diretta concorrente quando mancano ancora sei giornate. Una sfida contro chi punta dichiaratamente al quarto posto in cui i padroni di casa hanno tenuto botta solo fino all’intervallo, senza mai trovare la necessaria continuità.

Ihedioha, da grande ex, non fa sconti inchiodando alla prima occasione, mentre Masciarelli si ripresenta dopo il turno di squalifica dall’angolo e attaccando il ferro. Di là la frontline con l’udinese Ferrari, altro veterano, fa pentole e coperchi anche dalla linea e a metà del primo quarto arrivano i primi punti dagli esterni neroverdi col 13-6 scavato da Francesco De Nicolao pestando l’arco. Al rientro dalla sospensione chiesta da Ghirelli c’è Paolin libero di effettuare palleggio-arresto e tiro del 15-6, portando il parziale alla decina a zero, smorzato dalla carità dal top scorer di casa ma riallargato ancora dalla coppia altrui là sotto, 19-8 in semigancio dal volto notissimo e l’ennesimo appoggino concesso al “4” (21-8 e undicesimo punto) a un paio di corsette dal primo cambio cronometrico. A Genovese replica la prima tripla di Cecchinato (24-10).

Cagliani, che firmerà il rimbalzo offensivo del meno 5, inaugura col dispari dall’angolo la frazioncina della sirena corta, seguito dal quarto jump da destra di Genovese (17-24, 2’03”), che prosegue allegramente la serie dall’altra parte (21-24, 3’17”) approfittando anche del riposo in panchina del centro ospite che difatti quando rimette piede sul legno risulta immarcabile: a 5′ dalla pausa siamo sul 30-23 patavino, poi arriva un’altra ciuffata sul dai e vai con Ferrari. La doppia cifra è agguantata anche dal post trapanese in giallonero dopo il timeout numero 2 dei suoi.

Da dove vale 1 “Ike” non perdona (36-25, 8′, al quarto personale tirato) e Simoncelli trova finalmente il varco dall’arco (30-36, 9′), leitmotiv che cambia sponda all’uscita dal tunnel coi piccoli veneti e Ihedioha da 3 a definire una nuova fuga, 43-30 al 2′ e 46-32 nemmeno un giro di lancetta dopo. Isotta, Manenti e Genovese si conquistano i liberi, ma a Ferrari basta davvero qualche sosta ai box per riconfermarsi una macchina in piena corsa: 52-35 nemmeno a metà del terzo periodo e altro timeout locale. Cecchinato dalla lunga la porta fino al ventello di vantaggio, scollinato dal solito noto classe ’86 cui nessuno è in grado di chiudere l’area. L’orgoglio di Rota e Simoncelli (45-61) non basta. Il capitano altrui Schiavon la estrae dal fodero per uccidere il match (67-45 a 9′ dalla fine, 70-47 30 secondi più tardi). Garbage time in cui Osellieri s’iscrive a referto nei tiri pesanti (78-57, 8′) e Mora ci mette la firmetta.