Bergamo Basket 2014 – Lissone Interni Brianza Casa Basket 69-84 (22-24, 34-53, 54-63)

BB14: Simoncelli 9 (0/3, 3/9), M. Cagliani 6 (1/5, 0/3, 4/5), Masciarelli 25 (5/10, 0/2, 15/16), Rota 3 (1/2, 1/2 tl), Genovese 14 (0/3, 4/10, 2/2); Roveda 2 (0/2, 0/1, 2/4), Caridi 2 (1/1, 7 r.), Manenti 7 (2/6, 1/4, 0/2); N.E. Mora, Morelli e Cane. Coach: Gabriele Ghirelli.
Tiri liberi: 25 / 33 – Rimbalzi: 37 10 + 27 (Dario Masciarelli 8) – Assist: 14 (Alexander Simoncelli 9)
BCB: Lanzi 8 (1/2, 2/6), Galassi 17 (3/5, 3/7, 2/4), Bertini 12 (1/2, 2/8, 4/4), Bugatti 11 (5/12, 0/4, 3/4), Fabiani 13 (5/8, 3/3 tl); Todeschini 11 (2/3, 1/2, 4/5), Mitov (0/1 da 3), Poser (0/1 da 3) Contestabile, Redaelli, Jovanovic 8 (3/3, 2/3 tl), Adamu 2 (0/3, 2/2 tl). Coach: Nazareno Lombardi.
Tiri liberi: 20 / 25 – Rimbalzi: 34 7 + 27 (Alessandro Bertini 10) – Assist: 13 (Alessandro Bertini 4)
Arbitri: Vastarella di Milano e Quadrelli di Cassano Magnago. Note: parziali 22-24, 12-29, 22-11, 13-20. Timeout 5’29” BB14 (9-19), 3’54” BB14 (24-35), 26′ BCB (47-61), 29′ BB14 (54-64), 38’32” BB14 (64-84). Antisportivo: Lanzi 32’09”. Usciti per 5 falli: Manenti 36’37”, Fabiani 39’23”.

Bergamo – Non bastano a evitare la terza sconfitta consecutiva nel girone di ritorno, per una Bergamo Basket 2014 dalla coperta sempre cortissima, la difesa iper-aggressiva del terzo periodo, al netto della prepotente quanto fugace rimonta nel primo. Brianza Casa Basket cala il tris stagionale (aveva vinto anche in Supercoppa, oltre all’84-67 del girone d’andata) portandosi a più 8 in una classifica che comincia pericolosamente a languire. Da Lumezzane in poi, al netto delle prolungate indisponibilità di Isotta e Sodero, bisogna aprire una striscia.

I gialloneri cominciano senza lungo di ruolo alla ricerca degli accoppiamenti difensivi ideali, puniti subito da Fabiani, pronto a ripetersi due volte da sotto (7-13, 4′, con aggiuntivo) e Galassi (0-4, 2′) dall’angolo. Masciarelli batte un colpo anche guadagnandosi la lunetta, Genovese riduce le distanze dall’arco (5-6, 2’30”) senza imbroccare un paio di tiri aperti e Cagliani spreca il terzo personale alle soglie del nuovo allunghino doppio del 3 ospite e di Lanzi (9-19, 5’29”). Alla prima interruzione subentrano i chili e i centimetri a campo aperto di Manenti, ma i bergamaschi vengono doppiati lo stesso (11-22, 6′) dal regista ospite. L’unico ad attaccare il ferro è il pescarese ex Palermo, secondo dei suoi ad attirare il fallo sul tiro da dove vale dispari (16-22, 8′) e abile anche sotto le plance altrui per correggere la mira dei compagni in mezzo al mare di personali (9 su 10 a fine frazione).

Il parziale aperto di 11-2 viene contenuto dal duo sotto canestro di Bernareggio per il meno 7 a 8′ dalla sirena corta. Si schioda dalla virgola Rota, fuoco di paglia perché di là lo fanno anche il play-backup Todeschini e l’ala-post Jovanovic: svantaggio risalito a 11, e di lì in avanti peggiorerà *per effetto del ritorno in auge di Fabiani e Galassi, firmatario della tripla del 45-26 verde, un abisso, a più d’un poker cronometrico dalla pausa, e quindi del 50-31 a un paio di minuti dall’intervallo per ricacciare indietro le velleità a due tra Manenti, l’unico lì per lì a prenderci da fuori, e Masciarelli.

Il meno 20 siglato da Adamu dalla carità viene rintuzzato da Rota in transizione, Genovese e Simoncelli (che rompe il ghiaccio) invece si ripresentano dal tunnel scaldando la mano dalla distanza. Poco più di due giri di lancetta e un’altra coppia di liberi del top scorer orobico riavvicina a 11 la rotazione di coach Ghirelli. Niente da fare, non si passa. Col gioco da 3 di Bugatti, secondo miglior marcatore del girone B dietro il reggino Renzi, si ristabilisce un divario importante, 59-42 BCB a sei corsette dall’ultimo giro d’orologio. BB14 troppo a sprazzi, leggi ancora l’ultimo arrivo del mercato invernale e l’ex Varese e Crema che aggiusta il tiro fino a provocare il primo timeout altrui, dimostrando di essere entrato in striscia (52-63, 7′) e agevolando gli inserimenti di Masciarelli in navata per scendere sotto la soglia psicologica della decina contro.

Ultima decade, aperta da Jovanovic con due liberi e ciuffata e non c’è verso di riprendersi il break di turno, perché Todeschini ha un metro e mezzo di troppo per scollinare quota 71 con 14 lunghezze a favore a più di 8′ dal gong, Bertini acciuffa la doppia cifra (74-58, 3′). Simoncelli ingrana la terza per il meno 10 (64-74, 5′) ma il terzo tentativo di rientro non dura nemmeno il palpito di un’illusione. Il non c’è due senza tre contro l’ex Lombardi vale a titolo di battuta d’arresto in coda a quelle con Petrarca e a Capo d’Orlando, la partita migliore del terzetto.