Dieci non è solo un numero. È il numero dei grandi campioni del calcio, ma è anche il numero che meglio rappresenta la protagonista della nostra storia: Benedetta Fratus, bergamasca di 26 anni, nata prematura, ma forte come solo un “10” sa essere. Benedetta, infatti, si è appena laureata (con proclamazione avvenuta lo scorso mese di ottobre, ndr.) in Scienze della comunicazione all’università degli studi di Bergamo.
Una storia, quella della neo dottoressa Benedetta Fratus, dove di dieci se ne incontrano diversi. Dieci è, infatti, anche la sua data di nascita, il 10 gennaio 1999, dieci è il giorno della laurea triennale, il 10 luglio 2025, e, come se non bastasse, quella della più recente proclamazione, avvenuta lo scorso 10 ottobre 2025.
Ma 10 è soprattutto il voto che la nostra protagonista merita per la forza di volontà e la passione dimostrata negli anni universitari – e non solo – che, unite alla presenza di bravi maestri (tra tutti, in particolare, i prof del Liceo, Sara Lacava e Andrea Rotondella, oltre al relatore della tesi triennale prof. Domenico Perrotta), le hanno permesso di superare ogni ostacolo.
Una laurea appena conquistata con orgoglio e per cui è stata proclamata dottoressa con una votazione – anche in questo caso – sempre legata al numero 10: ovvero 100, che, infatti, è 10 al quadrato!
Nonostante una patologia che ne ha determinato una disabilità motoria fin dalla nascita, Benedetta è sempre stata molto determinata nella sua vita e con ben chiaro e forte l’obiettivo posto davanti a sè: quello un giorno di laurearsi, perché lo studio, dal liceo in avanti, per lei ha rappresentato una e propria vera rinascita.
“Ringrazio chi mi è stato vicino in questi anni, i miei genitori Nadia e Giuseppe e i miei migliori amici Iris, Andrea e Vito, ma soprattutto ci tengo a citare la mia professoressa di spagnolo del liceo, Sara Lacava, dalla quale, già dalla prima lezione insieme a lei, mi sono veramente sentita accolta: è stata la scintilla che mi ha fatta innamorare dello studio e credere di più in me stessa e nelle mie possibilità.
Proprio questa è stata la molla che mi ha spinto ad appassionarmi allo studio innamorandomene; in futuro – una volta che riuscirò a conseguire anche la laurea magistrale – mi piacerebbe, infatti, moltissimo concorrere per un posto di dottorato all’Università o, eventualmente, insegnare alle superiori. L’obiettivo più alto? Quello di provare a far scoccare la scintilla anche in quei ragazzi e ragazze che magari penseranno – come è capitato anche me all’inizio della Prima Superiore – di non farcela e che, invece, hanno solo bisogno di una figura di riferimento o di un prof. o di una “profe” che li sappia motivare nel modo giusto facendoli sentire accolti”.
Dopo la laurea triennale conseguita a pieni voti, come detto con la bellissima e rotonda valutazione di 100/110, Benedetta è infatti adesso già proiettata verso le nuove sfide e i nuovi traguardi universitari e, perché no, presto anche verso quelli professionali.
Di certo, in università ha trovato l’ambiente giusto per esprimere al meglio le proprie qualità. “In UniBg ho conosciuto amici cari e professori davvero bravi e inclusivi tanto da voler un giorno provare a seguirne le orme”.
Non ci resta che dire: “Un grande in bocca al lupo per il tuo futuro, dottoressa Benedetta! Ti sei meritata un bel 10, ma al quadrato!”.
Filippo Grossi
venerdì 28 Novembre 2025






