di Giorgio Bottagisio
Parliamo un po’ della stagione del Villa d’Ogna. I giallorossi della Val Seriana hanno fino a questo momento disputato un campionato a dir poco straordinario, raccogliendo tre punti ogni domenica e tenendo una media da fare invidia a chiunque sogni di fare il salto.
Primissimi nel girone C di Terza Categoria, Trussardi e ragazzi hanno realizzato 22 reti, subendone appena 3: sintomo di un attacco famelico e di una difesa solidissima. Una media di quasi 3 goal a partita, e in casa i giallorossi di Éla d’Ògna vantano la loro porta ancora inviolata.
Si sa, il calcio non è una scienza esatta e se così fosse gli allenatori non avrebbero pensieri la domenica. È chiaro, però, che c’è qualcosa che funziona davvero bene in questa squadra, e abbiamo indagato per capire quale sia questa formula efficacissima, inesorabile e costante in ogni reparto.
Mister Trussardi, che fa parte del progetto di rinnovamento della società cominciato nel luglio del 2014, ci ha fornito la sua analisi: “Il percorso è stato meticoloso e studiato. Abbiamo deciso di optare per pochi innesti che rinforzassero l’organico stagione per stagione. Sarebbe stato incredibilmente complicato rivoluzionare la squadra partendo da zero, così ogni anno siamo andati a prendere giocatori di qualità che fossero adatti al nostro progetto e che costruissero con noi il gioco. In questo modo abbiamo contribuito a creare un gruppo coeso e che si conosce piuttosto bene, ottenendo con pazienza la scalata della classifica: quattro stagioni fa abbiamo concluso al decimo posto, quella successiva all’ottavo, poi la scorsa stagione ai playoff. Quest’anno abbiamo fatto degli ottimi acquisti, e i numeri ci stanno dando ragione”.
Ben dieci marcatori diversi, e i primi cinque ne hanno segnati 17 su 22 totali. Numeri da capogiro, che portano le firme di El Ouardy (4), Maida (3) e Camilli (3), tutti ex Accademia Valseriana acquistati questa stagione, oltre che a Magli (4) e Bellini (3), che fanno parte del gruppo storico del Villa d’Ogna.
Sui suoi allenamenti, Trussardi ci svela qualche segreto: “Faccio sempre allenare i miei ragazzi con la palla. La corsa e il riscaldamento sono sempre palla al piede, mentre per quanto riguarda il gioco, è necessaria la massima intensità ed il possesso. Prediligo sempre provare molti schemi, proviamo le giocate e tattiche in ottica partita. Per questo tipo di gioco, sono necessari giocatori d’esperienza. Abbiamo ricercato così diversi ragazzi che avessero già qualche anno di campo sulle spalle, tenendoci ben stretti i pilastri del gruppo storico, che sono con noi da una decina d’anni”. Questo spiega la media d’eta di 26,4 anni.
Un ultima considerazione su quella che ormai non può che essere considerata la diretta rivale della capolista: “La Gandinese ci insegue a quota 22 punti: ha fino a qui compiuto un’ottima stagione, pressoché simile alla nostra. Anche loro sono imbattuti, ma hanno ottenuto un pareggio. Avere questa squadra come diretta rivale ci spinge a lottare ancora di più per la rivincita, in sospeso dalla scorsa stagione”.
Un conto aperto dai playoff dell’anno scorso, quando le due squadre si scontrarono in semifinale in quel di Gandino, con il risultato di 1-1. Passarono quindi i padroni di casa, che persero in finale. Ora le due squadre sono destinate ad incrociarsi nuovamente per la supremazia del campionato: lo scontro diretto è atteso per l’ultima giornata dell’andata; se le due squadre continuassero a mantenere questa media straordinaria, la sfida sarà di una tensione stellare.