Un’intensa serata fatta di ricordi e passione, che ha unito appassionati e campioni in un dialogo emozionato e vivace. L’evento “Racconti sui Pedali” organizzato da Ciclisti Valgandino, Pro Loco e Distretto Le Cinque terre della Val Gandino ha registrato giovedì 8 giugno il tutto esaurito nell’Auditorium della Biblioteca Brignone a Gandino. Al centro della serata, moderata da Pier Augusto Stagi, direttore di tuttobiciweb.it, c’erano Cristiano Gatti, giornalista autore del libro “il Natale di Maggio” dedicato al Giro d’Italia, e soprattutto Giuseppe Saronni, campione del mondo su strada a Goodwood nel 1982, vincitore di due Giri d’Italia e di ben 195 gare in carriera. Una vera e propria icona del ciclismo italiano e internazionale che, accompagnato dalla moglie Laura, ha acceso la “macchina del tempo” per la gioia di tanti appassionati, arrivati anche da fuori provincia.

A rendere davvero memorabile la serata anche la presenza di altri campioni del pedale: Mirko Gualdi, campione del mondo dilettanti nel 1990, Beppe Guerini (vincitore di due tappe al Tour e due volte sul podio al Giro), Stefano Tomasini (vincitore classifica giovani al Giro), Osvaldo Bettoni (legato a Saronni negli anni della Scic) e Fabio Della Torre, gandinese già massaggiatore della Nazionale Italiana di ciclismo. A completare un vero e proprio Parterre des Rois anche Bruno Cometti, consigliere regionale della Federazione, e Sergio Mapelli, presidente della Ciclisti Valgandino, che ha schierato numerosi atleti in divisa.

La serata, introdotta da Giambattista Gherardi e resa possibile dall’impegno di Piero Genuizzi, ha proposto spunti infiniti di dialogo e discussione, legati alle metodologie di allenamento e di corsa di ieri e di oggi oppure ad episodi particolari della medagliatissima carriera di Saronni. Ecco allora emergere la “fucilata di Goodwood” che portò al titolo iridato, il tentato “avvelenamento” da diuretico a Gorizia, la memorabile tappa del Gavia al Giro del 1988, la rivalità, ancora non del tutto sopita, con Francesco Moser. In mezzo tanti aneddoti e la poesia romantica di chi, come Cristiano Gatti e Pieraugusto Stagi, da decenni vivono il Giro d’Italia dall’interno di una carovana che diviene per un mese una vera e propria comunità viaggiante. Non è mancato il ricordo di quanto avvenne esattamente 40 anni fa, nel 1983, quando Saronni fu l’ultimo a vincere il Giro d’Italia con addosso la maglia iridata. Un’ impresa che da allora non è stata mai replicata e che nella storia è riuscita soltanto ad altri due celeberrimi campioni: Alfredo Binda ed Eddy Merckx.

Al termine d’obbligo la corale foto di rito e la consegna di un trofeo celebrativo al grande campione. Presenti il sindaco Filippo Servalli ed il presidente Pro Loco Loreno Aresi, Saranno ha ricevuto un trofeo creato dall’orafo Mauro Moioli. Sulla base di una pietra del selciato di piazza Vittorio Veneto è stata montata una riproduzione tridimensionale del logo della Ciclisti Valgandino. Un pezzo unico, che richiama l’analogo trofeo a tema che annualmente (appuntamento il prossimo 30 giugno) viene assegnato ai concorrenti della Corsa delle Uova. Infinita la sequela di fotografie ed autografi a fine serata, segno di come e quanto i campioni del ciclismo restino nel cuore di tutti i tifosi.
Si ringrazia Giambattista Gherardi per testo e fotografie