Terza sconfitta consecutiva per il Bergamo Basket 2014 già sull’orlo di crisi dopo una sola settimana dall’avvio in campionato. Tre sconfitte di fila, di cui due casalinghe.
Contro Capo d’Orlando ko al fotofinish per 82-78, anche se a sei minuti dalla fine i gialloneri erano sotto di 13 lunghezze sul 61-74, dopo un crollo risultato fatale, nonostante il generoso tentativo di rimonta finale.
Bergamo piange per i troppi errori offensivi e rimpiange un primo tempo in cui due volte ha dilapidato la possibilità di una fuga sul più otto (18-10 e 33-25) fallendo il canestro del potenziale più dieci.
Errori decisivi, dalla lunetta e nei tiri aperti, che hanno tenuto viva Capo d’Orlando brava dal 17’ al 33’ a ribaltarla con un parziale di 28-49 che ha svoltato la gara indirizzando i due punti verso la Sicilia.
Bergamo tenuta a galla da una serata da show di Easley e da un Pullazi a corrente alternata, oltre ad un Da Campo non bellissimo da vedersi ma uomo ovunque con 15 punti, difesa aggressiva, palloni sporcati e presenza sotto canestro.
Ma non bastano tre gladiatori per vincere le partite: Purvis resta un rebus, con 12 punti di cui 7 in avvio e troppe forzature al tiro quando conta.
Nelle ultime due partite l’ex Orlando ha segnato 14 di media, dopo i 5 messi a Casale, ma senza mai incidere veramente.
E contro gli orlandini sono mancati i punti del play, con Zugno, che ha litigato con il canestro e con gli arbitri, mentre la panchina ha prodotto la miseria di sette punti.
Difficile vincere così.
“Abbiamo fatto un passo indietro rispetto alla partita persa mercoledì con Udine. Siamo mestamente a zero punti, quando avremmo potuto vincere due partite”, si rammarica coach Marco Calvani.
Che evidenzia i limiti balistici dei suoi, ma sottolinea anche gli 82 punti subiti.
“Non riusciamo a trovare canestri da fuori, sbagliamo tiri con i piedi per terra, così perdi fiducia e non compensiamo in difesa. A ottanta punti subiti in A2 non vinci le partite. Dobbiamo essere più solidi in difesa perché così si compensa la mancanza di prolificità offensiva”, è l’analisi di Calvani.
Che deve assolutamente inserire e ‘svegliare’ Purvis: con un americano con il freno a mano tirato Bergamo non può andare lontano…
E Purvis rischia di trasformarsi un piombo che affonda tutto l’attacco…
Fabrizio Carcano

Withu Bergamo – Orlandina Basket Capo d´Orlando 78-82 (19-18, 18-20, 18-20, 23-24)
Withu Bergamo: Ruben Zugno 9 (3/8, 1/3), Rodney Purvis 12 (3/6, 1/8), Mattia Da Campo 15 (4/6, 2/6), Rei Pullazi 12 (6/12, 0/2), Tony Easley 23 (9/15, 0/1); Matteo Parravicini 2 (0/2 da 3), Simone Vecerina 2 (1/1), Ferdi Bedini (0/1), Leonardo Oberti NE; Gabriele Riboli NE, Andrea Siciliano NE, Magaye Seck 3 (1/4, 0/0). Coach: Marco Calvani.
Tiri liberi: 12 / 18 – Rimbalzi: 39 13 + 26 (Tony Easley 11) – Assist: 18 (Ruben Zugno 7)
Orlandina Basket Capo d´Orlando: Matteo Laganà 6 (1/2, 1/2), Jordan Floyd 12 (3/13, 0/4), Celis Taflaj 9 (3/4, 1/1), Abdel Pierre Fall 15 (4/8, 2/2), Xavier Johnson 25 (4/10, 3/5); Andrea Del Debbio NE, Alberto Triassi NE, Flavio Gay 8 (0/2, 1/6), Samuele Moretti 7 (3/5). Coach: Marco Sodini.
Tiri liberi: 22 / 26 – Rimbalzi: 36 9 + 27 (Xavier Johnson 9) – Assist: 10 (Jordan Floyd, Matteo Laganà 3)