Fabrizio Carcano

Esordio sfortunato per la WithU Bergamo, battuta al fotofinish 65-62 a Casale Monferrato in una gara dai mille rimpianti per i gialloneri orobici, sconfitti dopo aver cullato un colpaccio esterno che a 140 secondi dalla sirena sembrava quasi in cassaforte sul 60-54.
Peccato, ma nel basket le partite durano 40 minuti e non 38. Nei due minuti finali il BB14 ha smesso di segnare litigando con il canestro e calando di intensità difensiva fino a subire i punti e le giocate della coppia americana dei piemontesi,
Collins-Thompson (27 punti in due), che nel momento cruciale si è caricata sulle spalle i compagni prendendosi le scelte decisive per la vittoria.
Americani decisivi, nel bene e nel male, perché la sconfitta di Bergamo va messa sul conto del deludente Rodney Purvis, irritante come atteggiamento in campo, inguardabile in fase offensiva con un deprimente 2/13 su azione, con uno 0/6 da tre e soli 5 punti segnati nel primo quarto.
In questa A2 con due stranieri e otto italiani nessuno può regalare un americano, figuriamoci una squadra come Bergamo composta da giovani che faticano nel secondo campionato e non possono essere zavorrati da un USA che sembra essere rimasto con la testa a Miami.
Eppure, nonostante il freno a mano di Purvis, Bergamo poteva farcela grazie ad una difesa ignifuga che ha faticato nel primo tempo a prendere le misure all’attacco di Casale Monferrato, subendo la fisicità del 19enne lungo senegalese Camara (17 punti), ma nella ripresa ha stretto le maglie difensive abbassando i ritmi dell’attacco piemontese.
A quel punto Bergamo ci ha creduto, spinta dalla coppia di registi Zugno (16)-Parravicini (11), ma proprio con i due play ha mancato i canestri decisivi sul +6 non riuscendo ad uccidere il match complici anche alcuni errori di Pullazi comunque positivo (11 punti).
Poi l’epilogo firmato dagli americani di Casale, per una sconfitta beffarda per la WithU che mercoledì dovrà cercare di rifarsi in casa contro la più quotata Udine.
Ma se Purvis sarà ancora questo sarà dura, molto dura…

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