Il silenzio dopo la retrocessione. Sul Bergamo Basket 2014, dopo la caduta di domenica scorsa in serie B, è calato un prevedibile sipario, anche mediatico. 

Troppa incertezza, anche regolamentare, in questo momento nella pallacanestro di vertice per avere un quadro preciso di cosa potrà succedere. 

Anche per gli stessi dirigenti orobici, 

Che hanno scelto il silenzio, sul futuro agonistico del sodalizio giallonero. 

L’intenzione, da quel che trapela, è di andare avanti ad alto livello, anche in serie B dove i costi stagionali si dimezzerebbero, senza gli americani e con stipendi per gli italiani ovviamente più contenuti. 

Questo il pro. Il contro è che la terza serie ha un appeal quasi nullo lungo tutto lo Stivale. 

Un limbo di semiprofessionismo con poco pubblico e poco interesse. 

Difficile però, al momento, ipotizzare che Bergamo possa ritrovare il palcoscenico della A2. 

Le strade sarebbero tre, ma si presentano tutte ad altissimo tasso di improbabilità. 

La prima, la più realistica, sarebbe un ripescaggio in caso di rinuncia da parte di altri club, come avvenuto nel 2017, quando il BB14 venne ripescato al posto di Caserta in quanto prima delle non promosse dalla B. 

Stavolta però Bergamo, essendo arrivata ultima, ha davanti almeno quattro squadre tra non promosse e retrocesse. 

La seconda opzione sarebbe un blocco delle retrocessioni, dopo un campionato assolutamente falsato dalla pandemia, con un calendario sballato e irregolare, e un allargamento della serie A a 16 squadre e della A2 a 30 o 32. 

Altra ipotesi difficilissima, considerando che la FIP ha già bocciato pubblicamente con il presidente Gianni Petrucci l’ipotesi di un congelamento delle retrocessioni. 

Ancora più irrealistica la terza ipotesi ovvero l’acquisto di un diritto sportivo per partecipare la A2: operazione che avrebbe un costo non indifferente per le casse societarie. 

Tre scenari complicati, più semplice cominciare a pensare ad una serie B, magari tornando a giocare all’ItalCementi che ospitava le gare interne del BB14 fino al 2017. 

La prosecuzione societaria dovrebbe essere garantita dal marchio WithU, legato al club orobico anche per la prossima stagione. 

In questi giorni i dirigenti e il presidente Enzo Galluzzo stanno tenendo delle riunioni del consiglio d’amministrazione, per tirare i conti finali, e stanno facendo il punto della situazione con i tesserati tutti in scadenza di contratto. 

Probabile che si riparta da zero, in tutti i sensi, dopo due anni disastrosi con due ultimi posti e un bilancio di 15 vittorie in 52 gare ufficiali… 

 

Fabrizio Carcano